“Traslocano” i cassonetti ma non i rifiuti: quando la civiltà è un optional

“Traslocano” i cassonetti ma non i rifiuti: quando la civiltà è un optional

“Traslocano” i cassonetti ma non i rifiuti: quando la civiltà è un optional

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giovedì 04 Ottobre 2012 - 11:09

Il palcoscenico della vergogna è l’angolo tra via Industriale e via Bartolomeo da Neocastro: nonostante lo spostamento dei cassonetti, i cittadini continuano a buttare i rifiuti nello stesso posto contribuendo a creare una discarica a cielo aperto

Un caso analogo a quello di cui seguito leggerete, si è verificato, qualche tempo fa, in via Dina e Clarenza, dove i cittadini della zona, nonostante i cassonetti dell’immondizia fossero stati spostati, hanno comunque continuato a gettare nello stesso esatto punto sacchi, sacchetti, materassi e ogni altro tipo di rifiuto solido ingombrante. Un’indecenza, tale e quale a coloro che l’hanno resa possibile, aggravata dal fatto che la strada in questione, come si sa, è percorsa da centinaia di turisti che quotidianamente la utilizzano per salire verso le zone panoramiche della città.

Ma torniamo al caso in questione, altrettanto vergognoso pur se il “palcoscenico”, ovvero l’incrocio tra la via Industriale e la via Bartolomeo da Neocastro, non è “calpestato” da turisti. Come mostrano chiaramente le foto, l’angolo tra le due arterie è letteralmente invaso da immondizia di ogni genere che rende praticamente impossibile il passaggio ma, soprattutto, contribuisce fattivamente alla formazione di una enorme discarica sul marciapiede. L’analogia con la via Dina e Clarenza è presto chiarita. La spiega, in una nota, il consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato: lungo il marciapiedi, qualche tempo fa, erano collocati dei cassonetti che sono stati rimossi. Evidentemente, però, c’è chi, nonostante i contenitori non siano più presenti, ritiene inutile effettuare qualche metro in po’ per gettare l’immondizia lì dove adesso dovrebbe conferita. Quale la conseguenza di tale inciviltà? La creazione di una discarica abusiva a cielo aperto, legalmente autorizzata, anzi voluta dai cittadini.

“Atti come questi – commenta a margine il rappresentante di quartiere che ha informato Messinambiente – denotano palesemente una mentalità marcia e la mancanza totale di amore per il luogo in cui viviamo. Si tratta del secondo episodio di questo genere in questo sito nel corso di questo anno. È giunto il momento di dare messaggi chiari”. Interdonato, che dopo aver avvisato la societò di via Dogali ha avuto disponibilità affinché in cassonetti vengano ricollocati, evidenzia la necessità di un maggiore impegno, anche da parte delle forze della Polizia municipale, al fine di sanzionare coloro che si macchiano di quello che è un vero e proprio misfatto. Vergogne che fanno ancor più arrossire pensando a quanto documentato, qualche giorno fa, rispetto all’importanza della raccolta differenziata, nell’ambito dell’incontro di Paul Connet sulla teoria “Rifiuti zero”: alle nostre latitudini, purtroppo, le regole basilari del vivere civile continuano ad essere solo un optional. (E.DEP.)

9 commenti

  1. Molti Messinesi, purtroppo, non amano la loro città!
    Multe salatissime (da 500 euro in su)a chi deposita i rifiuti fuori orario e fuori dai cassonetti!
    Vedremmo come si ridurrebbe “l’inciviltà”!

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  2. Ri-educare (anche con pesanti sanzioni pecuniarie!)per potere ri-avere una città vivibile!

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  3. Purtroppo non credo basterebbero sole le multe salate.
    Bisogna partire dal basso, dalla scuola, da una campagna anche televisiva di sensibilizzazione generale del paese,dal recupero della credibilità dei genitori nei confronti dei figli, da una maggiore consapevolezza di quanto possa essere dannoso alla salute pubblica un gesto simile.Insomma a quello che un tempo si chiamava educazione civica. Sommandoci naturalmente multe salate e controlli reali ed efficaci.

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  4. Sono evidentemente scimmie ammaestrate, non cittadini. Alle scimmie infatti risulterebbe difficile capire che la spazzatura va nel cassonetto, e che se il cassonetto viene spostato anche la spazzatura va buttata un po’ più in là.

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  5. Stessa “buona” abitudine avviene in via falconieri,nei pressi della via palermo,dove i cassonetti non esistino piu’da circa 1 anno!!!!non c’e’ niente da fare u missinisi non male,ma i controlli non esistono proprio!!!

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  6. Servirebbe un nuovo ventennio

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  7. Questo è il classico esempio che certifica la zaurdaggine del messinese, il top lo visto personalmente due giorni fa quando una panda si ferma a fianco di un cassonetto (dove il cassonetto era lato passseggere) e l’autista con in mano una busta della spazzatura con un lancio impreciso ad arco sopra la macchina ha rovinosamente spalmanto la monnezza sull’asfalto e ridendo è andato via. Altro che multe altro che scuole bisognerbbe sterilizzarli ed eliminare completamente il patrimonio genetico, che ha saltato migliaia di anni di evoluzione rimanendo fermo ai protozoi questo perchè non voglio offendere le scimmie.

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  8. stessa cosa accade anni fa nelle traverse alle spalle dell’ospedale piemonte. per mesi la gente continuava a gettare immondizia dove una volta erano posizionati i cassonetti. anche nella salita che va a messina due ci sono dei cassonetti che andrebbero eliminati proprio a ridosso della strettoia dove spesso si creano intasamenti, ma vai a spiegarlo agli abitanti della zona che per buttare la spazzatura devono spostarsi 100 metri, abituati a gettare la spazzatura uscendo dalla porta di casa o affacciandosi dal balcone!!!!

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  9. Dando ragione un pò a tutti i commenti c’è da dire che è balzato agli onori della cronaca del TG di qualche giorno addietro la notizia di un signore di gravitelli multato da un solerte vigile in borghese che prima con l’aria del perfetto buon samaritano gli faceva notare come i bidoni fossero lontani dalla sua abitazione, e poi una volta accompagnato il signore,che doveva gettare una piantina estirpata davanti al portoncino di casa(quindi un lavoro di competenza del comune),al bidone lo invitava ad accompagnarlo alla macchina di servizio per le generalità e quindi la multa.
    ORA..tralasciando i miei pensieri sul fatto che, come sempre accade, le solerti forze dell’ordine comunali facciano il bello e il cattivo tempo a seconda di chi si trovano davanti visto che, senza inneggiare alla violenza, se fosse stato qualcun altro che non il povero signore con la piantina dentro il bidone ci sarebbe finito il buon samaritano oppure nemmeno sarebbe stato fermato.
    MA la mia domanda è: in questo caso il bravo e solerte vigile con il suo bravo instancabile e fedele collega a bordo del loro “potente” mezzo UNNI JERUNU??
    MI piace pensare che nessuna chiamata è stata fatta alla sua centrale e quindi nessun responsabile abbia pensato a migrare questi due rappresentanti dell’ordine cittadino lì dove sarebbe stato necessario, cittadino decelebrato o meno che compia un simile scempio.

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