Le opere di Distrart raccontano Messina: ecco perché l’arte non va cancellata VIDEO

Le opere di Distrart raccontano Messina: ecco perché l’arte non va cancellata VIDEO

Silvia De Domenico

Le opere di Distrart raccontano Messina: ecco perché l’arte non va cancellata VIDEO

Tag:

giovedì 16 Marzo 2023 - 07:30

Polemiche e dubbi sulle pensiline artistiche. Quelle opere che hanno resistito per 8 anni agli atti vandalici

di Silvia De Domenico

MESSINA – Rendere più gradevole l’attesa alla fermata del tram. Ma anche raccontare Messina, i miti e le storie che più ci rappresentano. Questo intendevano fare gli artisti che nel 2015 sono stati coinvolti per abbellire le pensiline della linea tranviaria messinese. Il progetto Distrart (distretti d’arte urbana, un’iniziativa di rigenerazione del tessuto urbano messinese attraverso il linguaggio artistico della Street Art) curato da Enrica Carnazza, aveva coinvolto una decina di giovani artisti messinesi. Tutti loro hanno realizzato opere che in un modo o in un altro rappresentavano un pezzo di storia della nostra città.

Polemiche e dubbi sul futuro delle opere

E in questi giorni di polemiche e dubbi sul futuro di queste pensiline artistiche è da lì che dobbiamo ripartire: dall’arte. Dal significato profondo del progetto e dalla storia che voleva raccontare a chiunque, messinese o turista di passaggio, sostasse per qualche minuto alla fermata. Ogni opera è un tripudio di colori e narra qualcosa di Messina. Ogni pensilina dipinta evoca una storia come solo l’arte riesce a fare, a volte molto più di un semplice pannello informativo.

Maria Costa a cavallo e i giganti Mata e Grifone

Dall’opera del capolinea Annunziata in cui erano inseriti i versi della poetessa scomparsa Maria Costa, raffigurata in sella ad un cavallo bianco. Alle opere che parlano di emigrazione ed immigrazione, realizzate proprio nelle pensiline che guardano il mare di fronte al porto in cui avvengono le operazioni di sbarco (vedi qui). Alle opere che raffigurano i giganti Mata e Grifone che si guardano da un lato all’altro di piazza Cairoli.

Dediche, parolacce e organi sessuali: l'opera sulla pensilina scompare sotto gli scarabocchi

Opere che hanno resistito per 8 anni agli atti vandalici

Tutte realizzate a mano sul luogo, da messinesi armati di pittura e pennelli. Tutte, o quasi, vandalizzate o danneggiate negli anni. I primi atti vandalici risalgono a prima ancora della presentazione ufficiale del progetto Distrart alla città. Ma ecco come commentavano la curatrice Carnazza e l’assessore alla Cultura della Giunta di allora Tonino Perna. “Le stiamo facendo riparare, alla fine la vinciamo”. E così è stato in questi anni: l’arte ha sempre vinto. Gli artisti hanno ridisegnato o riparato le opere che avevano subito interventi esterni da parte di pseudoartisti che hanno voluto dare il loro tocco volgare non richiesto.

Gli ultimi interventi offensivi sulle opere

Proprio pochi mesi fa, a gennaio, alla fermata “Municipio” erano state trovate dediche, parolacce e organi sessuali: l’opera era quasi scomparsa sotto gli scarabocchi. Proprio lì dove arrivano i croceristi c’è stato chi ha disegnato oscenità o scritto frasi d’amore. Ancora prima, a settembre, erano apparse scritte offensive e vandaliche alla fermata “Palazzo Reale”. Il “messaggio” è stato dipinto per attaccare i migranti, con scritte “No Africa” e volti cancellati con vernice gialla sulle due opere in cui si parlava proprio di immigrazione.

Otto anni dopo il primo atto vandalico non sappiamo ancora se l’arte vincerà anche stavolta o se sarà cancellata non dai vandali di turno ma da adesivi che copriranno alcune delle opere una volta per tutte. 

4 commenti

  1. MARIA COSTA E’ UN PATRIMONIO DELL’INTERA SICILIA E NON SOLO DI MESSINA. IL SUO VIDEO INNANZI AL SUO RITRATTO NELLA PENSILINA DI PARADISO/ANNUNZIATA E’ SIGNIFICATIVO. DOBBIAMO INCHINARCI INNANZI ALLA MEMORIA DELLA NOSTRA UNICA POETESSA DEL MARE INDIMENTICABILE MUSA DELLO STRETTO. OGNI VOLTA CHE PASSO INNANZI AL SUO RITRATTO RESPIRA IL MIO CUORE.

    2
    0
  2. Maria Costa non si può spostare. La nostra Musa indimenticabile poetessa dello Stretto merita di essere ricordata sempre. Respirano i nostri cuori al suo ricordo ogni volta che la vediamo in quella pensilina..

    2
    0
  3. Messina deve essere cinta da mure alte, nessuno esce più per tutta la vita.

    1
    0
  4. Già stamani ho visto che erano pronti a vedere i pannelli per sostituire queste opere d’arte, quindi in questo caso purtroppo l’arte non vince ……sto constatando quindi che neanche il tempo di fare il bando che già c è la ditta in attivo…….al presidente Campagna gli si può contestare di tutto e di più, ma per velocità di esecuzione è il numero uno(è pura ironia ci tengo a sottolineare)…..mi fa piacere che legga Tempostretto, infatti scrivo adesso augurandomi che legga pure stavolta il mio commento…..ho appurato che è stato velocissimo a togliere i bagni chimici ridotti peggio delle latrine nel terzo mondo……con la stessa velocità la invito a fare capolinea adeguati perché non è che uno se la deve fare addosso, specie di sera nei capolinea isolati senza possibilità di andare in nessun posto a espletare le normali funzioni di un essere umano . Pensi agli autisti, che non sono “bestie” e non possono farla in strada, specialmente le donne. Prima di pensare alla campagna di sensibilizzazione, sia sensibile in primis con chi le permette di raggiungere i traguardi di cui si vanta, perché la forza dell’azienda sono gli autisti. Senza di loro non esisterebbe il servizio trasporti pubblico per soddisfare l’utenza. Gli autobus non li guida certo lei. Peccato perché se li guidasse smetterebbe di fare il “padre padrone”o conunque di essere autoritario.

    2
    0

Rispondi a Rosaria Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007