In consiglio comunale esplode la rabbia dei lavoratori Triscele: «Votate la “nostra” delibera»

In consiglio comunale esplode la rabbia dei lavoratori Triscele: «Votate la “nostra” delibera»

ELENA DE PASQUALE

In consiglio comunale esplode la rabbia dei lavoratori Triscele: «Votate la “nostra” delibera»

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martedì 15 Novembre 2011 - 16:11

I dipendenti trascorreranno la notte a Palazzo Zanca fino alla ripresa dei lavori, fissata domani alle 11. Ad innescare la “miccia” delle proteste le troppe, ingiustificate assenze tra i banchi dell’aula consiliare.

Trascorreranno la notte tra i banchi dell’aula consiliare attendendo con pazienza e purtroppo anche con legittima rabbia, la seduta di consiglio convocata per domani alle 11, quando verrà tratta la “loro delibera”. Sono i lavoratori della birra Trsicele assiepati nel “balcone” che domina la stanza del consiglio, dove già da questa mattina, secondo l’ordine dei lavori, si sarebbe dovuto trattare, ma soprattutto votare, il documento che prevede la variante di destinazione (da D1 a B4c) dell’area dove attualmente sorge lo stabilimento e dove dovrebbe essere realizzato il “Parco Trinacria” .

L’esasperazione dei dipendenti, ignari di quale sia l’andazzo dei lavori consiliari, è esplosa intorno alle 13.15 quando i banchi dell’aula, a seguito di una breve sospensione, richiesta dal consigliere del Pd Nicola Cucinotta sulla trattazione di un’altra delibera, quella sul distributore di San Licandro, sono cominciati a rimanere vuoti, con l’esito, quasi scontato, di un rinvio. E’ a quel punto che il clima si fa incandescente: il primo urlo, poi il secondo, poi il terzo. Il presidente Previti abbandona la propria postazione e raggiunge i lavoratori cercando di placarne gli animi. Tutto inutile. Così come a nulla valgono gli interventi degli altri consiglieri che a seguire cercando di trovare un punto di incontro.

Scatta dunque il “piano” B. I rappresentanti del civico consesso, o almeno i pochi rimasti in aula, mettono mani ai telefonini cercando di reperire i colleghi “necessari” per arrivare al numero legale, procedere, celermente, alla votazione della delibera già in corso di discussione e continuare con la delibera Triscele. Riprendono i lavori, interviene il consigliere Calabrò (Pd) che, un po’ forse per “prendere tempo” e sperare nell’arrivo di qualche “buono di cuore”, un po’ per mettere in evidenza le pesanti assenze tra i banchi della maggioranza, non manca di stigmatizzare, ancora una volta l’assenza di Buzzanca «che ai lavoratori – afferma l’esponente del Pd – aveva dato delle garanzie».

La parola passa dunque al consigliere Cilento che chiede un nuovo “summit” fra i capigruppo e il presidente Previti. Si opta per la votazione, ma dopo lo slittamento di un’ora per la mancanza del numero legale, la votazione viene rinviata a domani, quando si riprenderà esattamente dal punto in cui i lavori sono stati interrotti, secondo l’odierno ordine dei lavori. A seguire la seduta straordinaria straordinaria sull’Odg relativo al Ponte e all’Accordo di Programma Quadro, giunto alla terza puntata.

Parole dure quelle rivolte dai dipendenti delle Triscele ai pochi consiglieri rimasti fino all’ultimo in aula, ma ancora una volta a “pesare”, innescando la miccia di un’esasperazione ormai latente tra i tanti lavoratori che, a turno, nelle varie sedute, occupano la “tribuna” dell’aula consiliare, le troppe poltrone vuote. (ELENA DE PASQUALE)

5 commenti

  1. Solidarietà per i lavoratori della Triscele, ancora una volta tanti padri di famiglia in mezzo alla strada, lo scarica barile si ripete per l’ennesima volta.

    Messina svegliati che ti stanno togliendo il tuo futuro.

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  2. Messinesi è ora di svegliarsi,uniamoci tutti per il futuro di questa città che purtroppo è scritta solo come numero di provincia e non più come una città ricca di turismo e di industria, tutti insieme per dare una svolta e fare che questa città riprenda il prestigio di una volta.

    Sorrenti Domenico

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  3. La mia forte solidarietà ai messinesi di Triscele ed invito il Consiglio Comunale a fare presto.In una città con un piano regolatore qualificato abusivo dall’assessore Corvaja,con metà di consiglieri di allora in conflitto di interessi,che ha consentito di cementificare in ogni parte del nostro territorio, senza tenere conto della mancanza di opere di urbanizzazione o insufficienti rispetto ai volumi edificati e non conformi alle norme,cosa volete che cambi trasformare una particella da D1 a B4c quando oramai è compromesso il futuro urbanistico di Messina.Consiglieri mettete alla prova le buone intenzioni della proprietà Triscele rispetto agli impegni presi con i lavoratori e le loro famiglie.

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  4. ancora che li facciamo restare li seduti per prendere il gettone di presenza e non risolvere i problemi della citta’ lo vogliamo capire che se ne fregano dei cittadini ma pensano altro

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  5. E’ possibile…
    E’ possibile sapere i nomi dei consiglieri (i quali sono stati eletti dagli stessi messinesi) assenti. Non credo (Anzi: SONO SICURO) di violare nessuna privacy e di nessun genere.
    Questi “signori” DEVONO (e ripeto:DEVONO) giustificare la loro assenza alle sedute consiliari ai loro datori di lavoro:I CITTADINI MESSINESI!!!

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