Milazzo, precari comunali in stato d'agitazione: "Niente salario accessorio, solo topi e blatte"

Milazzo, precari comunali in stato d’agitazione: “Niente salario accessorio, solo topi e blatte”

Giovanni Passalacqua

Milazzo, precari comunali in stato d’agitazione: “Niente salario accessorio, solo topi e blatte”

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venerdì 03 Giugno 2016 - 09:08

A proclamare la protesta è stata la FP CGIL: "L'amministrazione ci evita, e persino i dirigenti degli uffici. Ma questa situazione è insostenibile". Sotto accusa anche le pessime condizioni igieniche in cui versa il Comune

Al termine di un’assemblea partecipata e animata, è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori precari del Comune di Milazzo, promosso dalla FP CGIL. Al centro della protesta vi è il mancato pagamento del salario accessorio e, più in generale, la gestione amministrativa della vertenza dei precari comunali.

C’è grande fermento nei confronti di un’amministrazione che continua a non dare risposte su nessuna delle questioni poste da dipendenti e sindacati. Sono ben 169 i precari che ancora attendono risposte rispetto al piano di assunzione triennale di cui, nonostante le molteplici sollecitazioni, ancora non si ha alcuna notizia. Tutto ciò nonostante la legge regionale del 17 marzo 2016 preveda sanzioni salate – taglio del 50% dei contributi nel 2016, completo nel 2017 – per quei comuni che, pur in presenza di capacità assunzionale, non assumono.

“I Lavoratori non possono continuare a vivere in questo clima di incertezza e sfiducia” – affermano la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocé, il responsabile territoriale enti locali Nino Cammaroto e il rappresentante Rsu Mario italiano – “l’assenza di confronto è il segno inequivocabile di come, presso il Comune di Milazzo, non esista il rispetto per le relazioni sindacali”. Il sindacato annuncia ulteriori iniziative: “Procederemo facendo verificare ai nostri legali il mancato rispetto dello statuto dei lavoratori, anche con riferimento al comportamento del comandante dei vigili urbani, che si nega ai lavoratori, e nega persino agli stessi di partecipare alle assemblee”.

La FP CGIL denuncia inoltre come dentro il palazzo si proceda solo a suon di direttive, senza alcun regolamento per la gestione delle presenze, in luogo di continui procedimenti disciplinari. “Va infine rilevato il fatto che i dipendenti siano costretti a operare in un ambiente di lavoro sporco e insalubre, in uffici sporchi e indecorosi, con presenza di topi e blatte” – conclude la segretaria – “chiediamo quindi che si provveda immediatamente all’affidamento del servizio di pulizia, mediante ordinanza urgente per motivi igienico-sanitari”. Infine, l’ultimatum all’amministrazione: “Se entro 15 giorni non dovessero arrivare soluzioni passeremo alle maniere forti”.

Giovanni Passalacqua

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