"Alfano conteso", ma a destra e sinistra fioccano i no. "Non è mica Godot"

“Alfano conteso”, ma a destra e sinistra fioccano i no. “Non è mica Godot”

Rosaria Brancato

“Alfano conteso”, ma a destra e sinistra fioccano i no. “Non è mica Godot”

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venerdì 18 Agosto 2017 - 05:31

Caos a sinistra e a destra ancora senza candidati ufficiali. Figuccia di Forza Italia: "Basta con nomi del trapassato remoto". Nel fronte opposto Orlando lancia il rettore di Palermo Micari. Sinistra italiana e bersaniani dicono sì alla coalizione "ma solo se non c'è Alfano"

Il ferragosto è passato da un pezzo ma nei due fronti politici, centro-destra e centro-sinistra, regna ancora il caos. Mentre Giancarlo Cancelleri si avvia a concludere il tour d’agosto per la Sicilia insieme ai big del M5S, gli altri avversari sono alle prese con l’elenco alfabetico dei possibili candidati.

In realtà, chi non si è fermato neanche a Ferragosto è stato il sottosegretario alla sanità Davide Faraone che con il tour “casa per casa”, sembra quasi una minaccia per gli elettori siciliani che potrebbero scambiarlo per un Testimone di Geova. Il 15 ha fatto tappa a Messina, ma non sappiamo con quali risultati dal momento che tra Vara e falò bussare “casa per casa” sarà stato piuttosto arduo.

L’aspetto più paradossale di questa fase di campagna elettorale è che non sono affatto chiari i confini delle due coalizioni, centro-destra e centro-sinistra, dal momento che i leader dei partiti si contendono nientepopodimenoche il ministro Angelino Alfano, scambiandolo per una star. Non sappiamo il peso reale in termini di voti dell’ex delfino di Berlusconi passato con i suoi dapprima con Letta e poi con Renzi e adesso indeciso sul prossimo saltello. Quel che sappiamo è che in queste settimane d’agosto c’è chi, come Miccichè nel centro-destra e Raciti a sinistra, corteggia le truppe alfaniane alla ricerca di quella percentuale che potrebbe essere utile in tempi di avanzata grillina. Nel centro-destra per la verità, a parte Miccichè e pochi altri, non si registra molto entusiasmo per il ritorno di chi ha tradito e lo stesso Berlusconi ha detto chiaro e tondo “sì nella coalizione ma senza pretese”.

Le “ali” più a destra della coalizione, come Fratelli d’Italia, non vedono di buon occhio il ritorno del ministro. Stessa situazione nel centro-sinistra, anche a conclusione del vertice di Villa Niscemi convocato da Leoluca Orlando. La sinistra, ovvero Art. 1 –Mdp e Sinistra Italiana sono pronti a continuare con il “modello Palermo” anche alla Regione ma solo se non ci sarà Alfano.

Se quindi ad inizio agosto il ministro era il più conteso, adesso la situazione è diversa. Le basi e soprattutto le ali non sono disposte a dare troppa importanza ad una percentuale che potrebbe essere inferiore al previsto (basta andare a guardarsi gli esiti delle amministrative di giugno).

A dare la sveglia al centro destra ci ha pensato il deputato regionale di Forza Italia Vincenzo Figuccia: “ “ Occorre definire il programma per la Sicilia e costruire il nuovo governo con la gente. Il popolo deve tornare protagonista e non i leader del trapassato remoto. Il centrodestra deve rinnovarsi con uomini e donne in grado di rappresentare la maggioranza dei siciliani. Alfano ormai è come Godot. Non verrà mai con noi nè tantomeno la gente lo vuole".

Se a destra i malumori aumentano, e nel contempo la posizione di Nello Musumeci, in campagna elettorale già da un pezzo, si rafforza, a sinistra la situazione è altrettanto nebulosa.

In questo caso i candidati in pectore sono numerosi: si va dai due Rettori, Fabrizio Micari, ancora in carica e l’ex Roberto Lagalla, ai politici puri come Faraone, La Via, D’Alia, Cracolici, Lupo, mentre è tramontata l’ipotesi dell’europarlamentare Caterina Chinnici e nessun vuol raccogliere l’appello di Crocetta che da settimane ha tappezzato l’isola di manifesti “La Sicilia ai siciliani” facendo pensare agli elettori che sia imminente uno sbarco di invasori. Alla vista dello slogan scelto da un Presidente uscente non è peregrina poi la domanda “ma fino ad oggi chi ha governato la Sicilia?”. E’ stato eterodiretto? Chi gli ha suggerito questo slogan?

Leoluca Orlando, che dal giorno dell’elezione a Palermo ha continuato a tessere le fila di una coalizione ampia anche per la Regione, ha ribadito che il candidato ideale, se sorretto da numerose liste, è l’attuale rettore di Palermo Micari. A contendere l’imprimatur è un altro Magnifico, sempre di Palermo, ma ex Rettore, ovvero Lagalla che con Idea Sicilia è su migliaia di manifesti. I problemi sono due: esattamente come Alfano anche Lagalla è propenso per il centro-sinistra ma sta alla finestra ad attendere anche proposte dal fronte opposto. Il secondo problema è collegato al primo: Lagalla è stato assessore con Lombardo, un biglietto da visita che non coincide con l’identikit che il Pd e la sinistra vorrebbero.

Insomma il 18 agosto i partiti sono ancora “in alto mare” e mentre Cancelleri può serenamente far campagna elettorale perché la sua candidatura è ufficiale, i siciliani stanno assistendo ad una carrellata di incontri, dichiarazioni, interviste, di “semi-candidati” che tra dieci giorni potrebbero non esserlo più…..

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. Ma da schieramenti come PD e PDl ,dei loro uomini di punta e relativi comprimari e di tutta la corte di starlette varie ,mi spiegate cosa vi aspettate esattamente? Perché è veramente complicato comprendere cosa potrebbero fare di buono per la Sicilia questi personaggi

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  2. MI AUGURO VISTO CHE SIAMO IN DITTATURA STRISCIANTE, MA NON TANTO CHE ALLE PROSSIME ELEZIONI PER PRIMO NON VENGA ELETTO ALF ANO. SECONDO CONSTATATA LA SITUAZIONE COME IERI IN SPAGNA VENGONO SBATTUTI FUORI E BUTTATI A MARE TUTTI I PARTITI CHE CHIEDONO, PER I LORO VOTI E CONTI CORRENTI CHE INGRASSANO CON I PREGIUDICATI CLANDESTINI CHE VENGONO ACCOLTI PER LA LORO POLITICA, NON VEDERLI PIU’. ALF ANO E TUTTA LA CLOACA DELL’ACCOGLIENZA IMPOSTACI ANCHE CON MINACCE DI DENUNZIA E INSULTI TIPO RAZZISTI XENOFOBI, CI HANNO RIDOTTO AD ESSERE LARVE DI PEDOFILI. GENTE COME ALF ANO TRA I PEGGIORI MINISTRI DEGLI INTERNI, COME ROGNONI, SCALFARO E NAPOLITANO, L’ITALIA NON PUO’ CONTINUARE FUORI ALF ANO. SE LA SINISTRA NON LO RINNEGA SIGNIFICA CHE HO RAGIONE

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  3. ALF ANO LO VUOLE SOLTANTO PISAPIA, TRA I DUE PEGGIORI SINDACI DI MILANO IO VIVO A MILANO E LO POSSO AFFERMARE CON CERTEZZA DI PROVE, INOLTRE IL SALADINO SALALLAH SINDACO DEI RADICAL CHIC RICCHISSIMI MILANESI AL PARI DI COLORO CHE HANNO SFILATO A PIEDI NUDI PER IMITARE I PREGIUDICATI CLANDESTINI, CHE LO VOGLIONO SOLO LORO. MA ULTIMAMENTE FORSE NEANCHE L’ESTREMA SINISTRA ALLEATA DEI MUSSULMANI STRAGISTI, NON LO VOGLIONO. BASTA LEGGERE LE SUE PAROLE E GUARDARLO IN FACCIO O MEGLIO LE SUE LABBRA PER NON AVERLO NEANCHE PER “COMPAGNIA DI PROCESSIONE”. ULTIMISSIME RILEVAZIONE STATISTICHE IL CENTRO DESTRA E’ LA PRIMA COALIZIONE. SI SPERA PER ALF ANO E A MESSINA PER UNO CHE E’ DISCENDENTE DI PADRE DEMOCRISTIANO. SAREBBE UNA BELLA DOMENICA E BEL SOLE

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