Picciolo: "I Drs godono di buona salute e puntano ad arrivare a Roma"

Picciolo: “I Drs godono di buona salute e puntano ad arrivare a Roma”

Rosaria Brancato

Picciolo: “I Drs godono di buona salute e puntano ad arrivare a Roma”

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domenica 27 Ottobre 2013 - 22:22

"Nessun smantellamento, noi puntiamo ad una Federazione di gruppi per diventare più forti e pesare anche a livello nazionale". Il capogruppo dei Drs Beppe Picciolo si dice certo che il percorso avviato con Crocetta non comporterà alcun ridimensionamento dei Democratici riformisti, ma servirà a spostare il baricentro della maggioranza. E un assessore regionale targato Dr.

I Democratici riformisti sono in buona salute e sanno difendersi benissimo dagli attacchi delle stagioni….congressuali. A ribadire che il Movimento guarda avanti con fiducia ed ambizione, senza timori reverenziali nei confronti del Pd è il capogruppo regionale dei Drs Beppe Picciolo.

“Sì, è vero, la scorsa settimana i vertici nazionali del Pd hanno incontrato sia Cardinale che Crocetta- spiega il deputato messinese- con l’obiettivo di consolidare un progetto nel quale i Drs, che dal Congresso di sabato a Campofelice di Roccella sono diventati da “soggetto politico” un Movimento politico possano operare in piena autonomia”.

Il Pd che si avvicina alle primarie e con la stagione elettorale del 2014 ormai prossima teme la crescita dei due Movimenti, Megafono e Drs, che potrebbero sottrarre consensi e poltrone al partito in Sicilia. Paradossalmente entrambi i “papà” di Megafono e Drs, Rosario Crocetta e Salvatore Cardinale, sono leader del Pd, e per questo “richiamati a più miti consigli” (vedi articolo allegato), ma Picciolo si dice certo che la crescita dei Democratici riformisti all’interno di una sorta di “federazione” non sarà ostacolata, tutt’altro. Nel destino dei Drs, secondo Picciolo, c’è una Federazione di gruppi e non uno smantellamento.

“ Siamo un Gruppo parlamentare giovane e coeso ed abbiamo voglia di andare avanti tutti insieme. Cardinale e' la nostra guida politica, ma non potrebbe mai andare contro la volontà dei deputati e smantellare il Movimento, quindi l’unica licenza che avrà può essere solo quella di crescere”.

A proposito di crescere i Drs da una settimana hanno perso un pezzo, Riccardo Savona, eletto alle regionali con il Grande Sud, poi transitato al Misto, quindi ai Democratici, fino a quando, in occasione del Congresso regionale il 19 ottobre il governatore lo ha “invitato” a lasciare la sala perché finito in una intercettazione con il re dell’eolico sotto indagine “C’è qualcuno che non può stare in questa sala”, ha tuonato Crocetta e Savona ha lasciato il Congresso. Poi, lunedì scorso, il gruppo ha sancito l’uscita del deputato. Nel frattempo però sembra che in arrivo ci siano rinforzi dagli ex Mpa, oggi PdS. Almeno due deputati sarebbero pronti a transitare tra i Democratici riformisti. Come emerso dall’assise regionale l’obiettivo da raggiungere è una Federazione tra Megafono, Drs e Art.4, per avere numeri, ruoli e spostare il baricentro della maggioranza di Crocetta. Quanto agli amministratori locali in 400 avrebbero già aderito al Movimento. Con le Europee del 2014 e con l’approssimarsi delle Politiche se i Democratici Riformisti vogliono sbarcare in lidi nazionali non possono più restare solo Regionali. Il collegio per le Europee, per fare un esempio, include Sicilia-Sardegna, e se Crocetta pensa a un posto per Lumia (che sbloccherebbe a catena il primo dei non eletti al Senato, il messinese Antonio Presti) ha poche mosse a disposizione e vanno tutte in direzione Partito Democratico.

Su questo punto Picciolo è certo che il percorso avviato è quello di un’alleanza di ferro tra i Movimenti e il governatore in modo da garantire orizzonti romani, esattamente come accaduto con il Megafono al Senato.

“Non nascondiamo che dopo il congresso del 19 abbiamo grosse ambizioni politiche- prosegue Picciolo- Siamo all’inizio di un percorso che ci vedrà federati con altri Movimenti siciliani e non siciliani, per consolidare la presenza sui territori ed il peso specifico su base Nazionale. Le ultime Regionali e Nazionali si sono vinte o perse per una manciata di voti. Una Federazione di gruppi in grado di spostare un numero rilevante di preferenze può diventare interlocutore della politica palermitana e romana e questa considerazione non sfugge a Crocetta per consolidare la sua leadership in campo nazionale”.

Il dettaglio di non poco conto però è che sia Crocetta che Cardinale sono due esponenti del Pd. Il governatore, dopo un estenuante braccio di ferro nelle scorse settimane è stato costretto a lasciare il gruppo Megafono all’Ars per passare al gruppo Pd ed è stato “invitato” dai vertici del partito a limitare le velleità nazionali della “sua creatura”. Quanto a Totò Cardinale è stato uno dei fondatori del Pd e la figlia Daniela è al secondo mandato in Parlamento con il partito.

“Le fusioni per incorporazione non ci interessano. Cardinale e' il nostro presidente onorario ma è uno dei fondatori del PD, Crocetta e' un iscritto del PD quindi per noi e' un interlocutore privilegiato ma solo in prospettiva di una Federazione”.

L’ottica della Federazione garantirebbe al governatore una maggioranza più solida numericamente in caso di nuove (e certe) guerre con il Partito democratico siciliano dopo le primarie dell’8 dicembre ed ai singoli Movimenti federati un posto in giunta. Il rimpasto in ogni caso, dopo Natale,quando le idee in casa Dem saranno più chiare e la corsa per la segreteria regionale, nonché le elezioni del 2014 renderanno il clima torrido e per il Presidente sarà indispensabile avere truppe armate per difendersi. Non dimentichiamo infatti che nel frattempo dovrebbe arrivare in Aula la mozione di sfiducia targata 5Stelle-Musumeci. In questo quadro un assessorato per i Drs è scontato. E gli interessati si stanno già scaldando. Martedì la prima tappa all’Ars, con Crocetta che interverrà in Aula per parlare della crisi in corso.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Il capogruppo regionale dei Drs Beppe Picciolo per poter sperare di ottenere quanto dice a Messina occorrerebbero almeno ben 100 (cento) ospedali Papardo. Basta guardare le nomine e la gestione “direzione sanitaria, direzione amministrativa, guardia medica/ambulanze 118, ecc. ecc. – di nomina POLITICA

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