Fini e i suoi vogliono sfasciare tutto

L’empasse politico nel quale si ritrova l’Italia ha dell’incredibile. In un paese con una classe politica minimante seria una crisi come quella vissuta dall’attuale governo e dal maggior partito che lo sostiene, il Pdl, sarebbe impensabile e invece… siamo in Italia! In un paese normale una classe politica minimamente decente non si sognerebbe mai e poi mai di mettere in crisi l’intero sistema politico dopo una schiacciante vittoria elettorale, come quella del 2008, confermata dal voto delle ultime elezioni regionali – ancor più schiacciante di quella delle politiche, se si considera l’attuale crisi economica che ha portato alla sconfitta di buona parte dei governi occidentali.

Nessuno crede alla volontà di Fini e dei suoi di voler ricostruire una destra moderna e al passo coi tempi, la verità è che Fli è una vera e propria operazione di salvataggio, in extremis, di personale politico destinato ben presto a cadere nell’oblio. E ciò non perché hanno messo in discussione la leadership di Berlusconi, ma perché sono portatori di istanze politiche trite e ritrite che nulla hanno a che fare con una destra moderna di stampo europeo. La carta dei valori letta da Fini durante la trasmissione di Fazio non è nient’altro che la sintesi ideologica della cultura post-fascista che si unisce a quella paleo marxista.

Fini e i suoi vogliono sfasciare tutto, la colpa di questa crisi gravissima è tutta la loro. La «battaglia delle mozioni», che si combatterà dopo l’approvazione del Patto di stabilità, è il riflesso della crisi del bipolarismo e della frammentazione del quadro politico. Quale ne sia l’esito, chi la vincerà avrà vinto una battaglia, ma l’eventuale nuovo governo, indipendentemente dal colore, perderà la guerra successiva. L’esito dello scontro di mozioni rischia di essere la tomba di un Ordinamento istituzionale ormai inadeguato, che non merita più neppure l’elogio di un epitaffio.

Sconfitto Berlusconi – se mai una simile classe politica riuscirà a sconfiggerlo seguendo le normali regole democratiche – il Paese non avrà nessun vantaggio, anzi è forte il rischio di una vera e propria paralisi politico-istituzionale con tutte le conseguenze che una simile prospettiva potrebbe avere. Ma di tutto questo a chi lotta per un posticino in paradiso, sia esso una casa a Montecarlo o un posto da parlamentare, cosa volete che interessi? Ma lo immaginate un governo con Bocchino e Granata ministri? E magari Fini premier, e la Tulliani “first lady”? Vediamo poi chi si imbarazza per primo!

In ogni caso dormite pure sonni tranquilli cari Fini, Casini, Rutelli e Bersani, tanto di gente disposta a lavorare duramente per la buona sorte dell’Italia se ne trova sempre. La vostra fine è forse ancora lontana. Speriamo non troppo.