Messina. Riciclaggio di auto di lusso, 9 arresti tra Patti e Gioiosa Marea. VIDEO

Messina. Riciclaggio di auto di lusso, 9 arresti tra Patti e Gioiosa Marea. VIDEO

Marco Ipsale

Messina. Riciclaggio di auto di lusso, 9 arresti tra Patti e Gioiosa Marea. VIDEO

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mercoledì 26 Maggio 2021 - 11:44

Rubate all'estero, poi veniva modificato il numero di telaio, erano immatricolate in Italia e messe in vendita

Rubavano auto di lusso Toyota Rav 4 e Lexus all’estero, contraffacevano i numeri identificativi del telaio, le portavano in Italia e le immatricolavano con documenti falsi alla Motorizzazione di Messina, per poi rivenderle.

L’indagine “Rav 4”, condotta dalla Polizia Stradale di Messina e dalla sostituta procuratrice di Patti, Giorgia Orlando, ha permesso di scoprire un sodalizio criminale formato da nove persone, alcune delle quali di origine romena, bielorussa e russa ma da tempo residenti a Gioiosa Marea e Patti.

Sono gravemente indiziate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, Ugo Molina, dei reati di associazione a delinquere, falsità in documenti e riciclaggio di auto. “Un sofisticatissimo meccanismo delinquenziale che si estrinsecava in diverse fasi, ideate ed eseguite con precisione chirurgica e con elevatissima professionalità …” – ha evidenziato il giudice.

Quattro degli indagati sono stati portati in carcere, cinque ai domiciliari.

Il modus operandi

La nazionalizzazione dell’auto poteva avvenire anche prima del furto. Venivano formati documenti falsi (carta di circolazione, contratti d’acquisto, schede tecniche) per potere immatricolare in Italia un’auto estera, usando un codice di identificazione di altra auto ancora circolante all’estero, dello stesso modello di quella rubata o da rubare.

Una volta rubata l’auto, veniva “clonata” tramite punzonatura del numero di telaio, in modo da farlo coincidere con quello dell’auto immatricolata in Italia con documentazione falsa. A quel punto veniva messa in vendita.

Le auto sequestrate

Sono state sequestrate due Toyota Rav 4 e tre Toyota Lexus, perché “clonate”.

Ma le indagini finanziarie hanno dimostrato anche l’esistenza di movimentazioni bancarie incompatibili coi redditi bassissimi dichiarati dagli indagati. Per questo, sono state sequestrate altre nove Toyota a loro intestate.

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