Una strada fiorita e colorata tutto l'anno. Tignino: "Il primo intervento verde in città dopo Villa Sabin, realizzato 40 anni fa"
Servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una passeggiata dalla rotatoria di via Santa Cecilia a quella del viale Europa: quel famoso tratto della via Don Blasco che da oltre due mesi i cittadini attendono di poter percorrere in auto per evitare la via La Farina. Dall’inaugurazione di marzo, infatti, la strada è percorribile e il parcheggio utilizzabile ma non ha via d’uscita. Il direttore dei lavori, l’ingegnere Antonio Rizzo, assicura che ormai è solo questione di giorni: “I collaudi e le fasi semaforiche, che riguardano l’incrocio viale Europa – via La Farina, sono stati completati”.
La passeggiata di Legambiente dei Peloritani
Percorriamo la via a piedi dalla statua di Messina di Alex Caminiti alla rotonda del Milite Ignoto (in corrispondenza del viale Europa) insieme ai soci di Legambiente dei Peloritani. “Abbiamo invitato il direttore dei lavori e gli esperti agronomi Tignino e Mazzaglia che hanno curato l’impianto del verde”, racconta Enzo Colavecchio del Circolo Legambiente. “Una passeggiata che rientra nel nostro corso di formazione finanziato dalla Fondazione Puglia sui temi ambientali di cura del verde e mobilità”.
Strada fiorita e colorata tutto l’anno
E proprio l’esperto agronomo Saverio Tignino ci racconta i criteri scelti nella progettazione del parco urbano che costeggia la via Don Blasco. Dei percorsi immersi nel verde e nei colori: “Ogni pianta è stata pensata e piazzata a un metro di distanza l’una dall’altra in modo che in ogni periodo dell’anno ci sia una fioritura. La strada, quindi, sarà colorata tutto l’anno. Nel giro di un paio di anni le siepi si uniranno in una successione di colori che tiene conto della profondità e della lunghezza della strada”.
Bisognerebbe avere il coraggio di dire che la statua che rappresenta Messina….non la rappresenta per niente. È brutta, tozza e non caratterizza la città. Non è una bambina e non è un’adolescente….molto meglio l’altra statua di Messina regale ed austera. Ma poi perché si è affidato il lavoro ad un artista scelto da chi? Sarebbe stato opportuno fare un bando pubblico
In fondo rappresenta le nefandezze della nostra città, le sue storture. Rappresenta ciò che è e che invece potrebbe e dovrebbe essere.
La statua della Sirenetta a Copenaghen non è né regale né austera eppure è conosciuta in tutto il mondo.
Se ci mettiamo a guardare il pelo per ogni opera che si realizza a Messina, restiamo fermi alle baracche che per fortuna stanno scomparendo
Io proporrei di fare resuscitare Michelangelo e commissionarla a lui una bella statua.