I dati aggiornati al 27 dicembre rilevano che a Messina è stato restituito solo il 61,4% dei modelli
La coerenza certamente non fa difetto a Messina ed anche stavolta la città dello Stretto si mantiene nei bassifondi delle statistiche nazionali e visto che di statistiche si parla alla data del 27 dicembre solo il 61,4% dei questionari è stato riconsegnato, un dato che relega il capoluogo peloritano al penultimo posto, solo Roma sta peggio con una percentuale del 61,3%.
Sono già stati restituiti 21.790.000 questionari, sui circa 25 milioni distribuiti con una media nazionale che si aggira intorno all’85,3%.
Fra i Comuni con più di 150 mila abitanti ai primi posti per solerzia si trovano Siracusa (93,9%), Brescia (88,4%) e Prato (86,1%) mentre i dati regionali registrano un risultato lusinghiero per Valle d’Aosta (94%), Friuli (93,7%), Marche (92,8%) e Lombardia (92,6%) mentre più lenta è la riconsegna in Campania (82,8%), Lazio (81,8%), Calabria, (81,7%) e Sicilia (80,4%).
A livello nazionale il maggior numero dei questionari (33%) è stato restituito utilizzando gli uffici appositamente istitutiti dai Comuni, il 29,8% sono stati riconsegnati via web mentre il 22,4% è stato trattato tramite gli uffici postali.
Nei piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 20 mila abitanti la rilevazione terminerà il 31 dicembre prossimo e dopo tale scadenza non sarà più possibile redigere il questionario online, tranne che la compilazione sia stata già iniziata in precedenza. Non si potrà effettuare la riconsegna presso gli uffici postali mentre per le operazioni di completamento e chiusura saranno ancora disponibili i centri comunali di raccolta così come si potrà fare riferimento all’attività dei rilevatori che proseguiranno il loro lavoro di consegna e ritiro dei questionari.
Nei Comuni con oltre 150 mila abitanti la scadenza è fissata per il 29 febbraio 2012 mentre per quelli compresi tra i 20 mila ed i 150 mila abitanti il termine di scadenza per la fine rilevazione è fissato al 31 gennaio 2012.
La mancata riconsegna del questionario causerà la cancellazione dalle liste anagrafiche e, nel caso in ci venga accertata la volontà di non rispondere o di fornire risposte mendaci, è prevista una sanzione di carattere pecuniario. (Giuseppe Spano’)
