Per il terzo anno consecutivo la secolare processione delle barette non si farà. Tanti messinesi hanno voluto rendere omaggio agli 11 simulacri custoditi nella chiesa Nuovo Oratorio della Pace di via XXIV maggio
Servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – L’ultima processione delle barette risale al 2019. Da tre anni la secolare tradizione messinese si è interrotta a causa del covid e delle restrizioni. Grande rammarico da parte dei messinesi devoti e della confraternita che ogni anno porta in processione le 11 bare per le vie della città.
Una tradizione secolare
Insieme all’ex governatore della Confraternita del SS Crocifisso Giacomo Sorrenti abbiamo ripercorso la storia della processione risalente al 1600. I corpi statuari, in legno e cartapesta, oltre ad essere un patrimonio di fede sono anche patrimonio artistico e per questo tutelate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.
I ruoli del battitore e del portatore
Uno storico battitore della confraternita ci racconta come viene tramandato il ruolo del battitore, ma anche quello del portatore, entrambi mossi dalla fede e da un legame viscerale con la propria baretta. “La varetta è di chi la porta e della città, noi ci onoriamo di prendercene cura”, spiega ai nostri microfoni.
Chiesa aperta fino a stasera
Nuovo Oratorio della Pace di via XXIV maggio, conosciuta anche come “chiesa delle barette”, rimarrà aperta ai fedeli fino a stasera. La giornata del Venerdì Santo si concluderà con una via crucis fatta di 11 stazioni, e non 14 come da tradizione, proprio come il numero delle barette che rappresentano la passione di Cristo.