Il candidato alla segreteria dem: "Il Pd deve cambiare classe dirigente ed essere un partito del lavoro"
MESSINA .- Candidato alle primarie per il ruolo di segretario del Partito democratico, il favorito Stefano Bonaccini approda in una Messina refrattaria al dialogo con il mondo dem. Un buon numero di dirigenti e militanti lo accoglie al Palacultura e prova a ripartire. Accanto a lui, il segretario provinciale Nino Bartolotta e il deputato regionale Calogero Leanza. Ma anche, tra gli altri, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il consigliere comunale Felice Calabrò e il componente della segreteria siciliana Giacomo D’Arrigo. Da parte sua, il presidente della Regione Emilia-Romagna conferma il suo approccio pragmatico ma “attento ai valori del nostro partito, incarnati da figure come Berlinguer, Pio La Torre, Piersanti Mattarella e Tina Anselmi”. Sottolinea Bonaccini: “La classe dirigente che ha governato il Pd non mi sostiene ed è giusto che sia così. Io sono davvero per il cambiamento e lo dico anche ai dirigenti siciliani: sia che sia abbiano ruoli di vertice, sia che si partecipi da semplici iscritti, bisogna ritrovare il valore della militanza. Noi dobbiamo tornare a essere il partito del lavoro, rappresentato da una nuova classe dirgente, e raccogliere le firme per il salario minimo garantito. Il Ponte sullo Stretto? Questa regione e città ha altre priorità in termini d’infrastrutture”.
Aggiunge Bonaccini, che si contende con la sua ex vicepresidente Elly Schlein la guida del partito, che sarà decisa il 26 febbraio: “Io sono stato a Mirafiori e so bene che noi, nei luoghi del lavoro, spesso non ci siamo stati. Alla gente delle nostre beghe sul nome del partito non interessa nulla. Il reddito di cittadinanza? Ha funzionato sul piano assistenziale, mentre va rivista la parte legata a favorire l’occupazione. Quella non ha funzionato. Un altro allarme da lanciare è sulla sanità pubblica. Sono tornati i tagli ed è sempre più in pericolo il modello, da migliorare e non smantellare, del sistema sanitario nazionale”. Riguardo alle alleanze, sì al “dialogo con Terzo polo e Movimento Cinquestelle nel rispetto recriproco e senza che ci sia volontà di distruggersi l’uno con l’altro, in un confronto tra possibili alleati”.
Bonaccini sei peggio di tutti, con questa storia che prima del ponte ci sono altre priorità avete stancato. Se veramente avevate voglia di fare prima le altre opere, in più di 10 anni di governo “abusivo” che il tuo partito ha fatto, un minimo di opere le avreste fatte e invece non avete fatto nulla, anzi, avete tolto fondi a questa terra, quindi torna di dove sei venuto.
Ma questo che è venuto a fare qui? Avete rovinato l’Italia.
Lo sentiamo dire da 40anni 🙂
X fortuna non vi votano più neanche i vostri stessi figli.
Bonaccini……?!?!?!
Un clone renziano che viene al Sud per pontificare e inondarci di supercazzole ……….
Ma mi faccia il piacereeee….
Se fosse in Emilia, era priorità……ipocrisia gratuita….così i soldini tutti al nord
Ci avete ammorbato basta! LE opere al Nord tutto va bene ma per noi del Sud no. Ci ricorderemo chi votare! Non vi è bastato.
Questo significa che una volta eletto si preoccuperá di risolvere le priorità?
Guardi chi ha intorno prima di dire che non c’è vecchia classe dirigente che la sostiene, è nella Sicilia dei viceré, è nella Sicilia del gattopardo!! Credere al suo progetto pertanto è impossibile!
Si tolga chi la circonda e forse non sentiremo l’insorpattabile puzzo del compromesso morale!!!
Il solito comunista seduto a tavola con i badanti del Sud, ma non vi vota più nessuno
Ma questi ancora in giro sono?
Ma vattene a casa.
Si ringrazia per la disponibilità e l’impegno proficuo del presidente Bonaccini ma sarebbe molto gradito che pensasse ognuno alla propria città.