Baracche vista mare: costruite su mura antiche, a pochi metri dal Duomo VIDEO

Baracche vista mare: costruite su mura antiche, a pochi metri dal Duomo VIDEO

Silvia De Domenico

Baracche vista mare: costruite su mura antiche, a pochi metri dal Duomo VIDEO

Tag:

sabato 30 Marzo 2024 - 12:55

Il degrado non abita solo le periferie di Messina: viaggio fra le baraccopoli del centro storico

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Continua il nostro viaggio settimanale nelle baraccopoli di Messina. In questa puntata non siamo andati in periferia, o alla ricerca di baracche sconosciute o nascoste. Quelle in cui vi portiamo sono aree sotto gli occhi di tutti, in pieno centro storico. Partiamo da Montalto, lungo una scalinata che arriva fino all’Istituto “Savio” si sviluppa un piccolo borgo, per certi aspetti anche molto curato. “Più che una baraccopoli un borgo“, lo ha definito così il sub commissario al Risanamento Marcello Scurria.

Le tre baraccopoli attraversate dai crocieristi

A pochi metri di distanza una seconda baraccopoli, esattamente fra due scalinate che conducono alla via XXIV Maggio. E poi una terza costruita su delle mura antiche, dalla quale si può ammirare la vista su piazza Duomo. Da queste baracche si vede il mare, il panorama sullo Stretto e la Madonnina del Porto. Non siamo chissà dove, siamo a pochi metri dalla Cattedrale di Messina, in un percorso giornalmente attraversato da crocieristi che arrivano da ogni parte del mondo. A un certo punto della loro passeggiata, fra le bellezze di Montalto e del campanile del Duomo, si ritrovano a vagare fra le vie del degrado. Che sono sotto gli occhi di tutti, ma a cui nessuno sembra far più caso.

Le persone che abbiamo incontrato non vorrebbero andare via

Per l’occasione si è unito al viaggio il presidente di Arisme Vincenzo La Cava. Con noi ha incontrato delle persone che abitano in queste casette e che non vorrebbero andare via. “È un malcostume che si ripete spesso purtroppo. Ci è capitato anche con soggetti fragili che avrebbero la priorità nell’assegnazione ma non vogliono lasciare la baracca in cui sono nati e cresciuti nonostante le loro condizioni”, ci racconta.

Questo viaggio continuerà la prossima settimana con una puntata dedicata al piccolo borgo di via Mura dei Gentili. Vedi qui la gallery fotografica 👇🏻

7 commenti

  1. Gianni si è rotto 30 Marzo 2024 15:24

    Semore più lontano dalle realtà e dal degrado degli abitanti di via Rosso da Messina. Non si capisce quando tornerà il dott. Scurria al Villaggio Aldisio perché con il suo triste viaggio tra le baraccopoli sia arrivato al Duomo. Tutto questo è da capire. Ma ripeto, gli abitanti delle baraccopoli di Via Rosso da Messina aspettano delle abitazioni degne come le hanno avute altre famiglie.

    4
    0
  2. ANTONIO BARBERA 30 Marzo 2024 15:49

    Mi raccomando a questi cittadini baraccati in area di pregio assegnate appartamenti almeno con vista mare . A Messina tutto è possibile !

    4
    5
  3. commissari e subcommissari vari venite in via Ugo de Grossi a Camaro inferiore per notare una baracca nuova nuova inferiore ad un mese di vita. Fate un viaggio qua a camaro anche perché vi viene vicino è a neanche un chilometro dalla sede del subcommissario

    4
    0
  4. Francesca Costa 30 Marzo 2024 18:29

    La questione delle varie baraccopoli… E non “piccoli borghi!” ahimè sparse ovunque, compreso le aree del centro storico etc… È dannosa. Come cittadina di questa nostra Messina, vilipesa purtroppo dai suoi stessi abitanti, che venga risolta, una volta per tutte. Ci sono tante abitazioni in vendita che possono essere acquistate dal Comune, così si eviterebbe altra cementificazione, e come si è fatto recentemente, una volta ristrutturate assegnare.. E dare pagare un giusto affitto, come avviene per le abitazioni IACP etc.. Tenendo conto della situazione familiare e reddituale delle famiglie… E se non vogliono “sbaraccare” gli assegnatari si devono sgomberare e demolire subito questi obbrobrio fatiscenti…… Si dice :”VOLERE È potere”…. Basta vergogne in città…! Come possiamo sperare di rilanciare Messina anche turisticamente?…. Sforzarsi di fare di più. Grazie.

    3
    0
  5. Mi chiedo se non sia più vantaggioso e meno oneroso, invece di costruire abitazioni ex novo, per le persone che preferiscono restare, perché l’amministrazione comunale non si faccia carico di un restauro delle villette, rendendole più confortevoli e sicure, migliorando il decoro urbano e la fruibilità dei luoghi.
    Forse ci sono appetiti dei palazzinari?

    5
    4
  6. Che vergogna! Che vergogna! Degrado ovunque. Ma che devono risanare. È sempre peggio. Più passa il tempo e più la situazione peggiora.
    Schifo. Questo è l’unico termine che mi viene in mente quando penso a tutto ciò.
    Città in totale decadenza e declino. Altro che mura dei gentili. Qua manco le latrine.

    3
    4
  7. Francesco Cappello 31 Marzo 2024 10:54

    Mi permetto di proporre, senza voler essere superficialmente ottimista, una soluzione.
    Si trasferiscano provvisoriamente gli abitanti e dopo aver demolito le costruzioni abusivi si incarichino dei giovani architetti/e messinesi per redigere un progetto di rigenerazione urbana integrando architettonicamente – grazie a concetti e idee audaci – , sullo stesso posto dove sorgono le baracche, nuovi elementi architettonici e urbani a scopo abitativo.

    4
    5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007