La Città Metropolitana, dai sogni ai progetti. Le linee guida proposte da Limosani e Gambino

La Città Metropolitana, dai sogni ai progetti. Le linee guida proposte da Limosani e Gambino

Rosaria Brancato

La Città Metropolitana, dai sogni ai progetti. Le linee guida proposte da Limosani e Gambino

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sabato 21 Maggio 2016 - 22:03

La Città Metropolitana al momento è solo un'idea. I professori Limosani e Gambino hanno pubblicato sul sito dell'Ateneo un working paper che indica le linee strategiche da seguire per passare dalla fase dei sogni alla realtà dei progetti.

Il documento è pubblicato integralmente nel sito dell’Ateneo (http://www.unime.it/dipartimenti/economia/) , porta la firma di Michele Limosani e Josè Gambino e sintetizza le linee guida per lo sviluppo della Città Metropolitana di Messina, attualmente per noi solo una parola priva di contenuto.

Obiettivo del working paper è quello di declinare le linee strategiche e definire una visione di medio-lungo periodo, una cornice che consenta alle autorità di politica economica locale di individuare le priorità e gli interventi indispensabili, e orientare le risorse finanziarie pubbliche che la programmazione europea, nazionale (Master Plan per il Sud) e regionale metterà a disposizione.

I professori Limosani e Gambino in premessa analizzano le caratteristiche e le potenzialità del territorio con una Città Metropolitana che “si qualifica come una grande area protetta dal polmone verde (i Peloritani, l’Alcantara e il parco dei Nebrodi) e un lungo affaccio sue due mari (i waterfront della città metropolitana). Tra il “polmone verde” e il waterfront, che sembrano scorrere come due binari paralleli che non si incontrano mai, si inseriscono i sistemi fluviali (le blue ways) e i loro bacini che rappresentano un trait d’union tra queste due tipologie di aree”.

La priorità dovrà quindi riguardare la riqualificazione del waterfront, mentre un'altra dimensione sarà quella relativa alla salvaguardia e valorizzazione delle aree collinari e montane, che costituiscono la quasi totalità della superficie. Infine un’adeguata rilevanza deve andare alle fiumare, che racchiudono un insieme coordinato di testimonianze morfologiche, geologiche, floristiche e faunistiche, oltre che storiche, insediative e produttive.

Il documento identifica quindi sette grandi aree tematiche che costituiscono l’indice di un’agenda di sviluppo della città metropolitana:

1-Messina città dei parchi

2-Messina città dei servizi

3-Messina città dei cluster produttivi e turistici

4-Messina città sicura

5-Messina smart city

6-Messina città che include

7-Messina e l’area integrata dello stretto

Messina-Citta dei parchi

non può prescindere dalla valorizzazione dei due parchi già istituiti (il parco naturale dei Nebrodi e il parco fluviale dell’Alcantara), che dovranno essere integrati dall’istituzione del Parco dei Peloritani, che costituirebbe un importante trait-d’union, rivolto verso tre direttrici: il versante tirrenico, raccordandosi con il Parco dei Nebrodi,il versante ionico, integrandosi con il Parco Fluviale dell’Alcantara, il versante calabrese, integrandosi con il Parco nazionale dell’Aspromonte.

Il 76% dei Comuni della città metropolitana di Messina risulterebbe così compreso dentro un parco. Nessun’altra città metropolitana ha un numero così alto di Comuni che partecipano a questo tipo di aree protette. Nel territorio poi ci sono “riserve naturali orientate” come quelle istituite nell’arcipelago eoliano o la laguna di Tindari a Patti o la riserva verde e la riserva marina a Milazzo.

Messina-città dei servizi

Questo capitolo è dedicato al sistema dei trasporti, al sistema idrico, a quello della gestione dei rifiuti ed al sistema energetico. Punto di partenza l’attuale situazione che registra gravissime carenze nel sistema di mobilità. Priorità hanno quindi il potenziamento della rete di infrastrutture e servizi di mobilità. In questa struttura il porto di Messina, così come avveniva in passato, si dovrà qualificare sempre più come città-porta. “Sarà opportuno recuperare una nuova simbiosi tra il porto e il limitrofo tessuto urbano, nel senso che i flussi turistici, provenienti dall’aeroporto di Reggio Calabria e dalle navi da crociera, debbono avere la certezza di trovarsi di fronte a un Gateway portuale, cioè di fronte a una porta di ingresso che introduce in una “città che accoglie” valorizzando a) i poli economici, che avranno un grande impulso dalla costituzione di “centri commerciali naturali” b) i poli culturali”.

Messina-città dei cluster turistici e produttivi

“Nell’identificazione dei cluster si dovrà tenere conto della contiguità dei comuni, della omogeneità morfologica- storico-culturale ed economica, dei fattori di attrazione dell’area, delle infrastrutture di accesso, della ricettività e della presenza di flussi permanenti, delle potenzialità di creazione di prodotti turistici comuni, delle tipologie di turismo presenti nelle singole aree.Il successo e lo sviluppo complessivo delle singole aeree così definite, tuttavia, rimangono legati alla capacità di elaborare un master plan per il turismo”. Si può passare da una concezione dello sviluppo bipolare con un polo principale che proietta effetti sulle aree minori (ad esempio Taormina ed isole Eolie) ad una concezione di un sistema di rete diffuso nel quale più realtà economico-produttive stabiliscono scambi per uno sviluppo sul territorio (Il Parco dei Nebrodi, Valle dell’Alcantara, Parco dei Peloritani).

Messina città sicura

Il riferimento è al rischio idrogeologico nonché alle problematiche ambientali dei litorali in merito agli effetti dell’erosione costiera che hanno trasformato i litorali dei 48 comuni costieri del distretto messinese

Messina-smart city

Il futuro della Città Metropolitana è la smart city, un luogo in cui le tecnologie di informazione e comunicazione sono legate alle infrastrutture, all’architettura, alla mobilità, alla vita quotidiana per risolvere questioni ambientali, sociali ed economiche.

Messina città che include

I temi dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà occupano un ruolo importante nella programmazione europea. “Dovranno essere sviluppate politiche in grado di favorire l’inclusione nella società e nel mercato del lavoro dei gruppi più vulnerabili, fornire a tutti condizioni abitative decenti, superare le discriminazioni ed aumentare l’integrazione dei disabili, delle minoranze etniche, degli immigranti e di altri gruppi vulnerabili. ttraverso le politiche di pianificazione territoriale, poi, si dovrà rafforzare il senso di appartenenza alla comunità metropolitana”.

Messina e l’aerea integrata dello Stretto

Solo attraverso l’integrazione dei due sistemi potremo competere con le altre città metropolitane europee che si affacciano sul Mediterraneo. Il documento dei professori Limosani e Gambino individua 4 distretti ed obiettivi strategici che costituiscono gli elementi fondamentali per il modello di sviluppo dell’area:

1-Il distretto della mobilità e della logistica- L’area dello Stretto possiede una singolare concentrazione di 5 porti che devono essere potenziati e posti a sistema, un aeroporto, collegamenti stradali e ferroviari, aree di insediamento industriale. Il porto di Messina è stato di recente classificato tra i primi 10i in Italia per movimento di passeggeri. Si impone un’integrazione articolata dei servizi di trasporto

2-Il distretto dei due Mari: l’area dei Parchi e del turismo diffuso

Tale distretto potrà mettere in sinergia il versante ionico e il versante tirrenico, su entrambe le sponde dello Stretto. E’ un macro distretto turistico che mette in interrelazione il polo dell’area taorminese e quello eoliano con il polo turistico nebroideo, da Patti-Capo d’Orlando-Sant’Agata Militello, oltre che con i poli turistici della Costa Viola e della Locride.

3-Il distretto dell’innovazione: il polo tecnologico della sicurezza

Un progetto che trova forza nel patto federativo già siglato tra gli Atenei delle due sponde per la realizzazione del futuro Politecnico dello Stretto e delle competenze del CNR. L’Università di Messina ha già investito nel progetto Cerisdi 25 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma tecnologica unica in Europa per la sperimentazione di nuovi materiali da utilizzare nella costruzione di grandi infrastrutture.

4-Il distretto dell’accoglienza

L’area dello Stretto, riallacciandosi alla Storia,deve diventare uno dei principali poli del dialogo interculturale ed un modello dell’agire nei confronti dei flussi di immigrati. L’obiettivo è diventare polo di accoglienza e formazione per i nuclei di popolazioni provenienti dal Sud del mondo instaurando modelli di cooperazione e solidarietà.

Concludendo Limosani e Gambino individuano le tappe e le linee da seguire per far sì che la Città Metropolitana non arrivi come un fulmine a ciel sereno:“La partita dipende innanzitutto dalla nostra capacità di fare sistema, di valorizzare le risorse locali, di creare condizioni positive e di vantaggio che incentivano l’attrazione di nuovi investimenti e, quindi, la possibilità di creare nuove imprese e opportunità di lavoro. Una prospettiva che non può vedere i singoli comuni del comprensorio divisi, l’insorgere di vecchi e mai sopiti campanilismi. Il progetto di sviluppo per essere credibile esige la collaborazione ed il contributo di tutti, uniti in un patto di solidarietà per lo sviluppo del territorio”.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. ancora con l’ areoporto di rc basta non ci interessa l’ integrazione con rc Solo Messina in Sicilia……meglio ct di rc

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  2. ancora con l’ areoporto di rc basta non ci interessa l’ integrazione con rc Solo Messina in Sicilia……meglio ct di rc

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  3. bsta con l’ areoporto di rc …. fa schifo…Areoporto del Mela subito Altrimenti ct…..mai rc non ci interessa l’ integrazione con rc….
    Messina puo’ benissimo migliorare sfruttando solo le sue risorse in provincia ci sono tante realta’ stupende

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  4. bsta con l’ areoporto di rc …. fa schifo…Areoporto del Mela subito Altrimenti ct…..mai rc non ci interessa l’ integrazione con rc….
    Messina puo’ benissimo migliorare sfruttando solo le sue risorse in provincia ci sono tante realta’ stupende

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  5. solo Messina e solo Sicilia

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  6. solo Messina e solo Sicilia

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  7. Areoporto del Mela subito alt areoporto minniti

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  8. Areoporto del Mela subito alt areoporto minniti

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  9. È evidente che le linee guida indicate lucidamente nel documento trarrebbero vantaggio e “concretezza” SOLO se non si continuasse “assurdamente” a rimuovere e censurare, il progetto “Bridge Messina Style”(“copiato”ed ammirato da tutto il mondo scientifico),…regalo che la “storia” ha offerto gratis ad un territorio inesorabilmente povero e desertificato, per SALVARLO e candidarlo di fatto inopinatamente quale nuovo epicentro mondiale. Rinunciare a battersi per la realizzazione seria ed ecosostenibile della”ottava meraviglia”ed ai quasi 9 miliardi,con le opere riqualificanti connesse,rappresenta la più grande COLPA, DISTRAZIONE (o dolo?) del messinese.Tutto il resto è esercizio AUTOREFERENZIALE, PRETENZIOSO STERILE…SOGNO, CHIMERA.

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  10. È evidente che le linee guida indicate lucidamente nel documento trarrebbero vantaggio e “concretezza” SOLO se non si continuasse “assurdamente” a rimuovere e censurare, il progetto “Bridge Messina Style”(“copiato”ed ammirato da tutto il mondo scientifico),…regalo che la “storia” ha offerto gratis ad un territorio inesorabilmente povero e desertificato, per SALVARLO e candidarlo di fatto inopinatamente quale nuovo epicentro mondiale. Rinunciare a battersi per la realizzazione seria ed ecosostenibile della”ottava meraviglia”ed ai quasi 9 miliardi,con le opere riqualificanti connesse,rappresenta la più grande COLPA, DISTRAZIONE (o dolo?) del messinese.Tutto il resto è esercizio AUTOREFERENZIALE, PRETENZIOSO STERILE…SOGNO, CHIMERA.

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