Le opere Iacp vanno avviate velocemente. C'è l'accordo

Le opere Iacp vanno avviate velocemente. C’è l’accordo

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mercoledì 05 Giugno 2013 - 14:54

I segretari provinciali delle Federazioni degli edili, Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti hanno incontrato la direttrice dell’Istituto Autonomo Case Popolari Maria Grazia Giacobbe, l’avv. Achille D’Arrigo e l’avv. Antonino Recupero concordando l’istituzione del tavolo permanente la cui prima riunione si terrà martedì prossimo 11 giugno. L'intervento dell'ex presidente dello Iacp, Giuseppe Santalco

Un tavolo permanente per monitorare l’avvio delle opere dell’Iacp a Messina e provincia e capire se vi è, in base alle leggi vigenti, la possibilità di utilizzare manodopera locale nei cantieri. E’ quanto ottenuto da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil della protesta che questa mattina ha visto decine di lavoratori manifestare sotto la sede dell’Iacp di Messina per sollecitare l’inizio dei lavori già finanziati e appaltati.

I segretari provinciali Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti hanno incontrato la direttrice dell’Istituto Autonomo Case Popolari Maria Grazia Giacobbe, l’avv. Achille D’Arrigo e l’avv. Antonino Recupero concordando l’istituzione del tavolo permanente la cui prima riunione si terrà martedì prossimo 11 giugno.

Le federazioni degli edili di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto con forza l’avvio dei lavori per la realizzazione del Parco Magnolia, dei 44 alloggi a S. Lucia, dei 40 alloggi a Minissale e di 105 alloggi a Bordonaro, il risanamento delle aree di Bisconte, di San Paolo, di Fondo Fucile, di Fondo Ragusa, di Maregrosso e del rione Taormina e i 40 interventi di recupero per alloggi IACP a Messina e provincia, confidando che lo sblocco di queste opere possa essere una vera e propria boccata di ossigeno per il settore.

“Vi è una leggera apertura da parte dei dirigenti dell’Iacp – commentano De Vardo, Famiano e Oriti – ma restiamo in allerta e attenti per dare risposte concrete ai lavoratori del settore edile”.

Sulla vicenda, è intervenuto anche l’ex presidente dello Iacp, Giuseppe Santalco: “I quattro interventi costruttivi previsti al Parco Magnolia, a Minissale, a Bordonaro ed a Santa Lucia erano stati approvati dal Consiglio di Amministrazione da me presieduto e spiace rilevare che, nonostante siano passati 5 anni, ancora non sono stati avviati i lavori di costruzione. Ciò dimostra che quanto più volte da me affermato circa la necessità di rivedere la Legge sul Risanamento di Messina la N° 10 del 1990 ha trovato riscontro nei ritardi nell’avvio degli appalti. Pertanto occorre , in brevi tempi, modificare tale Legge e farla divenire una Legge Speciale che preveda delle deroghe alle procedure amministrative e tecniche per accelerare i lavori,con una priorità sui tempi per i bandi di gara predisposti dall’UREGA. Inoltre, considerato che ancora non sono stati stanziati finanziamenti per gli interventi del risanamento di Fondo Fucile, Rione Taormina e Bisconte, ed atteso che negli ultimi anni la Regione Siciliana non ha concesso alla città di Messina le risorse necessarie per completare il risanamento (nè le ha previste nel bilancio regionale , né le ha prelevate dall’art 28 dello Statuto) ribadisco la necessità di ricorrere al sistema dell’housing sociale. In particolare, in alcune zone delle città strategiche per ubicazione (Via Taormina e Fondo Saccà), occorre assolutamente puntare ad un coinvolgimento dei principali attori istituzionali del settore edilizio privato di Messina per realizzare un sistema integrato che preveda sia la costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica,che di strutture per servizi e commercio”.

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