Pallavolo Messina, Muscolino: "Non possiamo puntare alla A2, la città non è pronta"

Pallavolo Messina, Muscolino: “Non possiamo puntare alla A2, la città non è pronta”

Pallavolo Messina, Muscolino: “Non possiamo puntare alla A2, la città non è pronta”

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venerdì 04 Gennaio 2013 - 14:48

Il presidente lancia l'allarme: "Siamo costretti a frenare per portare avanti il progetto". All'appello mancano oltre 100mila euro. Partito Quartarone

Si è tenuta questa mattina all’Hotel S.Elia la conferenza stampa della Pallavolo Messina convocata per fare il punto della situazione sul progetto giallorosso. Forti e sentite le parole del presidente Giorgio Muscolino, che ha spiegato chiaramente l’attuale condizione del club: “Siamo costretti a fare un passo indietro, perché puntare ad un traguardo storico vorrebbe dire vanificare quanto fatto fino ad oggi”. La squadra si trova in questo momento terza in classifica nel girone C della serie B, ma provare l’impresa di conquistare la A2 è probabilmente un obiettivo che la città non è ancora pronta a raggiungere. “Le risposte che ci aspettavamo, da partner ed istituzioni, purtroppo non sono arrivate – ha proseguito il presidente -. Nonostante fossero state trovate le risorse per l’ampliamento della capienza del PalaRussello, il Comune non ha dato inizio ai lavori. Ad oggi mancano all’appello più di centomila euro di sponsorizzazioni. Abbiamo sopperito con le nostre forze, economiche e gestionali, ma non possiamo andare oltre. Preferiamo mantenere la categoria, obiettivo primario stagionale, e far proseguire l’ambizioso progetto della Pallavolo Messina, piuttosto che raggiungere la serie A e poi non pagare gli stipendi o addirittura fallire. Certo è un peccato perché i ragazzi hanno dimostrato che l’obiettivo potrebbe essere alla portata. Ma siamo persone serie, manterremo gli impegni presi e vogliamo essere chiari, ecco perché quella odierna vuole essere proprio un’operazione verità”.

Muscolino scansa poi il campo da equivoci: “Andremo avanti, questo è sicuro. Il club, che vanta quasi 40 anni di storia, non sono io che adesso lo rappresento ma quello che abbiamo costruito in questi tre anni, tra le migliori strutture organizzative della Sicilia, e che rimarrà. Ci è stato chiesto da comuni vicini al capoluogo di trasferire il titolo – ha aggiunto il presidente -. Per questo abbiamo voluto lanciare un appello pubblico: noi vogliamo continuare a fare volley a Messina, perché siamo legati alla nostra città e da questa vogliamo proseguire il progetto che coinvolge l’intera provincia e la Sicilia in generale. Ma se non si vuole rimanere nella mediocrità e puntare a qualcosa di più ambizioso serve il contributo di tutti”. Accanto a Muscolino, in conferenza stampa, il segretario amministrativo Epifanio Antoci e il direttore generale Roberto Bombara, che ha illustrato i risultati del settore giovanile e poi trasferito, in qualità di consigliere del comitato provinciale Fipav, la vicinanza del presidente Antonio Lotronto. Presente anche una delegazione della squadra, rappresentata dal capitano, messinese, Nicola D’Andrea. Quasi tutti i componenti dell’organico, venuti a conoscenza del cambio di obiettivi della società, hanno comunque deciso di concludere la stagione. Per il momento ha salutato solo il palleggiatore Davide Quartarone, trasferitosi a Brescia. A Davide, atleta di importante livello e grande persona, vanno i ringraziamenti della Pallavolo Messina con l’augurio di poterlo presto ritrovare con la maglia giallorossa indosso.

Il tecnico Gianpietro Rigano darà immediata fiducia all’ultimo giocatore tesserato, Federico Pagliara, giovane palleggiatore classe 1994. Già a partire dalla gara in programma domani al PalaRussello contro Gaeta (ore 18). Prima del match verrà distribuito il calendario benefico realizzato con le fotografie di Giovanni Isolino. Il ricavato delle vendite verrà interamente devoluto alla Mensa dei poveri di Sant’Antonio.

3 commenti

  1. Dice un detto: chi molto in alto sale, velocemente,cade in basso precipitosamente.Messina non sarà pronta per la A2 ma è anche vero che l’arroganza non ha ne limiti ne confini e in seno alla società l’arroganza la fa da padrona perche non cercano di fare un bagno di umiltà ne avrebbero proprio bisogno meditate gente……………!

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  2. Carlesso Stella 5 Gennaio 2013 14:55

    Non è necessario scomodare eminenti psicologi per comprendere come queste parole siano lo specchio della mentalità meschina e piccola di alcuni messinesi.Non c’è nulla a cui “aggrapparsi” in questa città, ma non si deve fare niente;se cerchi di progettare qualcosa sei arrogante e ti esponi alle critiche di coloro che non hanno il coraggio di prendere alcuna iniziativa ma che sono animati da una “sana e smisurata invidia”. Questa Messina la lasciamo ai meschini (chi scrive non è messinese ma vive in questa città da tanti anni); ai buoni cittadini diciamo di non mollare e di difendere in tutti i modi la loro città, magari guardando con simpatia ad iniziative, come quelle sportive, che sicuramente non sono prioritarie e non risolvono i gravi problemi della città, ma che possono, anche, dare un pizzico di dignità e di amor proprio. Infine, a proposito di coraggio, diffidiamo di tutti quei meschini che non sono capaci di mettere una firma sotto quelle che sono,anche se non condivisibili, le loro povere idee.
    Stella Carlesso

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  3. mon ami se le tue parole sono rivolte al mio commento sappi che mi fai solo ridere dimostri che sei più arrogante dei dirigenti e ti dirò di più chi semina vento raccoglie tempesta”! ed a questo punto credo che tu lo sia e vi dico fatevi un esamino di coscienza e camminate con i piede per terra non ci siete solovoi!

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