I precari dell'Asp 5 di nuovo pronti alla mobilitazione

I precari dell’Asp 5 di nuovo pronti alla mobilitazione

Francesca Stornante

I precari dell’Asp 5 di nuovo pronti alla mobilitazione

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sabato 16 Febbraio 2013 - 11:45

Dopo il nulla di fatto per la sistemazione dei precari storici dell'Asp5, il comitato torna a manifestare in Prefettura. La Regione ha respinto tutte le proposte della commissione Lavoro, il loro futuro resta incerto.

Ancora una volta in protesta per chiedere che fine abbiano fatto i progetti per la loro ricollocazione. I precari “storici” della sanità messinese si preparano ad una nuova mobilitazione perchè da mesi attendono notizie che non arrivano. Lunedì mattina torneranno in Prefettura per farsi sentire, per chiedere al Prefetto Trotta di intervenire per capire perchè al momento, in sede regionale, è tutto fermo. Lo scorso 7 gennaio era stata fissata una riunione per discutere del futuro di questi lavoratori dopo settimane di presidi e proteste, al centro del dibattito doveva esserci la vicenda della famosa graduatoria pubblicata oltre un anno fa ma mai applicata. Il comitato dei precari dell’Asp però non ci sta. Successivamente ha chiesto un’audizione alla quinta commissione regionale Legislativa Cultura Formazione Lavoro ottenendo due tavoli di lavoro che si sono riuniti nelle scorse settimane.
Chiara la proposta del Presidente Marcello Greco. “Tenuto conto delle perplessità emerse sui criteri posti a base del bando con riferimento al reperimento di idonee professionalità ed all’incertezza del quadro normativo, propone alla Commissione di inoltrare all’Assessorato della salute una richiesta formale di valutare, previa verifica normativa e di quanto praticato nelle altre Regioni, il ritiro del bando in essere e l’adozione di una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di ausiliari specializzati addetti ai servizi socio assistenziali”. La commissione ha votato la proposta all’unanimità, l’Assessorato alla Salute non ha respinto indietro le indicazioni arrivate dalla commissione procedendo su una strada totalmente diversa. Invece di individuare una soluzione definitiva per il problema dei precari ha consentito all’Azienda ASP 5 di Messina di prcedere al conferimento di 36 incarichi di Ausiliario Specializzato addetto ai servizi socio assistenziali procedendo con lo scorrimento di una graduatoria scaduta e dando la possibilità di coprirne altri 103 con incarichi a tempo determinato che scadranno a breve senza la possibilità di nuove assunzioni tramite proroga.
“Il comitato idei precari ASP 5 non accetta le procedure di conferimento di incarichi che l’azienda ha applicato tramite nuove assunzioni scorrendo la graduatoria esistente e non applicando le direttive dell’Assessorato discriminando chi si trova in posizione utile di graduatoria e che oggi per cause di certo non imputabili agli stessi lavoratori non può partecipare alla formulazione di una nuova graduatoria vedendosi preclusa ogni
possibilità di lavoro se pur a tempo determinato”. Tra i lavoratori è ormai altissima la tensione. Il comitato chiede all’Ap5 di avviare subito la proroga dei contratti in scadenza e di non procedere a nuove assunzioni che penalizzerebbero chi ha lavorato in questi anni. Per questo lunedì mattina saranno in Prefettura.Vogliono che le Istituzioni messinesi e regionali tornino ad interessarsi del loro futuro.

Un commento

  1. sono solo spazzatura per le istituzioni i precari storici. Per quelli che hanno lavorato 20 o 30 anni si fanno le barricate, lo sciopero della fame e si blocca una città. Mentre chi è disoccupato da 20 o 30 anni è trattato come un essere inferiore che così è abituato e così può sempre stare. Sfido qualunque esponente della società perbene oltre a “Sparare” Paroloni e promesse solenni di fare qualcosa di appena appena più tangibile se mi sbaglio. E per quanto riguarda il concorso che avete fatto a parte i grandi dubbi sulla legalità che potevano pure passare come potevate pensare di far passare chi ha fatto tanti corsi al posto di chi aveva il triplo della disoccupazione ed ha lavorato ogni volta che poteva senza potersi permettere il lusso di un corso oppure chi ha reddito zero in una famiglia? Sarebbe stata rivoluzione civile! Accontentatevi di raccomandare solo qualcuno per lavorare nell’indotto o come volontari che percepiscono comunque un’indennità o lsu o stratagemmi simili così non rischiate di attirare le ire della gente “Ignorante”

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