Il Dalai Lama: "L'amore, la compassione sono la sorgente della felicità"

Il Dalai Lama: “L’amore, la compassione sono la sorgente della felicità”

Rosaria Brancato

Il Dalai Lama: “L’amore, la compassione sono la sorgente della felicità”

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domenica 17 Settembre 2017 - 10:51

Il secondo incontro del Premio Nobel in Sicilia è stato a Messina, al teatro Vittorio Emanuele, dove ha ricevuto il Premio Costruttori di pace

Il Dalai Lama è un testimone vivente della compassione che si è fatta storia”. Non c’è definizione più bella che quella dell’arcivescovo di Messina, monsignor Accolla per presentare il Premio Nobel che oggi ha fatto tappa al Teatro Vittorio Emanuele, più che per una lectio magistralis, per parlare con la gente, ascoltarne le domande, le riflessioni.

Il tema dell’incontro di oggi era proprio il dialogo tra le religioni, la fratellanza, la compassione. Per gran parte dell’incontro il Dalai Lama e monsignor Accolla sono stati con le mani intrecciate, simbolo tangibile di una forza, di una fede universale, che va oltre qualsiasi steccato.

E’ la compassione che ci fa vivere sintonizzati, sincronizzati con la vita degli altri” ha detto monsignor Accolla citando la parabola del Buon Samaritano concludendo che però questo non basta “perché c’è il tempo del prima, quello del prevenire. Noi dobbiamo farci carico dell’altro prima che sia necessario l’intervento del buon samaritano. Sono grato al Dalai Lama per essere qui, oggi, perché è la testimonianza vivente dell’importanza della compassione, di questo tempo del prima…. La nostra società ha bisogno di modelli d’identificazione, di grandi padri spirituali che siano esempi da seguire, come lui”

Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco Accorinti che ha ricordato il genocidio tibetano ed ha evidenziato come la visita del Dalai Lama “che mi vuole bene e mi protegge” sia un’opportunità per tutti per avere una diversa visione delle cose. Al Dalai Lama, capo di Stato in esilio, l’amministrazione comunale ha consegnato il Premio di Costruttore di pace, che rappresenta una falce che abbraccia la pace ed una pergamena (quest’ultima consegnata dal segretario generale Le Donne).

“Quest’anno ho dovuto annullare numerosi impegni, perché ho 82 anni e non riesco più a stare molte ore in aereo- ha esordito Tenzin Gyatso- Ma sto visitando molte città in Europa, sono stato in Irlanda, Germania, ed ora sono felice di essere qui, perché l’Europa è un grande esempio di unità dopo tante sofferenze. Spero che anche la Russia ne faccia parte prima o poi. Spero che vi sia unità tra gli Stati Africani, in Asia, per arrivare ad una unità mondiale. Io sto continuando a parlare alle persone perché ho due impegni principali. Il primo è la promozione della felicità, che dipende dai valori interiori dell’uomo e non da fattori esterni. Il potenziale di amore che abbiamo è la base per la felicità e per la fede. Il denaro, il potere, non portano alla felicità.

L’amore, la compassione, la tolleranza sono le sorgenti della felicità e dobbiamo coltivarle. Se c’è la compassione c’è meno rabbia, meno odio, meno paura. M’impegno quindi per la promozione dell’unità tra gli uomini, siamo 7 miliardi nel pianeta. Il secondo impegno è per la promozione del dialogo tra le religioni, perché hanno tutte lo stesso messaggio, non devono esserci divisioni”.

Il Dalai Lama ha quindi risposto alle domande della platea, cercando di semplificare anche i concetti più complessi del buddismo tibetano e trasmettendo, con i suoi sorrisi e le sue risate trascinanti, tutto il bagaglio di una religione che affonda le radici nei millenni e nell’anima dell’uomo.

Sono alieno alle formalità, ai protocolli, ovunque vada considero chi ho di fronte un mio fratello, gli sorrido e se lui non sorride torno indietro e gli faccio il solletico. Anche la mia famiglia è così. I miei fratelli e sorelle”.

Ha poi risposto alle domande sulla felicità e sulle risposte che le religioni danno alle grandi domande degli uomini, differenziando le religioni deistiche (che affidano le risposte ad un creatore ed in questo danno sollievo) alle altre. Si è soffermato a lungo sulla necessità di riuscire ad arrivare all’assenza di emozioni negative, perché sono quelle che distruggono il corpo e l’anima.

“Così come facciamo igiene fisica dovremmo imparare a coltivare l’igiene spirituale e mentale. Le emozioni distruttive infatti finiscono con il colpire anche il sistema immunitario e prevalgono su quelle positive. La nostra società è materialistica, ha un modello d’istruzione che punta a far prevalere valori materiali come i soldi o il potere. Dobbiamo cambiare questo sistema educativo, far crescere ragazzi con altre visioni. Serve un sistema che operi dall’asilo all’università insegnando ai bambini ed agli studenti quello che li aiuti a sviluppare questi valori, al di là delle singole religioni. Dobbiamo far sviluppare la potenzialità delle emozioni positive che annullano le negative. Così tra 20 anni avremo adulti che avranno questo diverso modo di vivere e ragionare. Oggi ogni tanto sento dire, rilassati, mettiti sul divano. Ma se mentre ti godi il relax la mente è impegnata in emozioni come rabbia, rancore, odio, paura, non ti rilasserai mai. Solo una mente calma può cambiare le cose”.

Alle 11.15 ha sorriso e ha detto: “adesso basta, è l’ora di mangiare ed anche di andare in bagno…..” e tra gli applausi dei presenti che si sono poi avvicinati al palco, ha lasciato la sala.

L’impressione è stata quasi come se avesse lasciato il suo sorriso, il suo sguardo lì, in mezzo ai cuori della gente, mentre la sala si svuotava.

Il cerimoniale ha previsto la tappa al Comune, per il buffet nella sala giunta.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. LA MISURA E’ COLMA,
    ma quale abbraccio di sua Santità alla città, quali bambini, quali poveri, quali malatii messinesi lo hanno potuto abbracciare. evento a pagamento! passerella e vetrina solo per il nostro xxxx e il super manager da 200.000 euro LE DONNE, l’uomo che di notte ha saputo trovare 120.000 euro.
    Mi vergogno e mi indigno davanti a tutto questo!

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  2. Mai visto un numero tanto alto di articoli a fronte di un evento tanto poco importante per Messina ed i suoi cittadini.

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