"Verso le stelle" su Amazon Prime Video. Come nasce il corto realizzato a Messina

“Verso le stelle” su Amazon Prime Video. Come nasce il corto realizzato a Messina

Giuseppe Fontana

“Verso le stelle” su Amazon Prime Video. Come nasce il corto realizzato a Messina

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sabato 04 Febbraio 2023 - 08:30

Il regista Antonello Piccione e il fumettista Lelio Bonaccorso: "Colpiti dalla notizia della morte del piccolo Ahmed". All'opera uno staff tutto messinese

MESSINA – Si chiama “To the stars”, è un corto d’animazione ed è possibile ammirarlo (è il caso di dirlo) sulla piattaforma Prime Video di Amazon, come terzo episodio di The Ticket Show. Racconta, in circa 8 minuti, la storia del piccolo Ahmed, bambino siriano morto a 4 anni, durante una delle quotidiane traversate che migranti dal nord Africa affrontano per fuggire dalla propria casa, in cerca di un futuro e di accoglienza. A realizzarlo sono state maestranze messinesi, dal regista Antonello Piccione all’artista e fumettista Lelio Bonaccorso, passando per attori di vario calibro, fonici, compositori e tanto altro.

Piccione: “La notizia di Ahmed mi ha molto colpito”

L’idea è nata diversi anni fa. Antonello Piccione, regista messinese, è rimasto molto colpito dalla notizia di Ahmed. Lui stesso racconta l’iter del corto: “L’idea dell’animazione nasce da un fatto di cronaca. A mezzo stampa abbiamo sentito tutti la storia di Ahmed, morto durante la traversata nel Canale di Sicilia nel 2014. I funerali furono celebrati proprio qui a Messina. Aveva soltanto 4 anni. La cosa che mi ha colpito è stata che è morto scivolando dal salvagente e per me suonava come una beffa. Sono rimasto molto colpito da questa notizia, anche da padre.. E da lì, tra l’altro, siamo stati quasi bombardati da notizie simili. Sono cose che ti segnano molto”.

Il regista: “Proviamo a dare sostanza a una notizia”

“Pur non essendo una tematica molto popolare – continua il regista -, abbiamo voluto raccontarla. Spesso la gente ascolta i tg e legge sui giornali queste notizie ma ne viene tanto colpita da allontanarla: non vogliamo sentire i dettagli, cerchiamo di lasciarle in una dimensione astratta. Con il corto abbiamo provato a dare una sostanza a una notizia, tentando di far vivere il dolore della famiglia. Così ho iniziato a documentarmi, poi ho proposto tutto a Lelio Bonaccorso e Giovanni Puliafito, un compositore molto bravo, oltre a Patrick Fisichella. Lo zoccolo duro è questo: hanno detto subito sì”.

Piccione spiega la realizzazione

“Tutto è nato senza una produzione alle spalle – prosegue Antonello Piccione -. Ci abbiamo messo circa un anno per realizzare l’animazione, anche se sono 8 minuti. Non è stato semplici, eravamo pochi e abbiamo deciso di mantenere uno stile molto semplice, con piccoli gesti dei personaggi, come il movimento di una mano ad esempio. Abbiamo cercato di fare leva sui momenti chiave del racconto, come fosse il bambino stesso a raccontarla a un altro bambino. E poi, siccome i genitori non ne parlano, sulla parte iniziale della storia ho dovuto un po’ romanzare. Fino al fatto di cronaca: la morte del piccolo Ahmed”.

L’arrivo su Prime Video

Dopo la produzione, la pubblicazione, con l’arrivo su una piattaforma importante come Amazon Prima Video: “Una vetrina importante. Ci siamo arrivati dopo diversi festival anche in giro per il mondo grazie alla casa di distribuzione pugliese Premiere e a La Zattera dell’Arte di Ninni Panzera. Abbiamo vinto diversi premi a livello internazionale. E così siamo stati contattati da un direttore, che voleva presentarci ad Amazon alcuni contenuti strategici, compreso il mio. Così ci siamo riusciti. Non è un film, non c’è un rientro economico, ma già il fatto che la storia di un bambino siriano venga raccontata su Amazon è importante vista la vetrina. Poi per fare meglio c’è sempre tempo, ma per noi è stata una grande soddisfazione”.

“Ci sono stati attori importanti – spiega il regista – da Mariagrazia Cucinotta a Maurizio Marchetti, Daniele Gonciaruk, Vivina Guerra, Sabrina Marchetta e Maria Grazia Soraci. Grazie a tutti loro. La mia speranza è che la vita di Ahmed e di tutti quei bambini che sono costretti a fuggire dalla loro terra, che perdono la casa e la vita stessa, non vengano dimenticate. Il messaggio è questo: non dimenticare”.

Bonaccorso: “Noi siamo molto fortunati”

“Abbiamo scelto di raccontare questa storia – spiega inoltre Lelio Bonaccorso – perché nonostante sia passato molto tempo resta una tematica molto attuale. Volevamo sensibilizzare sulla condizione dei bambini in certi contesti. Spesso noi ci lamentiamo, ma siamo molto fortunati. Sono felice che sia stato realizzato da maestranze messinesi, ennesima dimostrazione che c’è tanta gente di talento in vari settori artistici. E anche lavorando in un contesto relativamente ‘piccolo’ si possono raggiungere traguardi importanti, come arrivare su Amazon Prime Video”.

2 commenti

  1. Mi ha commosso tantissimo.. bravi e complimenti per il messaggio tramesso, facendo riflettere ancora una volta sulla cattiveria dell’uomo e alle sue inutili guerre. Grazie

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  2. 👏👏👏👏👏👏👏a tutti voi che avete realizzato questo corto per dare voce a un ingiustizia drammatica e dolorosa come la morte del piccolo Ahmed …..tra l’altro è bellissima l’immagine della grafica che ci avete fatto vedere in anteprima a noi lettori di Tempostretto.

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