Metromare, la proposta della E-Dea: "Tariffe agevolate e corse quotidiane per Reggio e Villa"

Metromare, la proposta della E-Dea: “Tariffe agevolate e corse quotidiane per Reggio e Villa”

Rosaria Brancato

Metromare, la proposta della E-Dea: “Tariffe agevolate e corse quotidiane per Reggio e Villa”

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mercoledì 02 Luglio 2014 - 05:42

Il servizio Metromare è salvo solo grazie all'ennesima proroga e per giunta "rattoppata", con condizioni peggiorative per gli utenti che nei wee-end dovranno arraggiarsi. In vista del prossimo bando c'è chi, come la E-Dea sta predisponendo un'offerta per partecipare ed ha già avviato proficui contatti con l'amministrazione e il Ministero. "Pensiamo a tariffe agevolate per i residenti, abbonamenti ed a corse quotidiane" spiega il comandante Stracuzzi.

Eppure c’è chi ci crede nel collegamento veloce tra le due sponde, nonostante tutto. E ha presentato una proposta e si prepara a partecipare al nuovo bando che, si spera con maggior attenzione rispetto all’ultimo “naufragato” nei paradossi, verrà espletato per il servizio Metromare.

Mentre il “popolo dello Stretto”, sia pure a denti stretti, sa che per altri sei mesi, almeno nei giorni feriali, avrà il servizio di collegamento con Reggio Calabria e Villa San Giovanni, nuovi operatori si affacciano sulla riva, per provare a scommettere sulla linea dove oggi c’è chi, come UsticaLines fino all’ultimo momento ha lasciato tutti col fiato sospeso, salvo poi accettare la proroga ma a condizioni di un servizio a metà. Nei week-end, tutti a nuoto.

Stiamo parlando della E-DEA, che già nelle scorse settimane ha avviato un proficuo confronto con l’amministrazione comunale, al punto che al vertice che si è tenuto al Ministero dei trasporti, gli assessori si sono presentati con la proposta alternativa della compagnia di navigazione che intende comunque partecipare al prossimo bando. L’idea della giunta Accorinti era quella di portare una soluzione immediata per far fronte alla decisione dell’UsticaLines di non accettare la proroga di sei mesi. Poi le cose sono andate diversamente e la proposta della E-Dea sarà predisposta in vista del bando futuro. Alla gara precedente, quella di giugno alla quale la Bluferries ha presentato la documentazione incompleta e UsticaLines si è ritirata all’ultimo momento, la E-Dea non ha potuto partecipare a causa del numero di passeggeri richiesti dal bando per singola imbarcazione.

“Noi siamo pronti a scommetterci nei collegamenti sullo Stretto-spiega il comandante Stracuzzi- Lo abbiamo già fatto, per soli tre mesi nel 2007, dopo la tragedia del Segesta, mettendo a disposizione i nostri mezzi, le nostre risorse. Ci fu richiesto dall’amministrazione Genovese. Poi in realtà Rfi abbassò i prezzi per i passeggeri, ci abbiamo rimesso, ma è acqua passata. Adesso abbiamo presentato la nostra proposta sia alla giunta Accorinti che al Ministero. E’ una proposta che consente un risparmio e nello stesso tempo va incontro alle esigenze dei pendolari e dell’utenza e garantisce continuità del servizio”.

Al bando di giugno avrebbero voluto partecipare, ma era prevista la soglia di 200 passeggeri per mezzo, mentre i natanti della E-Dea destinati inizialmente al collegamento erano per 180 persone. Gli assessori Cucinotta, Cacciola e Signorino hanno comunque portato al tavolo romano la proposta quando a rischio c’era il collegamento con Reggio dovuto al fatto che UsticaLines non ne voleva sapere di accettare la proroga.

“Alla fine hanno detto sì, ma senza garantire il servizio nei week-end- spiega Stracuzzi- La società ottiene un risparmio di 300 mila euro in sei mesi, ma lascia a terra i passeggeri. Noi avremmo garantito un servizio quotidiano e stabilito tariffe agevolate per i residenti di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria nonché abbonamenti che finora non sono previsti”.

Non avendo potuto partecipare alla gara adesso la E-Dea si prepara alla prossima e acquisterà 3 catamarani con 4 motori e capienza tra i 300 e i 400 posti.

Quanto al sistema HSC, high speed control, previsto dai bandi per lo Stretto dopo la tragedia di Segesta il comandante Stracuzzi spiega: “Guardi, noi abbiamo il VSC. Quando si parla di High speed control non si comprende che a noi non serve la velocità, perché copriamo un tratto di mare piuttosto breve, 7 miglia. In questo caso anzi, l’eccessiva velocità può essere pericolosa. Un natante che arriva a velocità 20 nodi può andar bene. Che senso ha andare a 30 nodi per risparmiare 2 minuti e così facendo essere più pericoloso? Noi intendiamo investire in questo progetto tenendo conto di tutti i fattori”.

Nel frattempo la giunta Accorinti come già annunciato dall’assessore alle risorse del mare Filippo Cucinotta chiederà alcune modifiche nella predisposizione del nuovo bando di gara per il servizio.

“Abbiamo messo in contatto gli imprenditori con il Ministero. La società era pronta a svolgere il servizio mantenendo gli orari attualmente gestiti ed offrendo condizioni di maggior vantaggio per i residenti e sistemi di abbonamento attualmente non esistenti. La vicenda evidenzia la necessità di introdurre modifiche essenziali. Si ritiene che i bandi debbano possedere caratteristiche di maggior apertura, consentendo a più operatori di formulare offerte; nell’incremento della partecipazione (ancorché sottoposta ai più rigidi requisiti di sicurezza) si aprirebbe lo spazio per offerte migliorative a tutto beneficio dell’utenza”.

Sul piano politico poi l’amministrazione, ma questo è il desiderio di tutti, sottolinea come lo Stretto, interessato da un flusso di milioni di passeggeri l’anno, non debba essere relegato ai margini delle politiche nazionali dei trasporti. Lo Stretto merita di più. Merita la competitività nell’offerta, un finanziamento certo, stabile, dignitoso. Solo così potremo iniziare a parlare di Area Integrata dello Stretto, perché, e qui ha ragione il parlamentare Ncd Enzo Garofalo che ne ha fatto una battaglia, è da un sistema integrato ed efficiente di trasporti che può nascere tutto il resto, compresa l’idea della città metropolitana. Se andiamo ad inseguire la logica delle toppe, delle proroghe all’ultimo momento finiremo, per usare l’espressione di Michele Barresi dell’Orsa “all’Area Metropolitana dei giorni feriali”. Per i festivi e i week-end… ci si arrangia… con buona pace del diritto alla continuità territoriale.

Rosaria Brancato

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