Rifiuti in bella vista ed erbacce che ostruiscono la carreggiata lungo la riviera tirrenica

Rifiuti in bella vista ed erbacce che ostruiscono la carreggiata lungo la riviera tirrenica

Sara Faraci

Rifiuti in bella vista ed erbacce che ostruiscono la carreggiata lungo la riviera tirrenica

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giovedì 01 Agosto 2013 - 11:21

Sono molteplici gli appelli provenienti dalla VI Circoscrizione sfigurata dall'endemico abbandono di rifiuti in vere e proprie "discariche a cielo aperto" e afflitta anche dalle incolte infiorescenze che ostruiscono le carreggiate, soprattutto in prossimità di Spartà. Il consigliere comunale Paolo David estende il problema a tutta la città. Ma vi sono anche esempi positivi come il nuovo piano di viabilità

Discarica a cielo aperto lungo la riviera tirrenica nord. Non è una novità per i cittadini che – ormai stanchi degli ammassi di rifiuti che deturpano una delle più spettacolari zone di Messina – continuano a lanciare appelli. Stavolta è una nostra lettrice a farsi carico dell’endemico problema facendo eco alle ripetute segnalazioni già inoltrate dal consigliere circoscrizionale, Mario Biancuzzo.

“Sebbene sia del tutto evidente il disprezzo dei messinesi per le basilari regole morali ancor prima che giuridiche – ha affermato nella sua lettera la nostra avvilita lettrice, puntando il dito verso gli stessi suoi concittadini – e sebbene non si possa negare che nelle aree in cui i mezzi dell’amministrazione hanno provveduto allo sgombero di ammassi di immondizia, una decina di giorni dopo, i sacchi di spazzatura siano magicamente riapparsi lungo il ciglio della strada, è pur vero che l’amministrazione poco o nulla fa per rendere più presentabile la zona”.

“I confini del Comune non si arrestano all’area del Pilone – ha affermato la cittadina, alludendo alle poche cure riservate ai territori che rappresentano la prosecuzione nord della città lungo le aree di Mortelle, Tono, Spartà, S. Saba, Rodia, Marmora, Orto Liuzzo e Ponte Gallo. Località per le quali la stessa auspica una maggiore attenzione”.

“A farne le spese – denuncia la stessa con sconforto – è l’economia dell’intera città e le sue potenzialità turistiche, senz’altro svilite dall’incuria di aree che dovrebbero fungere, invece, da specchietto per le allodole nei confronti dei visitatori della nostra isola”.

“Inesistente, poi, la raccolta differenziata che potrebbe fungere da utile stampella per l’attenuazione del problema anche grazie alla vicina piattaforma ecologica di Spartà che, invece, rimane del tutto inutilizzata, mentre i cittadini, pur gravati dalle apposite tasse, continuano ad affannarsi – ogni lunedì mattina, spiega la stessa lettrice – a raccogliere i resti dei bagnanti domenicali nel tratto di lungomare di contrada Mella.”

Si registra, invece, un lodevole intervento della gestione amministrativa, nella località di Torre Faro, dove, in seguito all’appello dello scorso 24 luglio, in merito alle pressanti problematiche inerenti alla viabilità nella zona, inoltrato dal consigliere della VI Circoscrizione, Giuseppe Sanò, è stato avvertito un sensibile cambio di rotta.

A farsi portavoce degli intervenuti provvedimenti, lo stesso Sanò, che con la propria lettera intende mostrare plauso e gratitudine per l’interessamento dell’assessore Gaetano Cacciola, del commissario della Provincia, Filippo Romano, del comandante della Polizia Provinciale, Antonino Carbonaro, e della rappresentanza della Polizia Municipale.

Dalla sinergia delle citate istituzioni, sarebbe infatti scaturita l’elaborazione di un piano di viabilità del tutto in linea con gli intenti di risoluzione delle criticità dell’area, lasciando ben sperare i residenti della località che sin dall’inizio della stagione estiva, fanno i conti con l’inarrestabile flusso di turisti e bagnanti che si condensa nella zona congestionandone pericolosamente il traffico.

L’auspicio del consigliere è che a questo primo passo all’insegna dell’appianamento delle problematiche in questione, possa fare seguito una capillare politica di prevenzione e rieducazione, attraverso la promozione dei basilari principi di educazione civica che vengano inculcati anche tramite pubblicità progresso con il prioritario scopo di rendere spontanei e naturali quei comportamenti di rispetto ambientale e di normale convivenza civile che vengono ad oggi considerati quasi come eroici gesti, ben lontani dalle radicate consuetudini di disprezzo e offesa del bene comune.

Atteggiamenti portatori di attenzione e rispetto per il territorio di cui dovrebbero, tuttavia, farsi promotori, in primis le stesse amministrazioni. Esempi di cura della propria città che – come in questo caso – vengono elargiti dai vertici dirigenziali ma che stentano, invece, a farsi vedere in altre circostanze.

L’allusione è un’altra, recidiva questione che affligge sempre la VI Circoscrizione. L’appello è lanciato, ancora una volta, dal consigliere Biancuzzo che pone l’accento sul malfatto lavoro di scerbatura in via Lagagnina presso il villaggio Spartà.

Conseguentemente alle richieste di mondatura della zona, lanciate in precedenza, e coerentemente agli accordi stretti con il presidente del Quartiere, Laganà, e il commissario di Messinambiente, Di Maria, per effettuare la pulitura della strada sino alla piazzetta dove il parroco avrebbe celebrato la consueta Messa in onore del Sacro Cuore di Gesù, quattro operai si erano apprestati a cominciare, ieri mattina, i lavori pattuiti, per poi, tuttavia, abbandonarli nel corso della mattinata pur senza averli ultimati.

Un atteggiamento che lascia perplesso Biancuzzo il quale chiede, dunque, alle stesse istituzioni intervenute nella stipula degli accordi di manutenzione della zona, di prendere atto della sospensione delle operazioni di scerbatura, facendo chiarezza sulle ragione di tale imprevista battuta d’arresto ed eventualmente vagliando anche eventuali responsabilità degli addetti ai lavori, soprattutto alla luce dei sensibili oneri tributari gravanti sui cittadini che hanno, dunque, il diritto di esigere che alle loro tasse corrisponda un’ottimale erogazione di servizi.

Dello stesso parere Paolo David, consigliere del partito democratico, che avanza possibili soluzioni all’emergenza manutentiva ormai avvertita in molti quartieri di Messina.

Per accertarsi dello “stato di salute della città” e provvedere quindi alla messa in sicurezza di dissesti del manto stradale, pali dell’illuminazione arrugginiti, tombini traballanti, alberi malati a rischio caduta e quant’altro, sarebbero sufficienti – ha spiegato David in una sua missiva al sindaco e all’Assessore competente – costanti interventi ricognitivi finalizzati alla successiva programmazione di opere manutentive da monitorare regolarmente attraverso l’istituzione di un apposito “registro delle manutenzioni” in cui annotare, di volta in volta, verifiche obbligatorie e lavori eventualmente già intrapresi. (Sara Faraci)

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