Dovranno essere rimosse le carcasse accumulate, poi si farà l'analisi dei terreni
Ruspe finalmente in azione. Se si esclude l’apertura del nodo Atm, a novembre 2022, i lavori in via don Blasco erano fermi da quasi un anno.
La ripresa era attesa per marzo e invece si è dovuto attendere maggio per vedere i mezzi all’opera. Ora, però, sembra finalmente la volta buona.
Una volta conclusi i lavori da parte di Rfi per il consolidamento del ponte Santa Cecilia, da qualche settimana sono in corso le opere per abbassare il piano stradale di un metro e mezzo, in modo tale da consentire anche il passaggio dei mezzi pesanti. Dovrebbero durare quattro mesi, quindi fino a settembre, e solo allora si potrà mettere mani all’ultima fase, quella della demolizione del viadottino all’incrocio tra il cavalcavia e via San Raineri.
Rifotras
Ma soprattutto la scorsa settimana sono stati consegnati i lavori per la bonifica dell’area Rifotras, iniziati ieri. Al centro di un lungo contenzioso, è la zona più importante perché, una volta realizzati i lavori qui, la via don Blasco potrà avere un percorso unico da via Santa Cecilia fino al viale Gazzi. Due mesi per rimuovere le carcasse accumulate (la Rifotras è una ditta di autodemolizioni), poi il via alla caratterizzazione dei terreni, nella speranza di non trovare particolari inquinanti, la cui eliminazione richiederebbe più tempo del previsto. Se non ci dovessero essere intoppi, invece, le operazioni potrebbero concludersi entro l’estate, per poi realizzare in un mese il tratto di strada mancante.
Tra settembre e ottobre, quindi, la nuova via don Blasco potrebbe finalmente avere un percorso più lungo e rappresentare una fondamentale alternativa viaria, come dimostrato da novembre ad oggi per il tratto da via Salandra a viale Gazzi.

