Palumbo, nuova “mazzata” per i lavoratori: cassa integrazione fino a gennaio

Palumbo, nuova “mazzata” per i lavoratori: cassa integrazione fino a gennaio

Palumbo, nuova “mazzata” per i lavoratori: cassa integrazione fino a gennaio

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martedì 11 Ottobre 2011 - 14:44

Dopo la sospensione dello sciopero, la “risposta” dell’azienda. Cub e Orsa: «Intervengano le istituzioni»

Quella dei cantieri navali Palumbo è una vertenza infinita, che si arricchisce ogni volta di nuovi episodi. Soprattutto ogni qual volta sembra esserci una schiarita nei difficili rapporti tra azienda e lavoratori, ecco che il cielo riprende subito a farsi grigio, se non proprio nero. Rsu, Cub e Orsa, accogliendo la proposta del sindaco Buzzanca e dell’assessore al Lavoro Capone di dare un segnale, da parte sindacale, di apertura verso un negoziato azienda-sindacato e alla luce del coinvolgimento diretto degli enti concessori le aree destinate alla cantieristica (Ente Porto e Autorità portuale), ieri avevano sospeso lo sciopero in atto, pur mantenendo lo stato di agitazione e con la ripresa delle normali attività. Un gesto al quale, però, ne è corrisposto un altro, da parte dell’azienda, certamente diverso da ciò che ci si aspettava: la notifica ai sindacati stessi di messa in Cassa integrazione guadagni da parte della Palumbo di tutti e 40 i lavoratori, fino al prossimo gennaio 2012.

Si fa un passo avanti, se ne fanno altri dieci indietro. «Facciamo appello – scrivono in una nota Enzo Bertuccelli della Flmu Cub e Mariano Massaro dell’Orsa – alle istituzioni e agli enti già coinvolti affinché si adoperino per impedire lo smantellamento della cantieristica navale a Messina, nel pretendere il conto all’impresa concessionaria di un’area che un tempo occupava migliaia di addetti, ridotta oramai con l’attuale gestione a circa 45 dipendenti, al pari di una officina di riparazioni auto neppure tra le più grandi». I sindacati ribadiscono per l’ennesima volta quali sono i motivi della vertenza e gli obiettivi che si vogliono raggiungere con essa: «il rispetto di quanto previsto nell’appalto (166 assunzioni e 15 milioni di investimenti); la revoca dei licenziamenti pretestuosi tutti ancora con giudizi in itinere; la sicurezza nei luoghi di lavoro; lo smontaggio di apparati audio-video di sorveglianza illegale; il premio risultato non rispettato; il rispetto della dignità del lavoro e dei lavoratori».

2 commenti

  1. i sindacalisti non hanno capito o fanno finta di non capire,che Palumbo sta salutando i 40 lavoratori e presto lascerà anche il cantiere.E’ veramente ua disastro.

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  2. prima si minacciano gli imprenditori e magari ci si accorda per trenta denari e poi si va a chiedere l’intervento delle istituzioni. ma l’imprenditore strozzato da questi sindacalisti perchè non parla ?

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