Disinnesco ordigno bellico senza intoppi. Gesto di solidarietà da Palazzo Zanca

Nessuna complicazione, nessun intoppo, tutto è stato eseguito brillantemente. L'ordigno bellico di via Taormina è stato disinnescato, le operazioni sono terminate e l'area è stata già riaperta. Sospiro di sollievo, dunque, per tutti i messinesi che in questi ultimi giorni hanno seguito con apprensione la storia della bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ritrovata per caso nei pressi dello stadio del Celeste. "La popolazione può rientrare nelle abitazioni. L'area sarà presidiata per tutta la fase di ritorno alla normalità per prevenire eventuali atti di sciacallaggio.

I tecnici dell'Italgas iniziano le attività per la riattivazione dell'erogazione del gas. E' previsto il passaggio porta a porta di personale autorizzato. Per dubbi o anomalie contattare il numero verde Italgas 800900999", è quanto si legge nei comunicati diffusi da Palazzo Zanca attraverso la pagina ufficiale "Bombamessina" appositamente creata sul Social Network Facebook. Dopo aver escluso le ipotesi del “Piano Charlie”, che avrebbe potuto comportare tempi anche oltre le 144 ore, e del “Piano Bravo”, che prevedeva invece il termine in serata, è andato tutto secondo i migliori auspici: Piano Alfa e conclusione dei lavori entro le 12. Unico "fastidio", la detonazione di qualche microcarica per far brillare le spolette rimaste. Ma, anche qui, tutto sotto controllo: solo rumore e nessun pericolo.

Buone notizie anche per i tifosi giallorossi che aspettavano con ansia l'ufficialità o meno della riapertura di via Taormina in tempo per il calcio d'inizio della partita al San Filippo: la zona è stata riaperta ed è libera al transito. Grande preoccupazione, infatti, aveva suscitato la concomitanza delle operazioni di disinnesco della bomba e dell’attesissima partita di promozione in Lega Pro unica dell’A.c.r. Messina. Il via ai delicati lavori è scattato all’alba quando gli uomini del 4. Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno cominciato ad “armeggiare” su quell'ordigno rimasto celato per più di 50 anni e poi ritrovato per caso lo scorso 31 marzo. Le operazioni sono eseguite dal Ccs, il centro coordinamento soccorsi, in Prefettura, dal Coc, il centro operativo comunale, a palazzo Zanca, e dall’Icp, l’Incident command post, formato da membri dell’esercito.

Da Palazzo zanca, fanno sapere che l'assessore alla Protezione Civile Filippo Cucinotta donerà 150 parti rimasti inutilizzati alla Mensa di S.Antonio.

Veronica Crocitti