Nascere e morire in baracca. La famiglia Parisi: "Dignità calpestata fin dentro la bara" VIDEO

Nascere e morire in baracca. La famiglia Parisi: “Dignità calpestata fin dentro la bara” VIDEO

Silvia De Domenico

Nascere e morire in baracca. La famiglia Parisi: “Dignità calpestata fin dentro la bara” VIDEO

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lunedì 16 Gennaio 2023 - 14:20

Il grido di dolore della famiglia e dei vicini di casa della signora Santina: "Abbiamo paura di fare la stessa fine"

Di Silvia De Domenico

MESSINA – Una vita trascorsa fra vicoli strettissimi, a respirare umidità e amianto, con le finestre chiuse anche in estate per la paura dei topi. Così è nata, ha vissuto ed è morta a 66 anni Santina Parisi. Una madre di 3 figli a loro volta nati e cresciuti nella stessa casetta. Una delle venti baracche di via Cuore di Gesù, a Giostra, con la porticina talmente stretta da non consentire alla bara di varcarla. E proprio fuori da quella viuzza, praticamente in mezzo alla strada, la donna è stata salutata per l’ultima volta dalla famiglia e dal vicinato.

“Tutti promettono ma nessuno ci tira fuori da qui”

Gli stessi che oggi gridano il loro dolore. Il dolore e la rabbia di chi ha paura di fare la stessa fine prima o poi. “Viviamo in queste condizioni chi da 30, chi da 50 anni, tutti promettono ma nessuno ci tira fuori da qui. Ci hanno solo illuso”, raccontano disperati gli abitanti di questa via dimenticata sul viale Giostra. “Continueremo la nostra battaglia legale“, spiega una delle figlie della signora Parisi. “Non è giusto morire così, è vergognoso”.

Alloggi in deroga negati e il ricorso

A seguire legalmente la famiglia della signora Santina è l’avvocata Annalisa Giacobbe. “Ho fatto richiesta di alloggio in deroga, come prevede il nostro regolamento comunale, per cinque famiglie”, spiega l’avvocato. “Ciascuno dei nuclei familiari che rappresento soffre di gravi problemi di salute ma tutte le richieste sono state negate”. In relazione alle decisioni del dipartimento Politiche per la casa del Comune di Messina sull’assegnazione in deroga di alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) l’avvocata ha fatto ricorso e i giudizi sono pendenti dinnanzi al Cgars (Consiglio di giustizia amministrativa Regione siciliana) di Palermo. Quest’ultimo organo ha disposto un’istruttoria al fine di comprendere l’iter posto in essere dall’amministrazione comunale nell’assegnazione. 

Il nostro giornale continuerà ad affrontare il tema con gli interlocutori istituzionali e le persone che vivono sulla loro pelle il problema.

3 commenti

  1. questa è messina e i messinesi

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    1. La macchina amministrativa non si smentisce mai , la città sta correndo a passi decisi e convinti in ogni suo ambito verso l’età della pietra. Complimenti

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  2. Raffaele Barcellona 16 Gennaio 2023 21:28

    Si sono riempiti la bocca tanti politici in primis Salvini la Siracusano lo stesso De Luca e tutta l’Italia intera che non sa come si vive in una baracca.

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