Portuali Milazzo, si cerca un accordo sui contenuti del bando

Portuali Milazzo, si cerca un accordo sui contenuti del bando

Giovanni Passalacqua

Portuali Milazzo, si cerca un accordo sui contenuti del bando

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sabato 03 Ottobre 2015 - 11:20

Al momento sarebbero impiegate nello scalo mamertino 9 unità, con qualche margine di aumento. Agli esclusi resta l’impegno del sindaco Formica per una ricollocazione tra le aziende del porto. Ma restano diverse questioni in sospeso

“Traspare la volontà di aiutare i lavoratori, ma siamo ancora lontani da una soluzione”. Così Filippo Sutera, rappresentante dei portuali di Milazzo e del sindacato FLMU-CUB, ha commentato i risultati ottenuti dalla delegazione che ha incontrato martedì a Roma il direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Maria Pujia. All’incontro hanno partecipato il sindaco Giovanni Formica e l’assessore all’ambiente Damiano Maisano, il presidente dell’Autorità Portuale Antonino De Simone e i parlamentari Alessio Villarosa e Tommaso Currò; nessun rappresentante del “Gruppo Portuale Milazzo” – così si chiama la cooperativa fondata dagli ex Garibaldi – né del loro sindacato è stato invitato alla riunione.

“Ci è stato spiegato che è in corso di definizione il bando riguardante il porto di Milazzo, che dovrebbe essere pubblicato entro qualche settimana” – ha dichiarato Sutera – “e che si sta trattando sulle unità necessarie ai lavori nello scalo. Al momento l’accordo è per 9 maestranze, ma ci sono spiragli perché questo numero cresca. Il sindaco si è poi impegnato affinché i lavoratori esclusi siano comunque impiegati dagli operatori del porto”. La mancata convocazione alla riunione ha però fatto storcere il naso ai portuali e ai loro rappresentanti: “Le autorità che possono risolvere l’impasse sono sul territorio, non a Roma. Apprezziamo la buonafede dei componenti della delegazione, ma l’incontro è sintomatico di come si stia cercando di imporre ai portuali una soluzione, indipendentemente dalla loro posizione. È inaccettabile che i lavoratori debbano perdere il loro sostentamento per gli interessi di qualche grande azienda”.

Durante l’incontro al Ministero si è discusso delle potenzialità di sviluppo del porto mamertino, fondamentale per le industrie del polo di Milazzo e della valle del Mela. Sulla scorta di queste riflessioni il sindaco Formica ha insistito affinchè il numero dei lavoratori da impiegare fosse aumentato dalle iniziali 7 a 9 unità, nella speranza che questo possa ulteriormente essere rivisto negli incontri futuri: “Ho chiesto di valutare una ulteriore apertura nel bando che si andrà a fare impegnandosi a verificare i flussi di traffico commerciale del porto di Milazzo, alla luce delle nuove commesse alla Duferdofin ma anche ad altre aziende dell’area industriale. Faremo il possibile per chiudere a breve quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale”.

Giovanni Passalacqua

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