Referendum CSS, Paulesu: “Da Maimone solite mistificazioni”

Referendum CSS, Paulesu: “Da Maimone solite mistificazioni”

Giovanni Passalacqua

Referendum CSS, Paulesu: “Da Maimone solite mistificazioni”

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lunedì 26 Ottobre 2015 - 12:00

Il Presidente del Consiglio Comunale filippese replica a muso duro al presidente ADASC: “Perché non ha aderito al fronte per il referendum sovracomunale?”. E sui social si torna a parlare della vicinanza politica tra l’ambientalista e Giovanni Formica

Continua la querelle sul referendum consultivo che dovrebbe consentire agli abitanti della valle del Mela di esprimersi sulla riconversione a CSS della centrale Edipower di San Filippo del Mela. I sindaci hanno già annunciato che il referendum sarà congiunto; dalla decisione si è smarcata soltanto l’amministrazione di Milazzo, per la quale la volontà popolare è già stata espressa dal Consiglio Comunale. Alla decisione sono però seguite le solite polemiche.

A lanciare la prima frecciata è stato il presidente ADASC Peppe Maimone, che ha criticato la decisione di circoscrivere la consultazione ai Comuni dell’AERCA, aggiungendo che, per dimostrare che la questione non è strumento di pochi, sarebbe necessario che le osservazioni al Ministero dell’Ambiente in sede di VIA fossero firmate congiuntamente dai sindaci del territorio, e che tutti i Comuni che hanno deliberato contro il CSS partecipino al referendum.

La prospettiva dell’intervento di Maimone non è però piaciuta all’amministrazione filippese, che l’ha definita “demagogica e mistificatoria. Come ribadito il 24/10 durante il dibattito presso il salone parrocchiale di Archi, promosso da Padre Trifiró” – replica il Presidente del Consiglio Comunale, Gavino Paulesu – “il fronte comune dei sindaci dei 7 comuni dell’AERCA, costituitosi in data 22/10, con la condivisione delle associazioni “Zerowaste” e ”NO Inceneritore del Mela” , non ha escluso nessuno dalla possibilità di indire un referendum allargato a tutti coloro che volessero condividere la data di svolgimento del voto e il quesito referendario. Maimone dovrebbe invece spiegare per quali motivi non ha aderito al fronte comune per il referendum sovracomunale, pur essendo presente alla riunione”.

A Maimone è stato poi rimproverato un certo silenzio sulla presa di posizione del Comune di Milazzo che, pur riservandosi di decidere in futuro, ha di fatto tacciato il referendum come inutile e costoso. Con i tempi della consultazione che già impediranno un esito entro il 21 novembre, termine per la presentazione delle osservazioni al Ministero, sembra davvero difficile che l’amministrazione cambi idea. Ma l’ambientalista ha dichiarato di voler attendere la decisione definitiva, senza intanto esprimersi. Non è la prima volta che Maimone viene accusato di una certa vicinanza al sindaco Giovanni Formica. “Solo amicizia personale” – replica il presidente ADASC.

Giovanni Passalacqua

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