E' il gruppo Misto il più numeroso: quota 9.Pronto lo scontro sul capogruppo

E’ il gruppo Misto il più numeroso: quota 9.Pronto lo scontro sul capogruppo

Rosaria Brancato

E’ il gruppo Misto il più numeroso: quota 9.Pronto lo scontro sul capogruppo

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giovedì 05 Ottobre 2017 - 09:23

I nuovi ingressi hanno fatto "lievitare" il gruppo e scoppiano i malumori per il ruolo di capogruppo. La Barrile stoppa tutto fino al 6 novembre.

Con l’ingresso di Rita La Paglia il Gruppo Misto di Palazzo Zanca arriva a quota 9 consiglieri e diventa così il gruppo più numeroso di tutta l’Aula. La “maggioranza” quindi in Consiglio comunale è mista, anche se solo in apparenza.

In questo momento il Misto è una sorta di “taxi”, un’anticamera che per alcuni durerà fino alle Regionali, quando saranno ufficializzati i nuovi scenari in vista delle successive Politiche e delle amministrative. Contemporaneamente proprio l’esito delle urne porterà nuovi arrivi al gruppo Misto.

Il raggiungimento di “quota 9” ha cambiato gli equilibri e messo definitivamente in discussione Carlo Abbate che è capogruppo indiscusso da un anno e mezzo.

Fino a quando nel gruppo Misto c’erano Nina Lo Presti e Gino Sturniolo infatti, il ruolo di capogruppo, come da bon ton istituzionale e da logica, giacchè si tratta di consiglieri di variegata provenienza politica, seguiva il criterio della rotazione. Dall’arrivo di Abbate, vicino ad Emilia Barrile e all’area Genovese, lo “scettro” è rimasto saldamente nelle sue mani, senza alcuna rotazione.

Ma con gli ultimi arrivi (Gioveni, Crisafi, Faranda, Cucinotta, La Paglia, La Cava), il tema della rotazione o di un nuovo capogruppo ha provocato le prime tensioni.

Ecco l’attuale composizione del Misto: Carlo Abbate, capogruppo (ex Sicilia Futura), Nicola Crisafi (ex Pdl diventato con la scissione Ncd), Nicola Cucinotta (ex Pd, ex Progressisti Democratici), Giuseppe De Leo ( ex Megafono), Daniela Faranda (ex Pdl diventato con la scissione Ncd), Libero Gioveni (ex Udc diventato con la scissione Centristi per l’Europa), Alessandro La Cava (subentrato a settembre a Pio Amadeo, eletto nel Megafono), Rita La Paglia (ex Sicilia Futura), Daniele Zuccarello (ex Progressisti Democratici, ex Grande Sud).

L’attuale capogruppo Abbate ha dato la disponibilità a proseguire fino alla fine del mandato ma non tutti i colleghi la pensano allo stesso modo.

Se Rita La Paglia, che ha lasciato due giorni fa il gruppo Picciolo per passare al Misto, con direzione area Genovese, andrebbe a dar man forte, al collega Carlo Abbate (che è della stessa area), i neo ingressi Daniela Faranda e Nicola Crisafi sono vicini alla corrente di Nino Germanà in Forza Italia, pronti quindi a dar filo da torcere. Crisafi e Faranda infatti potrebbero contare sul sostegno di Nicola Cucinotta e Daniele Zuccarello, che sono vicini a Germanà, ma anche nella non belligeranza di chi, come Alessandro La Cava, è vicino a Beppe Picciolo. Restano Giuseppe De Leo, ex Megafono che è un battitore libero ma molte indiscrezioni lo indicano vicino all’area genovesiana (lui smentisce seccamente e ribadisce di essere slegato da ogni collegamento), e Libero Gioveni, che ha lasciato D’Alia per avvicinarsi al Pd, “corrente accademica”.

Più che un cambio al vertice quindi è probabile che, come propone Zuccarello si torni al sistema della rotazione, iniziando dalle aree politiche che finora non hanno guidato il gruppo.

Le avvisaglie dei malumori hanno spinto la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile a mettere un punto fino alle Regionali, “congelando” Abbate fino al 6 novembre.

L’esito delle urne infatti consegnerà nuovi scenari, anche in vista delle Politiche e delle amministrative. Alcuni consiglieri del Misto potrebbero quindi trasferirsi nei gruppi ufficiali dei partiti di riferimento e nel contempo da altri gruppi, causa nuovi strappi o nuovi cambi di casacca, potrebbero registrarsi altri addii e quindi nuovi ingressi.

Il fatto che il “Misto” sia il gruppo più numeroso la dice lunga su un’Aula che passerà alla storia per i cambi di casacca e per i trasversalismi che ne hanno caratterizzato tutto il mandato. Controllare il gruppo più numeroso, sia pur variegato, incide notevolmente sugli equilibri dell’Aula. E questo lo sanno tutti i protagonisti.

Rosaria Brancato

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