Un murale contro le dipendenze tecnologiche: "Fenomeno diffuso tra i bambini" VIDEO

Un murale contro le dipendenze tecnologiche: “Fenomeno diffuso tra i bambini” VIDEO

Matteo Arrigo

Un murale contro le dipendenze tecnologiche: “Fenomeno diffuso tra i bambini” VIDEO

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martedì 30 Maggio 2023 - 07:30

L'opera realizzata nel cortile dell'Istituto comprensivo "Foscolo-Battisti" in collaborazione con la Comunità Faro

MESSINA – Studenti, insegnanti e famiglie possono finalmente ammirare il murale realizzato nel cortile
interno dell’Istituto Comprensivo “Battisti-Foscolo” da un gruppo di giovanissimi della scuola
secondaria di primo grado. L’opera è stata presentata in un clima di festa dai ragazzi che hanno mostrato ai propri genitori il risultato di un percorso durato circa tre mesi. Il murale è stato realizzato dagli street artist Daniele Battaglia, Melania Belluomo e Sara Esposito. La dirigente scolastica è Alessandra Minniti ed è stato intercettato un finanziamento (“Scuole aperte”). Il murale occupa interamente una delle pareti del cortile (circa 12 metri lineari) e racconta, attraverso lo sguardo dei ragazzi, il delicato rapporto con le nuove tecnologie.

I ragazzi e il senso di libertà in un murale realizzato con tecniche differenti

Accompagnati dal personale del Centro di solidarietà Faro, che si occupa delle dipendenze patologiche e del recupero dei tossicodipendenti, e dell’Istituto scolastico, gli studenti hanno realizzato un’opera complessa, composta da tre distinte scene, realizzate con tecniche differenti (pittura spray, pittura a pennello). Evidente il contrasto tra le tinte scure di una realtà asfissiante perché dominata dalle tecnologie e i colori di una primavera dove i ragazzi liberano sé stessi, si aiutano. Si danno una mano per non restare “intrappolati” nelle aberrazioni del gioco d’azzardo, del gaming, dei social network.

Un orologio (rappresentato proprio sulla sommità di una scuola) scandisce il tempo del gioco e della relazione amicale ma anche l’immobilità di chi resta ostaggio della dipendenza. Sul lato opposto, la fuga di una giovane che riesce a liberarsi dalle catene e la prigionia di un adulto, rinchiuso in una stanza
trasparente ma inaccessibile, ripiegato su se stesso dopo aver strappato l’ennesimo gratta-e-vinci.
Durante la mattinata sono stati esposti anche tutti i bozzetti, circa cento, che i ragazzi hanno
disegnato in questi mesi. Un ricco album dal quale sono state scelte anche le stampe per le
maglie celebrative dell’iniziativa, donate a tutti i partecipanti. Un connubio, quello tra
prevenzione ed espressione artistica, confermato dagli stessi ragazzi che hanno più volte
evidenziato nei loro bozzetti lo slogan “art is a way”: l’arte è una strada!

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