Domani l'addio di Lombardo e il via alle danze elettorali

Domani l’addio di Lombardo e il via alle danze elettorali

Domani l’addio di Lombardo e il via alle danze elettorali

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domenica 29 Luglio 2012 - 22:40

Domani Lombardo dovrebbe presentare le dimissioni da governatore della Sicilia, così come annunciato tre mesi fa. Ma la campagna elettorale per le regionali è già iniziata da tempo. Se ancora non sono noti tutti i nomi ufficiali dei candidati alla Presidenza (sono già una decina), fioccano quelli per lo scranno di deputato

Non è detto che passi dall’Ars “Tempi troppo lunghi, sette ore di dibattito”, più probabile che scriva una lettera, “Ho fatto l’impossibile per la Sicilia, adesso continuerò a farlo da cittadino”. Domani Raffaele Lombardo presenterà le dimissioni da governatore della Sicilia aprendo ufficialmente il via alle danze per le regionali autunnali. “Non ho rimpianti, ma ho trascurato la mia famiglia, gli amici, gli affetti. Ho fatto di tutto per la Sicilia, non ho una lira in tasca di provenienza poco legale né ho seguito solo gli interessi del mio partito”. Si chiude l’era Lombardo, iniziata nel 2008 con un patto di ferro con Pdl e Udc e naufragata in un mare burrascoso di ribaltoni passando da un finto governo tecnico ad alta “simpatia” Pd fino all’ultimo governo pre-elettorale ed alla raffica di nomine (120 in 3 mesi). Un paio di giorni fa aveva pronto il decreto di nomina dell’ultimo assessore, l’ex sindaco di Sant’Alessio, Giovanni Foti, ma per le resistenze degli altri partiti ha annullato tutto. Sarebbe una bugia dire che da mercoledì inizia la campagna elettorale, perché già cammina sui suoi piedi da tempo. Cosa riserveranno gli umori dei siciliani non sappiamo, così come al momento non è dato sapere il nome ufficiale di molti dei contendenti alla poltrona di governatore. In questo momento, sia pure non ufficiali (tranne Fava e Crocetta), ci sono almeno una decina di papabili. Se Claudio Fava è sostenuto dagli intellettuali ed artisti siciliani che hanno scritto un appello, l’ex sindaco di Gela Rosario Crocetta si è auto-candidato spiazzando tutti, ma non è escluso che possa riscuotere consensi fino a far naufragare l’ipotesi dell’accordo Pd con l’Udc sul nome del coordinatore regionale D’Alia (che ha sempre smentito). In casa Mpa il governatore ha indicato come delfino l’assessore Massimo Russo, che si è già allenato con un movimento varato in occasione delle amministrative di Palermo. I finiani sembrano voler puntare su Fabio Granata, il Grande Sud su quel Miccichè fedelissimo di Berlusconi che guarda ai moderati “noi vogliamo andare oltre i partiti”. Ma ai moderati guardano un po’ tutti, compresi i parzialmente-fuoriusciti dal Pdl guidati da Leontini che insieme al Pid stanno studiando una lista ad hoc. Se glielo chiedono il Presidente dell’Ars Francesco Cascio (Pdl) fa sapere che sarà a disposizione del partito. Cateno De Luca, Sicilia Vera, che si è dimesso da deputato nei giorni scorsi ha annunciato di voler candidarsi alla Presidenza. Ci sono poi Gaspare Sturzo, pronipote di Luigi, e poi il candidato del Movimento per la gente di Zamparini e nei prossimi giorni quello dei grillini. Vittorio Sgarbi, il 14 luglio, nel presentare il Partito della rivoluzione ha invitato Franco Battiato a cimentarsi nell’impresa. In ogni caso ne mancano ancora all’appello perché il Pdl non ha deciso, l’Idv ha annunciato sorprese dell’ultima ora e il Pd è sempre alle prese con i dubbi amletici sulle alleanze. A bordo campo intanto si scaldano le truppe, perché senza quelle non si va da nessuna parte. Diamo una rapida carrellata ai primi nomi, ai quali sin da domani se ne aggiungeranno altri. A Messina in casa Pdl c’è il trio di ferro Buzzanca, Formica, Corona, quanto a Beninati è probabile che si aggreghi ai moderati di Leontini. Nel Pd “orfano” di Picciolo volato verso altri lidi si apre un piccolo spazio. Ricandidati Rinaldi, Laccoto e Panarello si scalda Calanna che ha qualche sassolino conservato dal 2008. A scaldarsi ci sono anche Nino Bartolotta ed il sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo e l’ex capogruppo provinciale Luigi Gullo. Voci di corridoio vogliono il posto di Panarello insidiato da più parti. Tra le novità potrebbero spiccare i nomi di Liliana Modica e del segretario provinciale della Cgil Lillo Oceano, ma si sussurra anche quello di Antonio Saitta. La truppa Mpa rinforzata dall’arrivo di Picciolo vede in lizza gli uscenti Romano e D’Aquino, Daniela Bruno, Nino Reitano, il sindaco di Limina Filippo Ricciardi. L’Udc punta sull’uscente Ardizzone (corrente D’Alia) e in lista entrano l’assessore Pinuccio Puglisi (corrente Naro), Pio Amodeo (vicinissimo al nuovo acquisto Leanza che ha divorziato da Lombardo), il consigliere comunale Marcello Greco, l’ex assessore provinciale Mario D’Agostino, il consigliere provinciale Rosario Sidoti. Nel Grande sud la candidata di punta è Elvira Amata, con lei sono schierati l’ex sindaco di Milazzo Lorenzo Italiano, il sindaco di Caprileone Bernarda Grasso. Nel Fli si scaldano il consigliere comunale Nello Pergolizzi, Pippo Currenti, Giuseppe La Face, Biagio Gugliotta ed è probabile che venga schierato anche l’assessore regionale Daniele Tranchida. L’Italia dei valori punta sul coordinatore provinciale Nino Alessi, mentre a sorpresa potrebbe arrivare il nome dell’ex comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi. A proposito d’Idv l’ex Mpa Carmelo Lo Monte ha avviato un dialogo con Leoluca Orlando che potrebbe portare a novità o ad una sorta di lista parallela. Movimenti e associazioni stanno studiando il da farsi ma l’ostacolo più grande è lo sbarramento del 5%, una soglia difficile da raggiungere. Ma in fondo oggi è solo il 30 luglio, i fuochi si apriranno tra un paio di giorni. Rosaria Brancato

6 commenti

  1. ma che cosa si scalda a fare tutta sta gente? sempre i soliti nomi e sempre nella merda siamo. ricordatevelo quando andate a votare, e diffondetela sta cosa a più non posso. anche le persone che ancora sperano in un posto di lavoro per il figlio e vanno dietro ai galoppini e delfini elettorali di sta gente… non vi daranno nulla perchè non è periodo… mettetevelo in testa. dobbiamo mandarli tutti a casa, loro e i loro parenti sistemati dappertutto. mentre noi veniamo bombardati di tasse e siamo costretti a fare i salti mortali per guadagnare la giornata. loro con stipendi da ventimila euro al mese. grazie che scaldano i motori… ma andatevene a zappare tutti quanti. non conoscete cos’è il lavoro e vi riempite la bocca parlando della sicilia. ma che cos’avete fatto per la sicilia?

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  2. datemi il numero di telefono quanto vedo se oggi riesco a farmi assumere…

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  3. Salvatore Vernaci 30 Luglio 2012 07:25

    Alla vigilia del giorno stabilito per formalizzare le pluri-annunciate e sbandierate dimissioni di Raffaele Lombardo da Presidente della Regione, a meno di dieci mesi dalla scadenza naturale della legislatura, francamente, queste non vincono la Gente. Gli addetti ai “lavori” dicono che “deve dimettersi, se vuole evitare ulteriori provvedimenti giudiziari”. Se così fosse, avrebbe ragione Montesquieu quando afferma che i poteri dello Stato si condizionano e si limitano a vicenda. Ma io ritengo infondato tale pensiero. Per la Gente queste annunciate dimissioni rappresentano l’ultimo atto “scellerato”, messo in essere da Raffaele Lombardo, con l’accordo dei Partiti, per continuare a mantenere all’Assemblea regionale n. 90 Deputati e non 70 come i Siciliani si aspettavano e si aspettano. Sappiano i Politici che il discredito della Gente nei loro confronti, se si andrà a votare per eleggere n. 90 Deputati e non 70, raggiungerà il livello massimo, a beneficio del qualunquismo di partiti e movimenti antipolitici. Lombardo avrebbe un’opportunità per lasciare un’impronta positiva negli annali della Storia regionale siciliana: condurre la Regione alla scadenza naturale, applicando la riduzione dei Deputati regionali ed in questo breve periodo effettuare e/o proporre all’Assemblea regionale: 1) L’abolizione delle Province e riduzione del numero di consiglieri ed assessori comunali 2) La dismissione degli enti regionali inutili; 3) La revoca e la riduzione delle consulenze; 4) L’attivazione delle SRR alla scadenza prevista dalla legge; 5) L’alienazione del patrimonio regionale non utilizzabile a fini istituzionali; 6) L’eliminazione delle indennità aggiuntive percepite dai Parlamentari;7) La Rideterminazione delle Piante organiche della Regione e degli Enti locali, previa fissazione del rapporto dipendenti/popolazione ed avvio della procedura di mobilità e di stabilizzazione dei precari; 8) Avviare una incisiva tutela ambientale e di sviluppo; 9) Azioni forti verso il Governo centrale per il rispetto degli artt. 36,37 e 38 dello Statuto speciale regionale; 10) Applicazione dell’art. 13 bis ed indizione del referendum popolare confermativo sullo Statuto Speciale Siciliano.11) Sganciarsi dalla sudditanza delle istituzioni centrali europee, come hanno fatto le isole Faer Oer

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  4. E’ BRAVISSIMA ROSARIA BRANCATO, da vera giornalista non si schiera, tiene per se la sua preferenza politica, ma si colloca senza tentennamenti accanto ai messinesi, tra i siciliani più strapazzati dai due palazzi palermitani del potere, D’ORLEANS e DEI NORMANNI, agevolati dall’insipienza dei deputati messinesi. Lo fa elencando puntigliosamente i probabili candidati alla presidenza e all’assemblea della Regione Siciliana,il solo elenco farà fuggire il voto d’opinione,quello libero da condizionamenti,verso altre mete.
    Sarà una lotta senza quartiere tra chi raccoglierà il voto attraverso l’enorme sistema di interessi, nella FORMAZIONE PROFESSIONALE, per abrogare quella parte della riforma Centorrino,che stabilisce che le risorse finanziarie sono SOLO quelle dell’EU.Ricordo ai ” formatori ” che è un BLUFF, i dipendenti regionali non lo consentiranno mai. Tra l’esercito dei DIPENDENTI REGIONALI, garantendo loro il primato, i privilegi e la sicurezza della SPESA CORRENTE a loro destinata. Tra quel mondo degli APPALTI PUBBLICI, a cui si garantirà ZERO controlli nei collaudi e una miriade di opere pubbliche, che lasceranno la sicilia senza infrastrutture. Tra quella pletora di NOMINATI, uomini senza mestiere o con un mestiere, a cui fa comodo integrare. Chi voterà la maggioranza dei SICILIANI senza padrini e padroni politici, con cui si è schierata Rosaria Brancato e nel mio piccolo anch’io? Farà Rosaria l’altro elenco?

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  5. Dove si trova a Sicilia? Vorrei andarci in vacanza appena trovo il tempo di uscire dalla Sardegna. Mi ha detto Ulisse che ci sono belle capre anche là. E i caproni poi… Ulisse mi ha detto che i caproni siciliani sono i più caproni di tutto il mediterraneo. “caproni come quelli non he ho mai visto, pensa che io e penelope ci siamo trasferiti a Palermo, e lei sta a palazzo dei Normanni a fare e disfare la stessa tela”.
    In verità sti Normanni non l’ho mai capito chi sono…., ma se la Sicilia ha un presidente ..lombardo, tutto è possibile, magari sono egiziani o cretini, ops volevo dire cretesi

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  6. Sarina.. anche la Sicilia può cambiare e tutto sto gossip politico non fa crto benea chi spera di liberarsi di un certo modo di intendere la politica

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