Tre condanne per i rifiuti smaltiti irregolarmente ai cantieri Palumbo

Tre condanne per i rifiuti smaltiti irregolarmente ai cantieri Palumbo

Tre condanne per i rifiuti smaltiti irregolarmente ai cantieri Palumbo

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venerdì 06 Marzo 2015 - 23:06

Stangati in abbreviato la messinese Scopelliti e Walter Radin della Petrol lavori. L'inchiesta di Guardia di Finanza e Forestale scoprì che le scorie di lavorazione dei cantieri navali venivano smaltiti irregolarmente.

Tutti condannati al processo in abbreviato per lo smaltimento irregolare dei rifiuti ai cantieri Palumbo. Il GUP Salvatore Mastroeni ha condannato a due anni la messinese Letteria Scopelliti ed a 3 anni e 4 mesi e 250 mila euro di multa il triestino Walter Radin e la sua società, la Petrol Lavori. Le tre condanne vanno ad aggiungersi a quella a 3 anni già emessa per Diego De Domenico.

“Siamo certi dell’estraneità della società Petrol Lavori spa, e del suo amministratore Walter Radin, in ordine ai reati contestati e per i quali è intervenuta sentenza di condanna, sebbene non definitiva”, commenta l’avvocato difensore Massimo Rizzo – Scopelliti è invece difesa dall’avvocato Alessandro Billè.

“Si rimane in attesa del deposito della motivazione per avere contezza dell’iter argomentativo che ha condotto alla affermazione della responsabilità della società, rispetto ad una vicenda processuale ampia e assai complessa.
Pur nel rispetto della decisione oggi assunta, è comunque forte la convinzione che il giudice di appello, attraverso una rilettura degli atti processuali, giungerà a conclusioni diverse e nel senso di una completa assoluzione. Gli argomenti difensivi, infatti, sono numerosi e fondati, meritevoli di ben altro esito.
Peraltro corre l’obbligo professionale di precisare che alla Petrol Lavori spa non è mai stato attribuito l’asserito smaltimento illecito di rifiuti, essendole addebitato soltanto di non avere vigilato sulla gestione dello stessoda altri operata”, conclude l’avvocato Rizzo.

E’ in corso il processo, invece, per altri 11 imputati: gli armatori napoletani Antonio Palumbo e Raffaele Palumbo, Mario Fierro, Giuseppe Costa, Rosario e Santi Scopelliti, Raffaele Donnarumma, Salvatore Croce, quindi le società Palumbo spa, La Futura Sud srl , e Stabia Yachting & Coating srl.

Sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito organizzato di rifiuti speciali, anche pericolosi, mediante trasporti e sversamenti in siti sconosciuti o discariche non autorizzate, soppressione distruzione o occultamento di atti veri.

L’inchiesta del sostituto procuratore Diego Capece Minutolo – sfociata nell’arresto dei titolari dei cantieri nel 2013 – scattó nel 2010 quando un controllo nell’area della Falce riveló la presenza di fusti di grip esauto – in massima parte ferro e sabbia, residui della lavorazione e pulitura delle navi, smaltito in maniera irregolare dalle società incaricate.

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