Quando chi abbiamo eletto ci considera un popolo di "diversamente intelligenti"

Quando chi abbiamo eletto ci considera un popolo di “diversamente intelligenti”

Rosaria Brancato

Quando chi abbiamo eletto ci considera un popolo di “diversamente intelligenti”

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domenica 03 Novembre 2013 - 06:48

Le cronache nazionali di questi giorni ci raccontano una classe politica che è convinta di avere a che fare con un popolo di "diversamente intelligenti", ai quali puoi dire qualsiasi cosa, tanto se la bevono sempe. Non è così, siamo tolleranti e troppo impegnati a sopravvivere per mandarli via a calci ogni volta che offendono la nostra intelligenza.

Ci sono alcune notizie che ti fanno sentire come un marziano arrivato sulla Terra, ti fanno sentire fuori posto anche come giornalista, perché mentre le leggi pensi “ma davvero pensano che siamo tutti cretini?”. E’ vero, siamo distratti da problemi di sopravvivenza, dall’arrivare alla settimana successiva, dal chiederci cosa sarà di noi domani, e ci accorgiamo dei nostri grossolani errori quando è troppo tardi. Però è poco carino sapere che chi ci rappresenta è convinto che siamo un popolo di cretini. La vicenda del voto sulla decadenza di Berlusconi, ad esempio, è la prova matematica che per i nostri rappresentanti siamo totalmente incapaci di intendere e di volere. Un Parlamento di persone coerenti, oneste intellettualmente, moralmente integre, neanche si porrebbe il tema del voto palese o segreto, voterebbe così come prevede la norma, quindi con voto segreto, sapendo che, quel che dice pubblicamente equivale a quel che farà. Si chiama coerenza e correttezza politica. Invece, siccome siamo un Paese dove la compravendita dei voti è un fenomeno reale e quotidiano, dove gli ideali non contano niente, si costringono i parlamentari al voto palese per evitare che “cadano in tentazione”. Ma che razza di Paese è un luogo dove siamo costretti a togliere il barattolo della marmellata a chi abbiamo eletto per non rivedere le scene del lancio di monetine ad un Bettino Craxi salvato dall’autorizzazione a procedere grazie al voto dei suoi colleghi? Ma che razza di Pd è quello che si appella a tutti i codicilli per non far vedere che gente abbiamo eletto? Un Pd che si vergogna della debolezza umana dei suoi stessi parlamentari? E’ un voto palese loro malgrado. Ma come facciamo a fidarci di questa gente se non si fidano di loro stessi? Io li obbligherei al voto segreto, ad essere onesti almeno per una volta con chi li ha eletti e dire: “ebbene sì, me ne sto sbattendo dei vostri problemi, preferisco passare per voltagabbana piuttosto che votare la decadenza di Berlusconi e rischiare di tornarmene a casa insieme al Parlamento, con il rischio di non essere rieletto, a meno che non mi mettono nell’ennesima lista di nominati”.

Apprezzo i deputati del Pdl che sono coerenti nella loro fedeltà cieca e assoluta al capo, al punto che, superando il ridicolo e la logica hanno dichiarato con voto solenne di fronte al mondo che Ruby era la nipote di Mubarak. Ci vuole coraggio e faccia tosta. Invece in questo Parlamento c’è chi lo stesso coraggio non ce l’ha e deve essere costretto con la forza a votare “secondo coscienza” e lo può fare solo se lo guardano tutti, perché quella coscienza in realtà, se il voto fosse segreto, sarebbe pronto a barattarla con tutto. Il governo delle larghe intese si fonda sulle debolezze dell’animo umano, anzi, su quella particolare categoria dell’animo umano che è il politico italiano. Che partecipa al Family day e poi va con le escort e con i trans, che va in chiesa la domenica e poi prende le tangenti e lucra sul terremoto dell’Aquila, che dice che vota Prodi e poi lo impallina, che si batte il petto per i migranti e poi con i fondi destinati ai gruppi e ai partiti si paga le ville, le massaggiatrici, i cioccolatini, le auto, i gratta e vinci, le vacanze. Se Il Pd costringe i suoi al voto palese salva se stesso, ma mette a repentaglio il governo, se sceglie il voto segreto salva Berlusconi e il governo, ma segna la sua fine davanti agli elettori. In realtà il voto segreto paleserebbe l’ipocrisia di un’ opposizione durata 20 anni.

Passiamo adesso al caso Cancellieri-Ligresti. E’ notizia di questi giorni, la ministra della Giustizia è stata intercettata mentre, al telefono con la compagna di Ligresti, subito dopo gli arresti di padre e due figlie (il terzo è latitante) per falso in bilancio e manipolazione del mercato, ha dichiarato “Contate su di me”. L’inchiesta su Fonsai ha fatto luce su un buco di 600 milioni di euro che ha causato danni a 12 mila risparmiatori, ed alla Fondiaria Sai per 300 milioni di euro.

Annamaria Cancellieri al telefono si diceva pronta ad intervenire per Giulia Ligresti, le cui condizioni di salute in carcere (soffre di anoressia) erano diventate critiche. In effetti dopo 40 giorni di carcere (e su perizia medica) è stata trasferita ai domiciliari, considerata la gravità delle sue condizioni, dal momento che rifiutava il cibo. Tornando alla telefonata, immediate sono arrivate le richieste di dimissioni e il ministro ha replicato spiegando di essere amica di famiglia (il figlio, Piergiorgio Peluso è stato direttore generale per un anno della Fonsai, incassando a fine incarico 3 milioni e mezzo di euro di liquidazione) e di non volere dimettersi. Ha poi aggiunto d’avere aiutato in questi mesi anche altre cento persone. Nessuno dubita sullo stato di salute di Giulia Ligresti, arrestata nell’ambito di un’inchiesta che lascia sgomenti su come la nostra classe dirigente si è spolpata l’Italia. In gioco c’è la credibilità di una classe al potere che utilizza il principio della Costituzione “la giustizia è uguale per tutti”, come nella Fattoria degli animali, dove c’è qualcuno che è più uguale degli altri, e di solito è l’animale che ha un cognome meno uguale degli altri. Non si chiama Rossi. Il governo che ha fatto dimettere la ministra Josefa Idem per molto meno, dovrebbe riflettere come anche le cause di dimissioni non siano tutte uguali. Ci sono ministri e ministri, evidentemente. Se la Idem paga l’Ici in ritardo viene invitata alle dimissioni seduta stante, se la Annamaria Cancellieri interviene concretamente per fare uscire dal carcere una rampolla dei Ligresti arrestata per aggiotaggio, si alzano le barricate. Avrei gradito scoprire che la ministra avesse fatto liberare cento figli di signor Rossi e neanche una figlia eccellente. Ma visto che siamo un popolo di cretini ci si può dire di tutto. E’ vero, come lei ha detto “un ministro ha il diritto all’umanità”, ma questo diritto vale per tutto, per ogni decisione presa ricoprendo quella carica. Non ci può essere un’umanità a singhiozzo, che vale solo per gli amici di famiglia. A meno che, non si voglia dire, che un ministro della Giustizia non abbia fiducia nella giustizia italiana…. E allora deve avere il coraggio di dirlo. Ma questa è un’altra storia, sempre la stessa, quella di quanti continuano a ritenere di avere a che fare con un popolo di diversamente intelligenti.

Rosaria Brancato

17 commenti

  1. Ruby, non era la nipote di Mubarak ????????????

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  2. MessineseAttento 3 Novembre 2013 09:14

    Tutti i politici di professione, nazionali e locali, hanno sempre considerato il popolo alla stregua di tribù primitive da poter raggirare a piacimento. Come i conquistadores scambiavano oggetti privi di qualsiasi valore con manufatti d’oro, i nostri politici ci propinano storielle che, purtroppo, alla fine molti di noi credono.
    A livello locale potremmo ricordare come un’amministrazione sia riuscita a nascondere, con la complicità di un’opposizione inesistente, le reali condizioni economiche di un comune ormai alla canna del gas.
    E se ci sono riuscite le cariatidi della vecchia politica locale, figuriamoci i grandi “dotti” del governo nazionale.

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  3. Gentilissima Rosaria,
    lei pone degli interrogativi che non posono avere nessuna risposta se non viene letta la realtà in un modo oggettivo.Gramsci, cento anni fa, parlava di cambiamenti molecolari che sono quelli per cui ilpotere a poco a poco ti cambia il mondo e ti ci fa abituare a poco a poco.Arrivo al qdunque. Secondo me, e questo richiederebbe un approfondiento che non è il caso di proporre in questo spazio, secondo me,dicevo, siamo in una situazione di “dittatura soft” ma non te ne fanno accorgere perchè ,in ogni momento della giornata, giornalisti complici o incapaci, propinano programmi di politica con la p minuscola in cui “politici” o opinionisti ci spiegano il tutto spacciando tutto questo ambaradan per democrazia quando invece è semplicemente anarchia mediatica pilotata.Mi sono alzato da poco,sono ancora assonnato ed ho scritto in diretta…spero di avere esposto con chiarezza il io pensiero.Diceva il grande Calvino che l’inferno non è qualcosa che verrà ma è quello che viviamo ogni giorno.Buona domenica.

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  4. Concordo ma se poi continuiamo a votarli siamo un popolo di cretini….

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  5. Cara Rosaria BRANCATO, i n u m e r i, geniale scoperta dell’uomo agli albori della civiltà, sono una forma di linguaggio, p a r l a n o. Cosa ci dicono i 10 milioni di voti perduti per sempre, dal POPOLO DELLA LIBERTA’-FORZAITALIA e dal PARTITO DEMOCRATICO, in meno di una legislatura? 2 sono gli italiani su 5, liberi dalle idologie e dai condizionamenti, uno brandisce il voto come una CLAVA per bastonare i politici di questa seconda fallimentare Repubblica, non votandoli, l’altro diserta disgustato il seggio elettorale. Come vedi bastano tre numeri per riassumere venti anni perduti.

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  6. E’ noto che Ruby, prime di finire ad Arcore alla “tavola” in bandita di Berlusconi , abbia soggiornato a Messina. Molti dei nostri giovani che l’hanno conosciuta sono disposti a testimoniare che questa avvenente e ” precoce” ragazza marocchina si “spacciava ” per egiziana. E’ facile ipotizzare anche che la ragazza marocchina “bugiardina” forse per non sfigurare e “adeguarsi”all” elegante ” ambiente di Arcore, abbia “integrato” la millanteria iniziale della falsa nazionalità , inventandosi anche una parentela illustre con Mubarak . Debolezze dell’animo umano che comprendiamo anche senza avere particolari cognizioni psicanalitiche . Questa vicenda, al di la dei giudizi morali o politici sui quali non si vuole qui entrare e’ però molto utile perché ci aiuta a riflettere come spesso una clamorosa “bugia oggettiva” scaturisca da una “verità soggettiva”. Certe persone in buona FEDE ( Emilio?)magari credevano che RUBY ERA NIPOTE DI MUBARAK…eppure il ” mondo ” non ci crede. La storia di Ruby nipote di Mubarak viene addirittura eletta e “accettata”a simbolo, emblema e madre di tutte le “bufale” che la politica ci propina. Ora la nostra ineffabile e molto “sponsorizzata” ministra ci vuole somministrare questa” minestra” : “l’ho fatto e continuerei a farlo per un fatto umanitario”. Mah …come districarsi dunque fra notizie vere e false, intenzioni buone o cattive? Nella terra di Pirandello poi…niente e’ come sembra o…. “così è se vi pare”.

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  7. Caro pgiuttari, evidentemente, non hai mai conosciuto Ruby, cosa che possono, invece confermare i tantissimi che l’hanno frequentata durante il suo periodo “messinese”, altrimenti sapresti benissimo che non ha MAI detto di essere egiziana ma ha sempre confermato i suoi natali marocchini! Perché scrivere inesattezze? Basta chiedere, e ad ogni angolo, trovi qualche baldo giovane che di Ruby conosce tutto…. anche i segreti più… nascosti!

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  8. NO, era la nipote di Gheddafi!!!… 🙂
    Siamo un popolo di poeti, santi e navigatori…ma soprattutto siamo un popolo molto, moltissimo, moltissimissimo, – FIN TROPPO – paziente…ma anche la pazienza ha un limite…che i sigg. (si fa per dire…) politici se ne rendano conto prima…e non DOPO!!!

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  9. quando le uova marce verranno lanciate dentro montecitorio, forse si incomincerà a prendere coscienza che bisognerà cambiare pagina

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  10. Rispondo a Franco Caliri. Non sono solito scrivere inesattezze e non ho interesse di partte o di partito .Confesso di non aver mai conosciuto Ruby. Ho solo riferito e confermo che una persona a me molto vicina e di cui non dubito.. mi ha riferito in tempi non sospetti di “inquinamento ideologico” di averla conosciuta descrivendo i l’avvenenza, il corteggiamento, il ritrovo . Confermo SI SPACCIAVA PER EGIZIANA. Sono disposto a confrontarmi con chiunque. Ci dica Franco Caliri quali sono invece le sue fonti. A questo punto sono certo che Le inesattezze le dica lei.

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  11. Braci, bravissimi! Siete riusciti a deviare da un articolo ben congegnato ed efficace, sulle pochezze italiane, per farne una disputa sulla nipote di Mubarak. Potete dire semplicemente: SOTTOSCRIVO ???

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  12. Sono pienamente d’accordo con la Brancato che ha fatto una disamina veramente efficace.In effetti siamo diventati un “parco buoi” che subisce tutto passivamente.Mi piace molto l’espressine “diversamente intelligenti” perchè l’italiano si è sempre sentito “scaltro” ma di fatto sono anni che si fa turlupinare da un branco di personaggi che si trovano ai posti di comando per essere stati eletti proprio da chi si riteneva scaltro!!A questo punto non basta piu’ imprecare perchè abbiamo quello che forse involontariamente ci siamo meritato.Ormai il colore di partito non ha più alcun significato ai fini di un eventuale quanto improbabile cambiamento perchè per una inversione di tendenza è solo questione di individuare uomini probi che,nonostante tutto,esistono ancora in buon numero ma difficilmente hanno la possibilità di poter operare per il bene della collettività.I tanti “diversamente intelligenti” non lo consentono salvo poi lacerarsi le vesta per non aver capito quello che hanno fatto o forse non hanno fatto!!Ormai siamo ridotti peggio delle tre famose scimmiette: sentiamo,vediamo ma parliamo senza costrutto.

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  13. Egiziana? E sia!
    Io, cittadino qualunque, avrei potuto credere ingenuamente alle sue parole, ma un politico e per di più presidente del consiglio appena conosciuta la sua illustre parentela, e solo per non creare incidenti diplomatici, l’avrebbe immediatamente allontanata dal suo “entourage”.

    Avrebbe dovuto al più presto verificare tramite i servizi l’autenticità di quanto dichiarava prendendo le eventuali misure a tutela sia della ragazza sia dell’onorabilitè dello stato italiano.

    Ha preferito invece “godersela” senza pensarci troppo preoccupandosi solo dopo, a frittata fatta, della sua alta parentela.
    Per questo motivo tutto il mondo ha riso di noi e dei nostri parlamentari che con il loro voto hanno ufficializzato loro prostrazione al potere e la pochezza di cui sono capaci.

    A noi non resta che piangere…

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  14. Ho letto, come sempre, con interesse i vostri commenti, e vi propongo uno spaccato del mondo feudale, chiudete gli occhi e lavorate di fantasia, cambiate a Brunetta, alla Santanchè, a Gasparri, a Monti, Bersani, insomma ai mille parlamentari, tutti nominati, abiti ed acconciature. Fatto? Adesso leggete il rito del giuramento vassallatico, tramandatoci da un monaco francese, consisteva nell’immixtio manuum, il signore e padrone prendeva le mani giunte del vassallo nelle sue, e “A tal signore magnifico io, il tale. Poiché si sa benissimo da parte di tutti che io non ho di che nutrirmi o vestirmi, io ho richiesto alla pietà vostra, e la vostra benevolenza me lo ha concesso, di potermi affidare e accomodare al vostro mundio, e così ho fatto; cioè che tu debba aiutarmi e sostenermi, tanto per il vitto quanto per il vestiario, secondo quanto io potrò servire bene e meritare; e, finché io vivrò, ti dovrò prestare il servizio ed ossequio dovuti ad un uomo libero e non potrò sottrarmi per tutta la mia vita alla vostra potestà o mundio, ma dovrò rimanere finché vivrò nella vostra potestà e protezione.”
    Forse non siamo nel terzo millenio, ma ritornati nel primo.

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  15. Mi perdoni Pgiuttari, ma anche se fosse stata egiziana, o tunisina, o marocchina…non era (non è) questo il problema!
    La signorina era – all’epoca – minorenne!
    Si, ok il cav.(ma quando glielo toglieranno questo appellativo CHE NON POTREBBE PIU’ PORTARE???)non lo sapeva, in ogni caso mai e poi mai avrebbe dovuto chiamare la questura per un fatto PERSONALE e se riteneva che fosse per davvero la nipote di Mubarak, non avrebbe chiesto certo l’affidamento ad una “consigliera regionale”!!!

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  16. salvatore mammola 4 Novembre 2013 09:46

    Cara Rosaria, non ho dubbi, se dovessi scegliere tra chi ha votato in Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak, ad esempio l’ on. Garofalo e chi nel Pd ha fatto la peggiore politica sfruttando dei poveri lavoratori e degli aspiranti lavoratori nella formazione come i due cognatini il gatto e la volpe, o meglio Genovese e Rinaldi, non sceglierei per nessuno di loro.Infatti così è stato,la mia scelta si è rivolta a persone diverse, a persone libere che vorrebbero la Libertà per tutti i Cittadini.

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  17. MessineseAttento 4 Novembre 2013 09:57

    Dibattito acceso sulla nazionalità di Ruby. Marocchina? Egiziana? Forse entrambi?
    Ma vi dimenticate che questa ragazzina, quanto finì tra le lenzuola di seta di Arcore, era minorenne. Ecco, io incentrerei la discussione su questo dato, mi sembra un attimino più rilevante della sua effettiva nazionalità.

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