Messina verso l'arancione. Commercianti: "Basta polemiche, ripartiamo tutti insieme". VIDEO

Messina verso l’arancione. Commercianti: “Basta polemiche, ripartiamo tutti insieme”. VIDEO

Silvia De Domenico

Messina verso l’arancione. Commercianti: “Basta polemiche, ripartiamo tutti insieme”. VIDEO

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sabato 30 Gennaio 2021 - 13:36

Ultimo weekend in zona rossa. Da lunedì la Sicilia si colora di arancione. Ecco le attività che hanno riaperto oggi a Messina. Servizio di Silvia De Domenico

A mezzanotte Messina è passata dalla zona “ultrarossa” di De Luca al rosso regionale. Da lunedì si colorerà di arancione come il resto della Sicilia. Stamattina, infatti, hanno riaperto al pubblico le attività dell’allegato 23 e 24 del Dpcm per le quali il sindaco, con l’ordinanza “Lockdown”, aveva disposto la chiusura.

Fra questi oggi hanno riaperto i cancelli anche i mercati cittadini. Per bar e attività di ristorazione, invece, è ripartito l’asporto. Fino a ieri, infatti, era consentito solo il servizio a domicilio. Molti bar nelle ultime due settimane non hanno lavorato affatto e alcuni non hanno riaperto nemmeno stamattina.

Ecco le parole di un barista che nelle ultime due settimane non ha lavorato affatto. “Il nostro comparto sta soffrendo, è sotto gli occhi di tutti, ma non è più il tempo delle polemiche. E’ il tempo di ripartire tutti insieme“.

Hanno riaperto al pubblico anche barbieri e parrucchieri, i centri estetici invece dovranno aspettare lunedì. “Le clienti hanno tanta voglia di ritornare a vivere, prendersi cura della propria persona e rilassarsi nei nostri saloni”. Sono le parole di una parrucchiera che crede e spera in una rapida ripresa della sua attività, ma allo stesso tempo non nasconde la difficoltà economica che sta affrontando. “La mia è una nuova attività, non ho potuto dimostrare il fatturato del 2019 e questo mi ha penalizzato. Però l’affitto e le bollette continuano ad arrivare”.

Fra i negozi ritenuti essenziali dall’allegato 23 sono tornati ad alzare la saracinesca quelli di abbigliamento per bambini. “La mia attività rientra fra i negozi ritenuti essenziali ma io non condivido l’allegato 23 e considero la il mio negozio essenziale al pari di tutti gli altri che oggi sono chiusi”. La titolare di un negozio per bambini si augura di ripartire insieme a tutti gli altri. “Voglio sperare che la zona arancione che sta per arrivare significhi senso di responsabilità da parte di tutti noi cittadini. Il lavoro è economia circolare e bisogna cercare di ripartire tutti insieme”.

Servizio di Silvia De Domenico

8 commenti

  1. Da lunedì ricomincerà l’asporto farlocco con riunione di persone davanti ai bar a prendere il caffè e a chiacchierare indisturbati, vie cittadine di nuovo piene di persone a passeggiare senza fare niente, così tra due o tre settimane ritornerà la zona rossa.

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  2. Vai a capire perché le ville comunali a Messina sono ancora chiuse.

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  3. Forse non lo sai ma esistono le forze dell’ordine per i controlli ,se ci sono assembramenti fare le multe, d’altronde
    anche nei supermercati ci sono assembramenti, quindi chiudiamo anche quelli anzi soprattutto.
    Stiamo tutti dentro casa con l’esercito che ci porta da mangiare porta a porta
    magari per qualche anno così ci togliamo il pensiero.

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  4. Caro Nstwviva secondo te si dovrebbe stare ancora per qualche anno chiusi in casa, giusto, se ho capito bene ! Allora come dice Salvo chiudiamo tutto , ma proprio tutto, con l’esercito che porta da mangiare. Sicuramente tu sei uno che prende il reddito di cittadinanza, un disoccupato che prende la cassa integrazione, un pensionato o meglio ancora uno che lavora nella pubblica amministrazione, allora posso capire questa tua affermazione, tanto ti campa lo Stato. Spero che succeda quello che dici ma spero anche che in quei giorni tu non debba prendere un euro per campare, poi mi fai sapere cosa ne pensi.

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    1. Io non vivo di reddito di cittadinanza, anzi fosse per me lo toglierei, sono un affermato avvocato, e vedo che le leggi non le rispetta nessuno perché sono certi della non punibilità.

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      1. caro “avvocato affermato” intanto come gli altri metti il nome …ti vergogni?!? ovvio!!
        il popolo è arrivato, non ha il conto pieno di soldi e deve mangiare e senza lavoro non si può andare avanti. Non hanno tutti il conto corrente bello pieno. Morire di fame è ancora peggio di morire di covid.

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    2. Nstwviva il duce 31 Gennaio 2021 18:35

      Purtroppo non prendo il reddito di cittadinanza essendo un conosciuto libero professionista a cui il lavoro fortunatamente non manca.

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  5. Ci si lamenta e poi le regole non le rispetta nessuno……oggi c’era un casino specie in zona sud. Così facendo staremo di nuovo a casa fra non molto…

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