Gli operatori: "Siamo tornati nel recinto solo provvisoriamente"
Servizio di Silvia De Domenico con Marco Olivieri
MESSINA – “Siamo tornati nel recinto fallimentare“, commenta Antonio Tavilla in rappresentanza degli operatori del mercato di Giostra. Così definiscono l’area ex Mandalari a loro assegnata dall’amministrazione comunale per il mercato bisettimanale del martedì e venerdì.
E continua Tavilla: “Non abbiamo montato il mercato in segno di protesta pacifica per alcune settimane, ma non potevamo più permetterci di non lavorare“. Così dopo i presidi in piazza Unione Europea, tavoli tecnici con il sindaco Basile e l’assessora Dafne Musolino i circa 140 mercatali sono tornati ad esporre la loro merce nell’area in cui fino a pochi mesi fa si facevano tamponi.
“I mercati devono stare su strada”
Lo considerano, però, un periodo transitorio: restano in attesa, infatti, che dagli uffici comunali arrivi il via libera per lo spostamento su strada tra viale Regina Margherita e viale Aranci. Quella dovrebbe essere la loro destinazione secondo l’ultima delibera firmata a fine settembre dagli uffici competenti. Ma le tempistiche sul trasferimento non sono ancora certe e in attesa dell’ufficialità operatori e clienti (pochi) sono tornati nell’area adibita a mercato fino a prima dell’emergenza Covid.
“Area fallimentare: pochi clienti perché non c’è parcheggio”
Non tutti gli operatori però sono tornati. Alcuni non hanno rinnovato la licenza proprio perché consideravano la zona troppo periferica e poco consona ai propri affari. Ecco perché la parte centrale dell’area è rimasta vuota. Già dalle prime ore della mattinata Tavilla e altri commercianti hanno notato un calo di affluenza rispetto alle giornate di lavoro sul viale Giostra basso. “Il problema principale di questa zona è la mancanza di un parcheggio e la possibilità di accedere al mercato solo tramite due ingressi”, concludono i mercatali.
Certo attendono di tornare in strada a paralizzare il viale giostra, se hanno queste intenzioni perché non rimangono a casa a riposare.
Visto che è da alcuni anni che il mercato non è tutto occupato si potrebbe utilizzare una parte per i parcheggi
Parcheggiare li per andare dove?
Sul viale Giostra basso invece i parcheggi erano abbondanti.
Peccato che non si poteva circolare
PERCHÉ NON METTERE UN BUS NAVETTA CHE FA CAPOLINEA SUL VIALE GIOSTRA BASSO DI FRONTE A SANT’ ORSOLA CHE PARTE VERSO IL MANDALARI? BISOGNA METTERE UN PREZZO POLITICO PER IL BIGLIETTO E COSÌ SI RISOLVE IL PROBLEMA DEI PARCHEGGI. MA IL VERO PROBLEMA NON È DEI PARCHEGGI MA DELL’ARROGANZA DI QUALCHE MERCATALE CHE VUOLE LA POLEMICA CON LA CITTÀ. LA VERITÀ È UN’ALTRA E NON SI PUÒ FARE NIENTE: NON CI SONO SOLDI E LA GENTE MON PUÒ SPENDERE. QUANTI NEGOZI HANNO CHIUSO IN QUESTA CITTÀ? VEDI PER ESEMPIO IN VIA PALERMO . IL PROBLEMA CHE È DEL PARCHEGGIO?
Questi operatori quando vanno in altri comuni stanno “CU DDU PEDI NTA NA SCARPA”………….
A Messina invece fanno CHIDDU CHE VONNU………
Quindi per il volere, l’interesse e il vantaggio di 140 operatori bisogna sacrificare e rendere infernale la vita di 30mila, 40mila o forse anche più persone?
Cosa succederebbe in caso di emergenza se nel controviale ci sono le bancarelle e il viale centrale – che ora ha il cordolo – dovesse essere bloccato (traffico, incidente, auto parcheggiate, ecc)? In casi simili, come farebbe un’ambulanza o un camion dei pompieri a passare? Non pensiamo poi a situazioni più gravi, come un incendio o un terremoto!!
Quale persona sana di mente consente di bloccare un viale in cui sbocca un’uscita autostradale?
Le macchine normalmente parcheggiate nel controviale ogni giorno (almeno 80, forse anche di più) il martedì e il venerdì dove andranno parcheggiate?
Sono queste le domande a cui il Sindaco e gli assessori competenti devono rispondere!!
Vedo commenti vergognosi vi auguro tutto il bene del mondo.