Alla ricerca della verità sulla morte di Aldo Moro: il "tour" di Gero Grassi ha fatto tappa a Messina

Alla ricerca della verità sulla morte di Aldo Moro: il “tour” di Gero Grassi ha fatto tappa a Messina

Danila La Torre

Alla ricerca della verità sulla morte di Aldo Moro: il “tour” di Gero Grassi ha fatto tappa a Messina

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domenica 08 Maggio 2016 - 22:48

A fare in modo che il racconto del parlamentare del partito democratico sul caso Moro facesse tappa anche in riva allo Stretto è stato Felice Calabrò: «Moro è il vero e grande esempio a cui tutti coloro che si approcciano all’arte per eccellenza dovrebbero tendere»

L’incantevole Villa Cianciafara ha fatto da scenario, venerdì sera, al 280esimo incontro tenuto dal parlamentare del Pd Gero Grassi sul caso Aldo Moro.

Il racconto che il deputato del partito democratico sta portando su e giù per l’Italia alla ricerca della verità su “chi e perché ha ucciso Aldo Moro” (questo il titolo della manifestazione) è scandito da date, documenti, messi agli atti o misteriosamente spariti, e dal resoconto di alcune delle testimonianze succedutesi in questi lunghi anni.

Alla vigilia del 38esimo anniversario della morte di Moro, che ricorre oggi 9 maggio, il parlamentare Grassi ha restituito ai numerosi uditori presenti a Villa Cianciafara l’immagine di un uomo dalla grande umanità e dall’innata levatura politica, che ha probabilmente pagato con la vita la sua idea conciliante del mondo e della politica negli anni in cui le divisioni ideologiche rappresentavano le fondamenta della società e le appartenenze politico-ideologiche una ragione di Stato .

Per Aldo Moro, infatti, i diritti della persona erano al di sopra di tutto e lo Stato, o comunque pezzi importanti di Stato, lo hanno sicuramente lasciato solo e forse anche punito per quella visione del mondo e della politica inaccettabile per quei tempi. Dietro al rapimento in via Fani e alla morte del presidente della Democrazia Cristiana ci sono ancora tante ombre, dubbi, incongruenze. La ricostruzione di Gero Grassi dei cinquantacinque giorni di prigionia di Moro dopo il rapimento avvenuto il 16 marzo 1978 ad opera delle Brigate Rosse chiama in casusa politici di spicco, uoini delle Istituzioni, i vertici delle Forze dell'ordine, i servizi segreti italiani ed internazionali ed apre scenari inquietanti su chi e perché ha ucciso il presidente della democrazia cristiana. Ancora oggi la verità finale sembra lontana dall’essere svelata completamente, ma per il parlamentare del Pd non bisogna smettere di cercarla. Per rendere giusta memoria ad Aldo Moro e per consegnare ai giovani di oggi una Italia migliore.

A fare in modo che il “tour” sul caso Moro del deputato Gero Grassi facesse tappa anche a Messina è stato l’ex candidato a sindaco Felice Calabrò: «Ho voluto fortemente organizzare l’evento in questione perché ritengo che ricordare Aldo Moro sia al tempo stesso profondamente giusto e notevolmente utile. Profondamente giusto perché Aldo Moro è stato un vero statista, un politico onesto, che ha fatto del suo impegno politico una missione di vita. Questo è il vero motivo per cui è stato ucciso. Notevolmente utile perché ricordare questo grande italiano può certamente servire a mantenere viva la speranza nella vera politica, nella bella politica, fatta per servizio, con spirito di abnegazione, in un momento storico in cui, per contro, il sistema politico (costituito da politicanti e non da politici) in genere non trasmette una buona immagine di sé».

Per l’esponente del Pd messinese, «Moro è il vero e grande esempio a cui tutti coloro che si approcciano all’arte per eccellenza dovrebbero tendere».

Calabrò entra nel merito della domanda che sta al centro del racconto di Gero Grassi, Chi e perché ha ucciso Aldo Moro? «Questa duplice domanda, che ai più potrebbe sembrare oltremodo anacronistica, fuori dal tempo e dallo spazio dell’attuale democrazia italiana, come se appartenesse all’archeologia politica, ovvero alla preistoria della repubblica – afferma – invero merita delle risposte. Merita la nostra attenzione ed il nostro massimo impegno, affinché si giunga alla scoperta della verità. La verità è un valore fondamentale per una democrazia, per la società, diceva Aldo Moro: <<siamo chiamati a servire la verità, professandola e apertamente sostenendola, ma con profondo rispetto per tutti>>, ed ancora <<la verità è più grande di qualsiasi tornaconto. La verità è sempre illuminante e ci aiuta ad essere coraggiosi>>. Noi – conclude Calabrò – abbiamo il dovere di cercare e trovare la verità, anche a costo di riscrivere la storia. Lo dobbiamo a noi stessi, alle generazioni presenti e future, perché anche su questo si basa la forza e la credibilità di uno Stato democratico. Lo dobbiamo alle vittime della cieca follia terroristica».

Danila La Torre

2 commenti

  1. CHIEDETELO IL MOTIVO AGLI EX ONOREVOLI E SENATORI DEL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA COME SONO ANDATI REALMENTE I FATTI ANCORA VI SONO ALTI ESPONENTI DELL’EX DC. A TUTT’OGGI GRAZIE, DISGRAZIATAMENTE SONO STATI AIUTATI DAI LORO ALLEATI OCCUPANO CARICHE IMPORANTISSIME, SIA ORGANI STATALI, CHE MINISTERI. SE VOGLIAMO FINALMENTE SAPERE LA VERITA’ NON SI DEVE ASPETTARE I CANONICI 50 ANNI DALLA MORTE DEL “GOBETTO”, FAMOSO PER I SUOI ARICHIVI E “QUADERNI”. FATE UNA PICCOLA RICERCA E VEDRETE SE GLI ATTUALI POTENTI EX DEMOCRATICI CRISTIANI ED ORA ELETTI DA PARTITI DI SINISTRA, ALLORA AVVERSARI, SI RICORDANO BENISSIMO TREMENDE GUERRE INTESTINE CIRCA LA SALVEZZA DI MORO. INOLTRE, NON DOBBIAMO DIMENTICARCI, LA SEDUTA SPIRITICA DI MORTADELLA.

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  2. CHIEDETELO IL MOTIVO AGLI EX ONOREVOLI E SENATORI DEL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA COME SONO ANDATI REALMENTE I FATTI ANCORA VI SONO ALTI ESPONENTI DELL’EX DC. A TUTT’OGGI GRAZIE, DISGRAZIATAMENTE SONO STATI AIUTATI DAI LORO ALLEATI OCCUPANO CARICHE IMPORANTISSIME, SIA ORGANI STATALI, CHE MINISTERI. SE VOGLIAMO FINALMENTE SAPERE LA VERITA’ NON SI DEVE ASPETTARE I CANONICI 50 ANNI DALLA MORTE DEL “GOBETTO”, FAMOSO PER I SUOI ARICHIVI E “QUADERNI”. FATE UNA PICCOLA RICERCA E VEDRETE SE GLI ATTUALI POTENTI EX DEMOCRATICI CRISTIANI ED ORA ELETTI DA PARTITI DI SINISTRA, ALLORA AVVERSARI, SI RICORDANO BENISSIMO TREMENDE GUERRE INTESTINE CIRCA LA SALVEZZA DI MORO. INOLTRE, NON DOBBIAMO DIMENTICARCI, LA SEDUTA SPIRITICA DI MORTADELLA.

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