Nonostante il sì, il Pd ha chiesto nuovamente i documenti a Rfi e Italferr con i dati sul presunto inquinamento
MESSINA – Villaggio Unrra, Contesse, il presunto inquinamento da arsenico e l’avvio dei lavori per il raddoppio ferroviario a Giampilieri per la galleria Scaletta, con il passaggio di mezzi pesanti lungo la SS114. Il tema caldo delle ultime settimane è tornato in Consiglio comunale con la mozione presentata da Raffaele Rinaldo, già annunciata a fine febbraio e oggi discussa e approvata dai consiglieri quasi all’unanimità.
Rinaldo: “Servono condizioni giuste”
Rinaldo ha spiegato: “Nel Consiglio di febbraio sul tema non abbiamo avuto alcune risposte visto i grandi assenti Rfi, Italferr e Arpa, che però si è poi giustificata per l’assenza. I cittadini però attendono risposte, hanno paura e ogni giorno ci chiedono se ci sono pericoli e come finirà questa vicenda. La mozione prevedeva 4 punti ma si sono aggiunte altre richieste, come quella del consigliere Villari o quella della consigliera Buonocuore. Inoltre dal Pd è arrivata la richiesta di avere delle risposte sulla base di alcuni documenti. Ma il rischio è che i lavori possano partire a Giampilieri per la famosa galleria a Scaletta e che il passaggio dei camion riprenda. Magari la terra ora sarà controllata, ma il passaggio previsto è di 300 camion al giorno verso il villaggio Unrra, 150 pieni e altrettanti vuoti. Sia chiaro che non siamo contro l’opera, ma ci devono essere le condizioni giuste”.
Le proposte
Nella mozione le proposte sono la creazione di rampe d’accesso alla A18 Messina-Catania dal cantiere, così da evitare il passaggio dei mezzi lungo la SS114, il prolungamento della copertura dello svincolo di San Filippo per permettere l’accesso direttamente al deposito Rfi, l’individuazione di un nuovo sito di deposito (come le Officine Gazzi, la modifica proposta da Villari) e il monitoraggio della situazione per tutelare la salute pubblica. E inoltre è stato avanzato nuovamente il problema legato agli assenti del Consiglio comunale: la proposta è di avviare nuove interlocuzioni per avere i documenti richiesti dal Pd.
Calabrò contro il sindaco
Proprio il Pd con il capogruppo Felice Calabrò è passato all’attacco del sindaco Federico Basile chiedendo “perché finora non ha fatto nulla”, pur ribadendo l’impegno di Raffaele Rinaldo: “Voteremo favorevole per darle merito, ma tutto quello che c’è nella mozione è scontato. Un punto è fondamentale in tutta questa vicenda: l’arsenico, che sarà ed è oggetto di valutazione di altri organi. Da questi banchi è stato chiesto di acquisire queste informazioni e l’assenza di risposta fa permanere il dubbio di pericolosità. Chi ha il potere di attivarsi deve attivarsi”.
E ancora: “Il sindaco ha la possibilità di attivarsi anche senza di noi. Gli vogliamo dare più forza con la mozione? Va bene. Ma rispetto al tema della viabilità? Non parliamo di un tema qualsiasi: 300 camion al giorno, cioè in circa 12 ore, sono 2 camion ogni 5 minuti sulla via Consolare Valeria o sulla via Calispera. È ovvio che si bloccheranno, ma di che parliamo? E ora a febbraio dobbiamo essere noi a fermare tutto? Doveva essere il sindaco a farlo come ha fatto l’onorevole Lombardo a Roccalumera, dove il consorzio ha impugnato al Tar l’ordinanza e hanno poi concluso la questione con un accordo che ha disposto delle fasce orarie per l’attraversamento. Era facile, pur essendo una materia complicata. Questa è la dimostrazione che l’opera pubblica che dovrebbe essere al servizio della comunità invece diventa prioritaria e diventa il contrario. E tanto più l’opera è grande tanto più i territori saranno sacrificati: moltiplicate questa situazione per 10, 20, 100mila volte ed è il film del Ponte sullo Stretto”.
Antonella Russo si astiene
È stata poi Antonella Russo, sempre del Pd, a dichiarare la propria astensione ancora una volta citando i documenti di risposta mai arrivati seppur richiesti dai dem e attaccando Rfi e Italferr assenti al Consiglio comunale: “L’onorevole Lombardo ha richiesto questi dati che abbiamo chiesto anche noi. Non voto una mozione tanto perché si deve fare. Perché per una cosa più condivisa e motivata bisognava aspettare questi documenti e l’abbiamo chiesto in tutti i modi. Eppure oggi siamo qui a votare una mozione ovvia, scontata, che non aggiunge nulla e che impegna il sindaco a fare qualcosa che avrebbe già dovuto fare di suo. Il tema è tanto delicato, urgente e serio che non me la sento di fare finta di risolvere i problemi con una mozione fatta così”. La mozione è poi passata con 23 sì su 24 e l’astensione citata di Antonella Russo.

