Via Don Blasco. Rizzo e Mondello: "Fine lavori entro il 2023"

Via Don Blasco. Rizzo e Mondello: “Fine lavori entro il 2023”

Giuseppe Fontana

Via Don Blasco. Rizzo e Mondello: “Fine lavori entro il 2023”

mercoledì 16 Novembre 2022 - 14:00

Oggi il taglio del nastro del nodo Atm, ma restano altri tre punti su cui lavorare: Rifotras, Santa Cecilia e viadottino. Appuntamento entro un anno

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – Con l’inaugurazione di oggi, da viale Gazzi a via Salandra si potrà utilizzare la prima metà “completa” di via Don Blasco. Un passo importante arrivato dopo mesi di attesa, lavori e altre inaugurazioni, che risalgono a due anni fa e poi ai primi mesi dell’anno ormai agli sgoccioli. Adesso Messina inizia a vedere la fine di questa lunga corsa alla realizzazione di un progetto in cantiere da decenni e mai realizzato. Restano da sciogliere tre nodi: la bonifica dell’area ex Rifotras, che permetterà di arrivare da viale Europa a via Salandra; il ponte Rfi di via Santa Cecilia; e il cavalcavia alla “foce” della Tommaso Cannizzaro, che dovrà essere demolito e ricostruito.

Mondello: “Fatto in 4 anni l’impensabile”

Ed è qui che si arriva al nocciolo della questione: quanto ci vorrà? A rispondere sono stati in mattinata il vice sindaco e assessore alle opere pubbliche e alla mobilità, Salvatore Mondello, e il progettista e direttore dei lavori, l’ingegnere Antonio Rizzo. “Nello spazio di 4 anni abbiamo realizzato ciò che sembrava impensabile – ha dichiarato Mondello – e abbiamo superato una marea di problematiche, al di là di sterili polemiche che vedo su media e social media. Il progetto era fermo con le quattro frecce per motivi amministrativi risolti dalle giunte De Luca e Basile. Per il fine lavori bisogna valutare due situazioni: il viadottino, la parte finale, legata a una variante in via di definizione alla Regione e posso dirvi che in cinque o sei mesi sarà tutto nuovo. L’altra è la via Santa Cecilia, i lavori dipendono da Rfi che procede a consolidare le pile del viadotto. Bisogna attendere i loro tempi, ma stanno lavorando e il ritardo rispetto al cronoprogramma è leggero. La tempistica potrà allinearsi all’altro tratto”.

Rizzo: “Fine entro 2023”

“Oggi è una giornata particolare perché questo è un nodo particolare – spiega Rizzo – perché ha tre tipi di interferenze: le ferrovie, con la galleria dei peloritani che si trova qui sotto; i binari del tram, con cui bisognava raccordarsi per le rampe; e poi l’attraversamento gommato, con sistemi di videocontrollo che consente il passaggio ai mezzi autorizzati”. E poi il nodo Rifotras. Rizzo spiega: “A breve il Comune consegnerà i lavori a un’impresa già individuata e si potrà riqualificare tutta la zona, con l’eliminazione dei rottami e tutte le sostanze presenti. L’area sarà bonificata. I tempi? Prevediamo dicembre 2023”.

L’importanza di via Don Blasco

Soddisfatto Mondello: “Si tratta di un tratto importante, con più significati. In chiave mobilità diventa un’eccellente alternativa alla via La Farina. Il nastro stradale è poi sempre occasione per riqualificare e rigenerare e sta succedendo anche qui col piano generale. Ma mi riferisco anche all’ex Macello, per cui abbiamo un progetto di 19 milioni. E aggiungerei un aspetto non meno significativo, quello dell’approccio al mare: la riappropriazione di un mare fin qui negato alla città”.

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3 commenti

  1. Entro il 2023 come il viadotto

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  2. Salve,volevo sottolineare,da abitante della via nuova da oltre 58 anni, che già aperta da un giorno i veicoli sfrecciano anzi corrono oltre il limite di velocità stabilito dalla legge,scambiando la strada per un circuìto da corsa. A mio parere ci vogliono i dossi,per non parlare della piscina quando piove, i liquami fognari si riversano dentro la nostra palazzina,come documentato con dei video più volte messi in vari post sui social che poi le televioni locali hanno messo nei sevizi in onda. Ee ancora siamo all’inizio,noi abitanti siamo stato abbandonati sia dalla giunta De Luca e Basile ma come di consuetudine nessuno ne parla,avendo dentro casa odori nauseabondi e la fogna che scarica nel condominio oltre muri spaccati e danni e umidità permanente per non parlare dei tombini che si otturano giornalmente,complimenti a chi ha realizzato tutto questo un grande plauso….di vergogna

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  3. Salve,volevo sottolineare,da abitante da oltre 58 anni della via nuova all’altezza del deposito del tram che già aperta da un giorno,i veicoli sfrecciano anzi corrono oltre il limite di velocità stabilito dalla legge,scambiando la strada in un circuìto da corsa a mio parere ci vorrebbero i dossi,per non parlare della piscina quando piove i liquami fognari si riversano dentro la nostra palazzina,come documentato con dei video più volte e messo vari post sui social e poi i telegiornali locali l’hanno condiviso nei servizi e messo in onda e ancora siamo all’inizio,noi abitanti siamo stato abbandonati sia dalla giunta precedente De Luca e poi Basile ma come di consuetudine nessuno ne parla,avendo dentro casa odori nauseabondi e la fogna che scarica nel condominio escrementi oltre muri spaccati e danni e umidità permanente per non parlare dei tombini che si otturano giornalmente,complimenti a chi ha realizzato tutto questo un grande plauso….di vergogna solo puramente facciata e pubblicità occulta, purtroppo la cittadinanza è all’oscuro di tutto ciò quando pioverà vedrete voi stessi

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