Liberali e pionieri F.I. con Germanà: "La mia vittoria è il voto d'opinione"

Liberali e pionieri F.I. con Germanà: “La mia vittoria è il voto d’opinione”

Rosaria Brancato

Liberali e pionieri F.I. con Germanà: “La mia vittoria è il voto d’opinione”

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sabato 14 Ottobre 2017 - 15:40

LiberaItalia sostiene Germanà alle Regionali. Intanto al fianco del deputato si sta ricostruendo il gruppo storico di Forza Italia

La mia vittoria l’ho già ottenuta: non ho il voto della struttura, ma quello d’opinione. Sono presentabile e votabile per quello che ho fatto, per la mia storia, e non perché ho una macchina elettorale che macina consensi solo in campagna elettorale. Ci sono sempre, sposo le tematiche che riguardano tutto il territorio e non stacco mai il telefono. In giunta ho indicato il nome di un assessore come Vermiglio, non ho messo un segnaposto…. Comunque vada a novembre io la mia campagna elettorale l’ho già vinta. Ho il voto d’opinione ed è questo quello che conta”. Nel giorno in cui Nino Germanà presenta i nuovi “compagni di viaggio”, gli esponenti di LiberaItalia Enzo Palumbo, Pippo Rao, Samuele Tardiolo registra anche un altro risultato. Intorno a lui si sta ricostituendo il nucleo storico dei pionieri di Forza Italia: l’ex assessore e deputato Nino Beninati, l’ex parlamentare ed ex assessore Francesco Stagno d’Alcontres,l’ex parlamentare nonché ultimo presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Il nucleo storico di quelli che hanno fondato Forza Italia e nel successivo Pdl rappresentavano l’anima azzurra e moderata rispetto agli ex An.

Negli anni del Pdl e dei successivi divorzi (dapprima con gli ex An e poi con gli alfaniani) gran parte dei fondatori di Forza Italia a Messina si sono via via allontanati.

Il ritorno di Germanà ha aperto la strada a quanti in una nuova Forza Italia che a Messina tra Formica e Genovese è divisa tra ex An ed ex Pd, vogliono rappresentare l’anima originaria del partito.

Chi era uscito dal campo adesso ha deciso di tornare. E lo spiega anche l’ex assessore comunale Pippo Rao, liberale da sempre che prima d’iniziare a parlare ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo dell’ex presidente della Regione Franco Martino, di recente scomparso: “Non può esserci una rinascita senza i liberali soprattutto in periodi di crisi come questo. Noi abbiamo sempre giocato un ruolo di salvaguardia dei valori liberal democratici. Vogliamo tornare a incidere mettendo al primo posto questi valori. C’è chi pensa al passato perché il futuro è un incubo, soprattutto per i giovani. Stiamo assistendo in questi mesi alle Università siciliane che invece di fare formazione ed istruzione si schierano apertamente per il Pd e scendono in campo. Noi, mentre si parla di liste pulite e impresentabili non abbiamo avuto dubbi: Germanà che ha ben operato ed ha anche indicato in giunta un liberale come Carlo Vermiglio che a Messina è riuscito ad inaugurare un Museo dopo 30 anni di chiacchiere…”

La sinergia con i liberali è nata nelle scorse settimane quando, presentando la sua candidatura a Palermo Germanà ha dichiarato di voler dare voce proprio all’anima liberale: “E’ una decisione lungimirante- ha detto Samuele Tardiolo, di LiberaItalia giovani- Non dimentichiamo che l’Europa è nata qui con Gaetano Martino e noi dobbiamo continuare a guardare all’Europa, non allontanarci. E lo dico da giovane. Germanà si è assunto la responsabilità di darci voce. Nel 2012 aveva un posto blindato alla Camera, con il Porcellum. Poteva restare lì, blindato. Invece ha avuto il coraggio di dimettersi e candidarsi alle Regionali, senza listino, con le preferenze. Dopo 30 anni di mala gestione, siamo riusciti a vedere finalmente il Museo aperto, per non parlare di tutte le battaglie che Germanà ha portato avanti per la cultura, i Parchi archeo logici”.

E’ stato il senatore Enzo Palumbo, impegnato in frontiera per le battaglie davanti alla Corte Costituzionale sia contro l’Italicum che il Rosatellum ad indicare a Germanà i “compiti” che dovrà affrontare all’Ars: “Basta leggere il Sole 24 ore. I giovani Neet, quelli che non studiano e non lavorano sono in Europa il 15, 2%, in Italia il 26%, in Sicilia il 41,4%. La disoccupazione in Europa è al 9,1%, in Italia al 10,2%, in Sicilia al 22,1%. L’indice del mercato del lavoro in Europa è 60, in Italia 40, in Sicilia 10. Tra le 263 regioni d’Europa la Sicilia è al 237esimo posto. Queste sono le cose che la politica deve affrontare, non deve creare posti di lavoro ma opportunità”.

Il gruppo storico che si ricostruisce ha come primo step le Regionali ma guarda anche ai successivi appuntamenti, le Politiche e le amministrative del 2018.

“Io non inglobo LiberaItalia, ma camminiamo fianco a fianco- conclude Germanà– Noi come Forza Italia e voi come Liberali. Il 5 novembre è un punto di partenza, non di arrivo. Per noi il cuore batte a Messina e pensiamo ad un progetto che guarda alla città. Nel 2013 c’è stato un voto di pancia che ha portato a questo risultato….ed è con la politica che dobbiamo cambiare finalmente le cose”.

Rosaria Brancato

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