Pass ed ecopass, un sistema basato "sulla fiducia" da modificare. Troppe incongruenze

Pass ed ecopass, un sistema basato “sulla fiducia” da modificare. Troppe incongruenze

Rosaria Brancato

Pass ed ecopass, un sistema basato “sulla fiducia” da modificare. Troppe incongruenze

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lunedì 30 Settembre 2013 - 04:46

In attesa dell'ordinanza sui tir ci sono alcuni fattori sui quali focalizzare l'attenzione, dai flussi di traffico fino alle incongruenze tra le somme versate per l'ecopass e il numero dei mezzi transitati. Il sistema ecopass è infatti lacunoso e basato "sulla fiducia" negli automobilisti. "Vogliamo che il traffico pesante si sposti a sud- spiega Tiziano Minuti- ma dobbiamo operare insieme sui controlli reali, sugli interventi a Tremestieri e sulle conseguenze della rotta di sicurezza".

L’ordinanza sul transito dei Tir, l’ecopass, i controlli, le tariffe agevolate, numerosi i problemi sul tappeto alla vigilia di una minirivoluzione dell’attraversamento che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe portare a liberare il centro dai mezzi pesanti. Ma ci sono alcuni dati che meritano attenzione: il ribaltamento delle percentuali di tir tra Tremestieri e San Francesco dal 2007 al 2012 e la discrepanza tra gli incassi ecopass e l’effettivo numero dei mezzi transitati.

“Vogliamo che l’intero traffico pesante utilizzi Tremestieri, ma dobbiamo concentrarci su alcuni aspetti come gli effettivi controlli e le conseguenze derivanti dall’applicazione delle rotte di sicurezza- spiega Tiziano Minuti, responsabile del personale e delle relazioni industriali della Caronte-Tourist- Se vogliamo raggiungere quel risultato dobbiamo lavorare insieme partendo dal presupposto che il flusso dei tir non è costante né totalmente prevedibile e che senza i controlli reali e gli interventi all’approdo a Sud non otterremo nulla”.

Nel 2006-2007 Tremestieri operava a pieno regime, ma non era soltanto questo l’elemento che spingeva gli autotrasportatori ad utilizzare l’attracco. Dati alla mano, nel 2007 la percentuale che andava a Sud era del 72,1% (465.762 tir), mentre quella che utilizzava la Rada era del 27,9% (179.829 tir). Cinque anni dopo la percentuale si è ribaltata. Nel 2012 i tir diretti a San Francesco sono stati 338.081 con una percentuale del 76,6%, mentre hanno scelto Tremestieri 103.348 mezzi pesanti, pari al 23,4%. La percentuale ribaltata lascia perplessi se si tiene anche in considerazione il fatto che complessivamente il volume di traffico pesante è diminuito di circa 200 mila mezzi e pertanto lo spostamento così massiccio del transito alla Rada non può essere giustificato dalle lunghe attese a sud, dal basso numero di corse o dalle cattive condizioni meteo o del molo.

“Con Tremestieri a pieno regime e con la regolarità dei controlli gli autotrasportatori utilizzavano l’attracco a sud- continua Minuti- Ma con il passare degli anni le cose sono cambiate. Hanno capito che non c’erano controlli, che l’attracco non era sempre utilizzabile, che si poteva facilmente bypassare e scegliere la tratta più breve e più comoda. Sono una categoria molto compatta. Noi inoltre non abbiamo il potere di rimandare indietro i camion, siamo una società privata, non abbiamo compiti di ordine pubblico ed in ogni caso non esiste il divieto di utilizzo della Rada. Le scelte degli autotrasportatori sono state determinanti in questo cambio di percentuale. In biglietteria non abbiamo né il potere di rimandare indietro il mezzo né quello di chiedergli da dove viene, se dalla statale o dal Boccetta”

Secondo la società quindi, dal 2007 in poi, in coincidenza con i problemi a Tremestieri, la riduzione dei controlli da parte dei vigili urbani ed un’ordinanza sui pass che faceva acqua da tutte le parti (con la complicità di tutti), i camionisti avrebbero determinato il movimento dei flussi e non, come sarebbe stato più naturale, il contrario. Dovrebbe essere l’ubicazione dei moli a determinare il flusso.

Lo stesso sistema dei pass non ha funzionato per diverse ragioni, non solo perché molti non li hanno mai consegnati o perché c’era una distribuzione “di manica larga”, ma anche perché, spesso, agli imbarchi privati quando si presentava un tir non si aveva l’obbligo di chiedere “da dove vieni, ti rispedisco indietro se non hai il pass”. L’esibizione del pass non era obbligatoria, per non parlare del fatto che le condizioni meteo hanno spesso fornito l’alibi.

“Io però mi chiedo- sottolinea Minuti- se in 10 giorni sono stati elevati 250 verbali è indicativo non solo del fatto che i camionisti non rispettavano l’ordinanza ma evidentemente anche del fatto che in passato non ci sono stati controlli così rigorosi. Siamo consapevoli che i vigili urbani sono pochi e che i tempi di navigazione a sud sono lunghi, anche per via dell’introduzione, dopo la tragedia del Segesta, delle rotte di sicurezza che allunga la percorrenza dai precedenti 35 minuti ai 46. E’ su questi fattori che dobbiamo intervenire. Noi siamo anche pronti a contribuire per gli straordinari alla polizia municipale, è nostro interesse spostare a sud il traffico. Se vogliamo che da gennaio tutto funzioni dobbiamo concentrarci sin da adesso su questi fattori”.

Un'altra riflessione meritano le cifre dell’ecopass, alla luce di un’ordinanza quanto meno da rivedere. Accorinti ha diffuso i dati dei proventi consegnati all’amministrazione. Il raffronto tra le somme versate e il numero di mezzi lo possiamo fare però solo per il 2012, unico anno nel quale l’ecopass è stato applicato con costanza. Nel 2012 la Caronte ha versato al Comune per introiti ecopass 1.298.861,22 euro. Le auto devono pagare 1 euro di ecopass e i tir 3 euro (30 euro nel caso in cui dovessero usare San Francesco con Tremestieri a pieno regime e in condizioni meteo ottimali, fatto questo mai avvenuto, pertanto non è mai stata applicata questa tariffa). Prendendo però i dati d’attraversamento leggiamo che i tir transitati dalla Rada nel 2012 sono stati 338.081, che, moltiplicati per 3 euro, sono 1.014.243 euro, le auto sono state 1.526.213, che moltiplicato per 1 euro sono 1.526.213 euro. Sommando le due cifre il totale è 2.540.456 euro. Nelle casse comunali è confluito 1 milione 298 mila 861 euro, all’appello manca la metà e, pur ammettendo un elevatissimo numero di residenti, che non pagano l’ecopass, il divario c’è. Se ci spostiamo a Sud, nel 2012 la Terminal Tremestieri ha versato per l'ecopass al Comune 22.936,76 euro e la Meridiano 48.207,50 euro. Nello stesso anno i transiti delle auto sono stati a sud 1.495 ed i mezzi pesanti 103.348. Anche in questo caso i conti non tornano, perchè per l'ecopass dei tir avrebbero dovuti essere incassati 310.044 euro (e anche sommando le cifre di Terminal e Meridiano non si arriva a quella cifra) e per le auto 1.495.

“Noi riscuotiamo soltanto- risponde Minutil’ecopass è inserito nel biglietto automaticamente. Non possiamo controllare se realmente un automobilista è residente, soprattutto se c’è fila. Quando qualcuno ha chiesto controlli gli utenti hanno protestato”. Sia per il pass che per l’ecopass insomma, il sistema si basa in gran parte “sulla fiducia…” Per una migliore gestione dell’ecopass, come rilevato dalla stessa Caronte, sarebbe opportuno affidare ad esterni, come gli ausiliari del traffico, la riscossione. L’ordinanza dovrebbe essere modificata alla luce di queste incongruenze se davvero si vuol tutelare l’interesse della comunità. Quanto alle tariffe agevolate per residenti alla lettera del sindaco ha risposto lo stesso Vincenzo Franza spiegando i motivi dell’impossibilità di attuarle.

“Noi non siamo titolari del diritto di continuità territoriale, deve essere l’amministrazione a farli valere-conclude Minuti– Il ministero dei trasporti stanzia una cifra notevole per la continuità territoriale che viene destinata ad Rfi. Noi diciamo, attraverso una cabina di regia sovra- regionale discutiamo in che termini utilizzare queste risorse non per Caronte-Tourist ma per servizi, infrastrutture ed agevolazioni dirette ai residenti. Noi non siamo vettore pubblico né usufruiamo di sostegni alla continuità territoriale ma se le risorse del ministero venissero redistribuite sul territorio in modo diverso allora ne potrebbero beneficiare due regioni”.

In allegato il comunicato stampa del Partito Comunista dei lavoratori con il quale si chiede ad Accorinti una politica sui tir più "incisiva"

Rosaria Brancato

5 commenti

  1. puzza di bruciato 30 Settembre 2013 08:01

    Sistema basato sulla fiducia??!!! E’ veramente un’offesa per tutti coloro, penso in tanti, che in città hanno un cervello pensante ed una esistenza lontanissima dai compromessi…..
    Ma la guardia di finanza.. che fà dorme a quando i controlli??!!

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  2. Stamattina il Boccetta era un caos unico; e come tante altre volte mi è capitato di vedere macchine dei vigili che vanno su e giù, infischiandosene di tutti quelli parcheggiati in doppia o tripla fila che riducono questa strada larghissima ad un vicolo.
    Se facessero qualche passeggiata in meno e qualche multa in più forse qualcosa migliorerebbe.
    Ma c’è speranza??

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  3. Fa bene Rosaria BRANCATO a dare i numeri,essi dicono la verità anche quando sono errati.Vi propongo i numeri dei documenti contabili ufficiali,anche per fare ordine nel caos parolaio di Palazzo Zanca,a cui la RELAZIONE DI INIZIO MANDATO di R E N A T O sindaco porrà fine,almeno spero.Vi propongo,come premessa alla relazione,dei link,sperando che i Consiglieri Comunali ne facciano un cartellone,da appendere nella sala consiliare.Tratto l’avanzo/disavanzo di amministrazione,perchè il nostro problema sono i RESIDUI,uno dei nodi da sciogliere al più presto.Il primo link è tratto dal BILANCIO DI PREVISIONE 2011,(Buzzanca/Miloro)in particolare il quadro dell’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE,come notate fu previsto un avanzo di € 1.968.090,suddiviso in cinque diverse RISORSE. http://img571.imageshack.us/img571/9306/oehi.png
    Il secondo link è tratto dal RENDICONTO 2011 (Buzzanca/Miloro),è il quadro del risultato della gestione finanziaria 2011,notate un disavanzo di -€ 2.349.157. http://img208.imageshack.us/img208/6327/rr0t.png
    Il terzo,sempre dallo stesso rendiconto,è riferito alla gestione di competenza,cioè solo alle operazioni finanziarie nell’esercizio 2011,notate un disavanzo di – € 5.968.101 e un saldo di – € 4.000.011. http://img405.imageshack.us/img405/9987/2edy.png
    Il link seguente è del BILANCIO DI PREVISIONE 2012(Croce/Coglitore)è il quadro delle ENTRATE,notate un avanzo di € 1.044.530,
    http://img19.imageshack.us/img19/3042/5atg.png, mentre quello seguente,sempre del bilancio 2012,si riferisce al quadro delle spese,notate un disavanzo di € 1.393.688 sommato ai titoli di spesa. http://img560.imageshack.us/img560/1121/m77d.png
    Del RENDICONTO 2012 non c’è traccia,mentre dal PEG provvisorio uscite 2013(Croce/Coglitore),vi do il disavanzo previsto,pari a € 1.000.000,a copertura di quello del 2011. http://img560.imageshack.us/img560/1121/m77d.png.
    Questi sono i numeri dei documenti ufficiali vigenti, voi ne conoscete altri?

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  4. COMMENTO APERTO a R E N A T O sindaco. Ti ricordo che sta per scadere il nuovo adempimento della RELAZIONE DI INIZIO MANDATO. Come sai la novità,introdotta dal Dlgs 149/2011 e dal DL 174/2012,inizia ad applicarsi da quest’anno a partire dai Comuni,come Messina,che abbiano rinnovato gli organi amministrativi.La norma indica la scadenza nel novantesimo giorno dall’inizio del mandato,vale la tua data di proclamazione.La relazione,da te sottoscritta,è predisposta dal responsabile del servizio finanziario(Ferdinando COGLITORE ieri,Antonino CAMA oggi) o dal segretario generale(Santi ALLIGO,in attesa di Antonio LE DONNE),non è richiesta la sottoscrizione dei Revisori dei conti.In merito al contenuto dovrai verificare e informare i messinesi della situazione finanziaria e patrimoniale e della misura dell’indebitamento di Palazzo Zanca.Caro R E N A T O,non sei obbligato a uno schema di riferimento,puoi scegliere liberamente come riportare i dati e le informazioni.La base di riferimento è sicuramente il RENDICONTO 2012,predisposto e non approvato dal Consiglio.Potrai riportare i valori previsionali del PEG provvisorio 2013,in assenza del BILANCIO DI PREVISIONE 2013.Il contenuto minimo in ogni caso dovrebbe includere:la situazione patrimoniale al 1 gennaio 2013 rappresentata dal conto del patrimonio;la situazione finanziaria relativa alle entrate e alle spese dell’ultimo bilancio approvato,il 2012;gli equilibri di bilancio,il risultato di amministrazione,il fondo cassa,lo stock di debito e la sua evoluzione (ed eventuali contratti derivati),il patto di stabilità interno.Faresti cosa gradita ai messinesi,se riprendessi i contenuti della relazione di fine mandato del duo BUZZANCA/CROCE,mi auguro sia stata predisposta.UNA RISPOSTA TRAMITE TEMPOSTRETTO

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  5. LA fiducia?
    COme si fa ad avere fiducia di questi personaggi che da sempre hanno tratto profitto dalla sfruttamento indiscriminato di città e territorio?

    Facciamo qualcosa perché il sistema si basi sulla carta stampata nero su bianco con controlli effettivi e costanti.

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