Riparte la caccia alle streghe

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sabato 25 Giugno 2011 - 07:50

Il 9 luglio a Siena torneranno a mobilitarsi le donne di “Se non ora, quando?”. E sarà di nuovo polemica

Il 9 e 10 luglio, a Siena, torneranno a riunirsi le donne di Se non ora, quando? Il 27 giugno è prevista la presentazione dell’incontro. Dal 13 febbraio, giornata della prima mobilitazione, le donne hanno costituito gruppi in ogni città ed oggi scrivono: “sentiamo il bisogno di rafforzare questa rete e capire insieme come proseguire, come costruire il cambiamento necessario per fare dell’Italia un paese per donne. Vogliamo conoscerci, confrontarci, stringere un patto tra noi”. Nulla di più, dunque. Ma, come accaduto dal 13 febbraio in poi, immagino già in risposta il diluvio di insulti, polemiche, scontate banalità. In Italia oggi chi non la pensa come noi è un nemico da abbattere, umiliare, demolire. Non esiste più il confronto, esiste solo l’aggressione verbale volta alla distruzione dell’altro. Mi sembra già di leggere i commenti. Nessuno dirà: “Ma sì, sentiamo se tra milioni di amenità diranno almeno una cosa su cui confrontarci”. Nessuno ascolterà la loro l’opinione. Non so come sia successo ma lentamente il dialogo ha lasciato spazio alla violenza delle parole. Non per nulla uno dei video più cliccati su You tube è Vittorio Sgarbi che ripete 30 volte “capra” ad un ospite in uno studio tv. Pare sia molto gradito agli adolescenti. Pare che piaccia vedere un uomo che insulta fino alla gogna un altro essere umano solo perché ha un’opinione diversa dalla sua. Quindi so già cosa leggeremo: “queste donne sono strumentalizzate dai comunisti” (è noto infatti sin dai tempi di Adamo ed Eva che le donne non hanno un pensiero autonomo), scordando che a)i comunisti in Italia non esistono da tempo e non sono mai esistiti b) tutti i partiti, dal Pdl a Sel passando per il Pd fanno lo stesso “uso” delle donne c) Se non ora, quando? chiede una diversa selezione della classe dirigente e, grazie al cielo, la classe dirigente non è solo ed esclusivamente la classe politica, quindi è un problema ben più vasto che coinvolge tutti i settori. Cito a caso le altre reazioni: 1) sono tutte brutte e grasse, anzi, comuniste basse, brutte, grasse e non si lavano 2) sono tutte invidiose della felicità della Minetti 3) farebbero meglio a stare a casa a lavare i piatti 4) muoiono dalla voglia di “darla” a qualcuno potente ma nessuno se le fila. Ma è possibile che non ci sia un minimo di originalità, un barlume di fantasia? Le donne italiane si riuniscono per dire, confrontiamoci, vogliamo un Paese anche per donne, e saranno sommerse da una marea di banalità e un diluvio di insulti legati esclusivamente al loro aspetto fisico (perché si pensa, sbagliando, che l’autostima di una donna sia legata al suo sedere, opinione rimasta intatta sin dai tempi della clava). Eppure al raduno di Pontida non mi pare ci fossero decine di Mister Universo o Nobel per la fisica, ma a nessuno è venuto in mente di commentare la bellezza di Bossi o la ciccia di Calderoli. Non riesco più a seguire i dibattiti in tv, mi sento male perché sembrano incontri di pugilato, o quegli incontri clandestini di lotte tra cani aizzati all’odore del sangue, con la gente intorno che fa il tifo. A proposito di banalità il 13 febbraio,in occasione della prima manifestazione delle donne, ho scritto un articolo su Tempostretto. Tra i commenti ne ricordo uno, ovviamente anonimo, che sosteneva di sapere come io avessi fatto carriera passando “di letto in letto”. A prescindere dal fatto che io non ho per nulla fatto carriera, il gentile signore anonimo non mi conosce. Se mi conoscesse, come persona e come professionista, saprebbe non solo che ho sudato ogni incarico che ho avuto, ma soprattutto che so distinguere bene il piacere personale dallo scambio di merci. Se il gentile signore anonimo che mi ha tacciato di essere una tipa “allegra” mi avesse incontrato, se ci fossimo confrontati, son certa che entrambi avremmo trovato un punto d’incontro, magari avrebbe condiviso almeno una delle mie idee ed io almeno una delle sue. Magari ci saremmo persino trovati simpatici. E’ questo il problema di quest’era dell’odio, non riusciamo a parlarci, non riusciamo a vedere l’altro. Le donne di Siena resteranno solo delle Streghe invidiose, brutte, grasse, con l’alito pesante perché non si lavano i denti come tutti i comunisti. Dimenticando che le streghe volano, volano alto. Volano veloci sulle teste di chi vuole bruciarle vive. Rosaria Brancato

Un commento

  1. anticospeziale 25 Giugno 2011 10:00

    Condivido in pieno l’articolo di Rosaria Brancato alla quale invio complimenti ed auguri; le battaglie si vincono concentrando le energie ad ogni ostacolo! Sono un uomo e condivido anche il problema di una donna che trova ostacoli di fronte a risposte sanitarie gestite da uomini. Palpazione, piccolo nodulo al seno, prescrizione di ecografia e mammografia.
    Iter: A)prenotazione AUSL da cittadina assistita: mammografia luglio a Taormina o settembre a Messina. Ecografia maggio 2012. B) studio privato: domani se paga, tra 20 giorni con impegnativa e paga il ticket; nello stesso studio (convenzionato) non è possibile se regolarmente assistita ma esente da ticket. A chi la denuncia? Ad un magistrato uomo? Cordialità.

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