Vara 2012 condizionata dalla crisi, che incide sui costi ma non sulla fede

Vara 2012 condizionata dalla crisi, che incide sui costi ma non sulla fede

Danila La Torre

Vara 2012 condizionata dalla crisi, che incide sui costi ma non sulla fede

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venerdì 03 Agosto 2012 - 12:43

L’amministrazione costretta a tagliare le spese e a rinunciare al supporto de numerosi sponsor tradizionali, ma lo svolgimento della festa religiosa non è mai stata messa in discussione

Costi compressi al massimo e servizi inclusi nel pacchetto comunicazione a rischio. La Vara 2012 risente ,e non poteva essere altrimenti, del momento di forte crisi che si sta vivendo sia a livello locale che nazionale. Tuttavia, lo svolgimento della manifestazione non è mai stato messo in dubbio, come ha spiegato questa mattina il sindaco Giuseppe Buzzanca nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma delle celebrazioni ferragostane, alla quale hanno partecipato l'assessore alle politiche della sicurezza, Dario Caroniti, i rappresentanti del Comitato Vara e l'esperto volontario per la promozione degli eventi di carattere religioso, Antonino Di Bernardo.

«Pur con le difficoltà economiche a tutti note – ha detto il primo cittadino – siamo riusciti a varare gli appuntamenti 2012 con la Vara ed i Giganti, consapevoli di dovere assicurare un evento di tutta la città e per la città». Dalle casse dell’amministrazione comunale sono stati tirati fuori 49 mila euro, con una riduzione dei costi di quasi il 50% rispetto all’anno scorso. «Nel 2011 – ha spiegato l’assessore Caroniti – la giunta aveva impegnato 89 mila euro , cifra comunque nettamente inferiore a quella che veniva investita prima del 2008 (prima della giunta Buzzanca ndr), che si aggirava intorno ai 150 mila euro».

«Quest’anno – ha aggiunto il sindaco Buzzanca – abbiamo dovuto anche rinunciare al supporto economico di alcuni sponsor tradizionali , che sono in difficoltà e non hanno potuto fornire il loro aiuto. Certo –ha continuato – la situazione potrebbe essere oggi diversa se il mio emendamento per un finanziamento di 200 mila euro, approvato dall’Ars, non fosse rimasto nel cassetto del governo regionale ».

Al di là delle polemiche, del passo indietro di alcuni privati e dei necessari tagli alle spese, la Vara si farà perché «se entra in crisi la fede siamo perduti». Ne è convinto padre Mons. D’Arrigo, cappellano della Vara, che ha voluto sottolineare il valore religioso di questa festa, che non deve fare sentire offeso chi sta male o è in difficoltà – monsignor D’Arrigo ha espressamente citato i lavoratori Servirail la protesta sul campanile del Duomo: «L’Assunta ci fa guardare in alto, se guardiamo in basso non riusciremo a risolvere i tanti problemi che affliggono la nostra società».

A conclusione dell’incontro con la stampa, l’assessore Caronti ha assicurato che sarà garantita la massima sicurezza , grazie al supporto dei vigili urbani, del personale del Comitato vara e di tanti volontari. «Nessuno- ha spiegato l’assessore – potrà stare all’interno delle corde ed i tiratori non solo dovranno essere iscritti all’apposito albo, ma dovranno anche avere determinati requisiti in termini d’età e fisici», nel senso che dovranno avere una corporatura adeguata per sostenere lo sforzo a cui saranno chiamati durante il tragitto della Vara.

Per i messinesi può iniziare il count-down: il 15 Agosto si rinnoverà l’appuntamento con la Vara e la tradizione religiosa. (Danila La Torre)

ORIGINI DELLA VARA

La Vara, enorme "machina" di tipo piramidale, illustra il momento dell'assunzione in cielo della Vergine, ed è portata in processione per le strade di Messina il 15 agosto, richiamando una folla di fedeli e turisti che assistono allo spettacolo del tiro con lunghe cime dell'intera struttura. Dopo l'Unità d'Italia la processione fu sospesa dal Governo Sabaudo e ripresa solo nel 1886 per subire una nuova interruzione, dopo il terremoto del 1908, sino al 1926. L'istituzione della processione della Vara risale al periodo in cui il re Ruggero il Normanno entrò a Messina, dopo la vittoria riportata sugli Arabi. Avendo fatto prigionieri il musulmano Grifone e la moglie Mata, li obbligò a seguirlo durante il suo ingresso in città, per assistere al suo trionfo, fino alla porta del Duomo. In testa al corteo si trovava una statua di donna a cavallo, rappresentante la Madonna, e dietro il clero, i nobili, col Conte in testa. Da questo momento iniziò l’usanza, dal 21 settembre 1197, di portare in processione le statue del conquistatore, dei vinti e della Vergine Assunta, tra la folla festante ed acclamante. L’uso di portare in processione la statua dell’Assunta pare abbia origini più remote; infatti la tradizione risale ai primi tempi del Cristianesimo, quando in un villaggio dell’Asia Minore, vicino ad Efeso, dove probabilmente ha soggiornato Maria, dopo la morte di Gesù, e qui ogni anno, il 15 agosto, si portava in processione una statua della Madonna. Questa processione si ripeté fino al periodo in cui arrivò a Messina Carlo V, reduce dalle vittorie sui pirati Turchi, quando cioè il Senato cittadino incaricò un famoso architetto del tempo, il Radese, in collaborazione col Maurolico, di costruire una macchina grandiosa che rappresentasse l’Assunzione della Vergine Maria. L'architetto Radese costruì questa struttura alta quasi venti metri, una piramide umana di oltre un centinaio di bambini, incoronati di fiori che osannavano la Vergine Maria, sorretta e portata in processione da un gruppo di persone, guidate da un capo che ordinava la sosta e la ripresa della marcia, mentre una folla festante danzava tutt’intorno. Questa macchina fu poi perfezionata dal genero del Radese, Giovannello Cortese, e dal maestro Jacopo Scidi, i quali la modificarono mettendo ai piedi uno scivolo di legno (oggi in acciaio), per essere trascinata sull’asfalto. Dopo tante modifiche essa conserva, nelle spranghe del ceppo, tracce di mano d’opera forse risalenti ad epoche anteriori al Cinquecento. La Vara è alta una quindicina di metri ed è manovrata da un centinaio di persone per mezzo di due grosse funi, che la trascinano da Piazza Castronovo, attraversando via Garibaldi, per poi raggiungere piazza Duomo. Anche per i Giganti “Mata e Grifone” si tratta di un'antica tradizione, la cui origine è incerta. Le proporzioni delle due statue di cartapesta sono gigantesche, più di 5 metri da terra fino alla testa dei cavalieri, tanto che il popolo messinese le ha chiamate da sempre “U Giganti e a Gialantissa” (Il Gigante e la Gigantessa). Mentre altri hanno fatto riferimento a nomi quali – tra i più frequenti – Saturno e Cibele (alla latina), Kronos e Rea (alla greca), Cam e Rea, Zanche e Rea, Grifone e Mata etc.. Dalle ricerche etnostoriche fino ad oggi condotte, la città di Messina risulta quella che possiede il più gran numero di “Machine” festive in Italia.

GLI APPUNTAMENTI DELLA VARA E DEL FERRAGOSTO MESSINESE

Anche i Giganti, durante la settimana di Ferragosto, compiono un giro cittadino trainati da un mezzo meccanico e con una coreografia folclorica, richiamando le tradizioni popolari della città. Il programma delle celebrazioni legate alla “machina devozionale”, la cui origine risale al 1535, ed alla passeggiata dei Giganti, prevede l'inaugurazione, al Palacultura, oggi alle 19, della Mostra di pittura di artisti contemporanei sulla Vara ed i Giganti, e martedì 7, alle 19, di quella iconografica documentaria sulla “Festa dell'Assunta”, che resteranno aperte sino al 27 agosto. Mercoledì 8, alle 20, il completamento, lungo il percorso, dell'installazione delle bandiere e degli stendardi raffiguranti “l'aquila bicipide”, rappresentativa dell'antica marineria della Città, e drappi giallo rossi, offerti dal comitato cittadino Madonna della Lettera, con l'accensione delle luminarie artistiche in piazza Castronovo, piazza Unità d'Italia, piazza Unione Europea, incrocio vie Garibaldi – I Settembre e piazza Duomo. Venerdì 10, alle 18, il trasferimento dei Giganti Mata e Grifone, accompagnati dai gruppi folcloristici, dal deposito di via Catania a Camaro, dove sosteranno l'11 ed il 12 agosto, ed alle 21.30 spettacolo di canti e danze siciliani nella piazza di Camaro Superiore.

Domenica 12, alle 8, il trasferimento dei Giganti da Camaro Superiore a Camaro Inferiore; alle 9, la gara ciclistica “X Trofeo Maria Assunta” lungo il circuito Prefettura – viale Giostra; alle 21.30, a piazza Castronovo, si svolgerà un ciclo di proiezioni sulla processione della Vara. Lunedì 13, alle ore 18, la Vara sarà liberata dei teloni di allestimento; alle ore 18.30, passeggiata dei Giganti con partenza da Camaro, accompagnata da un corteo di carretti siciliani e gruppi folkloristici che, attraverso viale Europa, via Cesare Battisti, via Garibaldi, avrà termine a Piazza Unione Europea dove, alle 20, si terrà uno spettacolo folkloristico; alle 21, partirà la “Maratona di Ferragosto”, lungo il circuito piazza Unione Europea – piazza Cairoli, ed alle 21.30, ancora video sulla Vara a piazza Castronovo. Martedì 14, a piazza Unione Europea, dalle 18.30 alle 20.30, animazione folklorica attorno a Mata e Grifone; alle 20.30, a piazza Castronovo, sotto la Vara, sarà celebrata la Santa Messa dall'arcivescovo Mons. Calogero La Piana; alle 21.30, i Giganti ripartiranno in corteo da piazza Unione Europea, dove ritorneranno intorno alle 23.40, dopo aver attraversato via Garibaldi, lato mare, viale Giostra e via Garibaldi, lato monte, con il seguito di carretti siciliani, gruppi folkloristici e tamburi. Mercoledì 15 agosto, alle 7.30, saranno montate le gomene al ceppo della Vara; alle 8, saranno sparati 21 colpi di cannone; alle 11, nella Basilica Cattedrale, sarà celebrato il Solenne Pontificale da S.E. Monsignor La Piana; alle 17.30, trasferimento del Civico Gonfalone, di quello del Comitato Vara e dei ceri votivi dalla Chiesa dei Marinai a piazza Castronovo, accompagnati dal gruppo storico “Compagnia della Stella”; alle 19, partenza della “Vara” da piazza Castronovo, accompagnata da spari, giochi pirotecnici e lancio di bigliettini da dieci cannoni. La Vara, dopo una fermata in piazza Unità d'Italia, davanti alla Prefettura, si fermerà per una sosta di preghiera all'incrocio con viale Boccetta, di fronte la Madonnina del Porto, quindi in piazza Unione Europea, ancora con spari e giochi pirotecnici, ed infine arrivo a piazza Duomo con il saluto dell'Arcivescovo; alle 23 ed alle 23.30, sotto la stele della Madonnina del Porto, si svolgerà il tradizionale spettacolo di giochi pirotecnici. Giovedì 16, alle 21, a piazza Duomo, concerto della Banda della Brigata motorizzata “Aosta”. Venerdì 17, alle 8.30, i Giganti saranno trasferiti da piazza Unione Europea a piazza Duomo, e lunedì 27, alle 8, inizierà lo smontaggio della Vara ed il trasferimento dei Giganti nel deposito di via Catania.

FOTO STURIALE

Un commento

  1. Viva Maria……… Viva la Vara , Forza Messina !! Madre SS converti i nostri cuori e conduci la tua città fuori dal malaffare e dalla crisi , dacci nuovi e saggi amministratori fai che NON ABBIAMO PAURA DI APRIRE LA PORTE A CRISTO .

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