Possibile retromarcia della giunta Accorinti sulla liquidazione di Messinambiente ed Atm

Possibile retromarcia della giunta Accorinti sulla liquidazione di Messinambiente ed Atm

Danila La Torre

Possibile retromarcia della giunta Accorinti sulla liquidazione di Messinambiente ed Atm

Tag:

lunedì 08 Luglio 2013 - 15:06

In entrambi casi - spiega il vicesindaco Signorino - saranno valutati i rispettivi piani industriali. Intanto, terremoto in vista negli uffici dell’area economico-finanziaria

Dopo i primi giorni necessari per “ambientarsi” a Palazzo Zanca, l’amministrazione Accorinti è pronta ad accendere i riflettori sulle società partecipate. I bilanci di Atm, Messinambiente ed Amam non fanno storia a sé ma sono indissolubilmente legati ai conti, in rosso, del Comune e per salvare l’ente dal default bisogna fare chiarezza anche sullo stato delle casse delle sue aziende. «Stiamo lavorando proprio a questo» spiega con il suo temperamentp serafico il vicesindaco nonché assessore al bilancio Guido Signorino, che inserisce tra le priorità dell’amministrazione Accorinti la soluzione del contenziosi legale tra Ato e Messinamebiente. «Piuttosto che proseguire con le controversie vorremmo riuscire a sanare le vicende legali ».

Non potendo ancora entrare nel dettaglio dei problemi che attanagliano le singole società partecipate, per via del poco tempo trascorso dal momento dell’insediamento della nuova giunta, Signorino fa capire chiaramente che l’amministrazione comunale sta seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di tornare indietro sulla messa in liquidazione tanto di Messinambiente quanto dell’Atm.

«La procedura liquidazione di Messinambiente è volontaria e pertanto revocabile, valuteremo il piano industriale e se sarà credibile, manterremo in vita la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti» spiega il vicesindaco, che manifesta lo stesso intendimento anche per l’Azienda di trasporto pubblico. In questo caso, Signorino sottolinea di volersi confrontare con il commissario Domenico Manna e l’assessore al ramo Gaetano Cacciola e che comunque la precondizione sarà un serio piano industriale. Come si ricorderà, sulla liquidazione dell’Atm si è già espresso favorevolmente anche il Consiglio Comunale, che ha votato un’apposita delibera , la quale- nel caso di ripensamento da parte dell’amministrazione Accorinti – dovrebbe essere revocata dallo stesso organo consiliare.

Partecipate a parte, in quel di Palazzo Zanca, potrebbe presto registrarsi un terremoto negli uffici dell’area economico-finanziaria. Esattamente come fece a suo tempo il commissario Luigi Croce, anche Signorino ha deciso di “sfiduciare” il ragioniere generale Ferdinando Coglitore, che potrà emettere pagamenti solo su sua indicazione e dovrà tenere aggiornato il vice-sindaco su tutte le spese e le entrate del Comune. Contattato telefonicamente, Coglitore ha spiegato di aver già chiarito con Signorino: «Gli ho detto che nell’esercizio delle mie funzioni continuerò ad essere autonomo, così come prevede la legge, anche se di volta in volta ci potremo confrontare sulle singole questioni», ci confessa al telefono il ragioniere generale, che nel frattempo si appresta ad usufruire di circa un mese di ferie, assicurando la sua presenza ogni volta che «dovrà garantire il servizio». In pratica, Coglitore rientrerà dalle vacanze ogni qual volta dovrà apporre la sua firma su un atto. E così tra un giorno di ferie ed uno di lavoro arriverà al momento fatidico, ormai vicino, del pensionamento, che scatterà a partire dal primo settembre.

Al destino di Cogliore si lega quello del suo più stretto collaboratore, il dirigente Responsabile al Bilancio, Giovanni Di Leo, che sulla carta sarebbe il suo sostituto naturale a capo della Ragioneria di Palazzo Zanca. Di Leo, però, ha chiesto il trasferimento per «incompatibilità ambientale» e la richiesta, dalla motivazione non molto chiara, è al vaglio del sindaco Renato, a cui spetta l’ultima parola. Nei corridoi di Palazzo Zanca, gira voce che a prendere il posto di Coglitore alla fine potrebbe essere Antonino Cama, attualmente dirigente al personale ed allo staff dell’Ufficio di Gabinetto. (Danila La Torre)

11 commenti

  1. Ho scritto molto tempo fa che mettere in liquidazione l’Atm avrebbe significato stendere un “velo pietoso” alla cattiva gestione del bilancio a partire dal 2003. Se vi ricordate ho definiti i “bilanci di esercizio lal 2003” da “rottamare” perché irregolari e chi avrebbe dovuto chiedere il perché è rimasto zittito. Ho scritto anche i i “Conti consuntivi” di dette aziende andavano redatti osservando le disposizioni legislative vigenti ed approvati dal Consiglio Comunale, come dispone la legge, ma nessuno se ne è preoccupato. E’ stato detto:” mettiamo in liquidazione è tutto svanirà nel nulla”. Ma perché i conti contano ed i numeri parlano, siamo alla resa dei conti. I piani industriali non hanno rilevante importanza sull’assesto finanziario delle citate partecipate ed azienda speciale, ma quello che conta è la regolare tenuta della contabilità che fa “acqua” da tutte le pari. E su questo è necessario aprire gli occhi dato che con l’allineamento della contabilità delle predette aziende, come vuole, giustamente, la Corte dei Conti, con la contabilità del Comune, allo stato inesistente i debiti delle predette aziende non possono non gravare sul “Bilancio Comunale”. Si comincia a parlare di contabilità pubblica. Complimenti.

    0
    0
  2. Il terremoto succederebbe se a sostituire Coglitore venisse chiamato CAMA!!!!!!!!

    0
    0
  3. carmelo cascio 8 Luglio 2013 20:31

    Fare finta di “CAMBIARE” per non cambiare NULLA!!!

    0
    0
  4. Caro Luccio, la tua replica puzza tanto di “ruffiano”. Conosci bene il Dottore Cama? Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile e questo vale anche per il tuo adorato Coglitore! Fattene una ragione… così è la vita.

    0
    0
  5. Caro NECNOVA il tuo commento non poteva mancare quando si tratta di dare addosso a Coglitore, così come hai fatto in passate occasioni. Se tu mi definisci “ruffiano” come si deve definire una persona che non capisce un emerito TUBO di pubblica amministrazione? O forse anche in questa occasione non condividi l’affermazione ” nell’esercizio delle mie funzioni continuerò ad essere autonomo” proprio perché viene da Coglitore! MA tu li conosci CAMA e COGLITORE? Conosci la differenza fra i due?

    0
    0
  6. 9 gennaio 2013 pubblicazione del BILANCIO PLURIENNALE 2012-2014, istruito da Ferdinando COGLITORE, proponente Luigi CROCE, totale generale delle ENTRATE € 349.832.538. 3 luglio 2013, sei mesi dopo, pubblicazione delle modifiche al PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, il PEG 2013, istruito da Ferdinando COGLITORE, proponente Luigi CROCE, totale generale delle ENTRATE € 363.522.334. La differenza è pari a € 13.689.796. Uno dei due responsabili dei citati documenti contabili, spero istruiti da COGLITORE in quella piena autonomia rivendicata all’assessore Guido SIGNORINO, dovrebbe spiegare, dettagliatamente, le motivazioni delle modifiche al PEG 2013, in particolare i + €5.350.000 delle ENTRATE TRIBUTARIE del TITOLO 1, quando le uniche certezze sono l’inefficacia del dipartimento TRIBUTI e l’incertezza dell’IMU; i + €3.865.320 dei TRASFERIMENTI del TITOLO 2, quando l’unica certezza è i minori trasferimenti previsti dalle finanziarie vigenti e future; i + €6.949.940, delle ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI, in questo TITOLO 4 risalta il doppio delle somme previste, dal PEG 2013, per la Categoria 01, quella delle entrate previste per alienazioni di beni patrimoniali, gli immobili di Palazzo Zanca, vi sembra credibile? Per completezza d’informazione devo sottolineare positivamente i – €1.437.598 rispetto al pluriennale, previsti per le ENTRATE EXTRIBUTARIE del TITOLO 3 e i – €1.037.866 previsti per le ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI, in gran parte sono le ANTICIPAZIONI DI TESORERIA. Guido SIGNORINO farebbe bene a chiederne conto al ragioniere generale, rispettando la “piena autonomia” del dirigente. Ricordate la mia domanda, oggi attualissima, CHI HA GOVERNATO A PALAZZO ZANCA?

    0
    0
  7. La sensazione dai tuoi commenti mi fa pensare che sei un ruffiano. In merito all’affermazione di Coglitore nulla c’entra con il mio commento. La tua domanda di conoscere o meno la differenza tra Cama e Coglitore la devi spiegare tu se ne hai il coraggio. Ribadisco che tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Ma ti pare che il pensionamento di Coglitore sarà la fine di Palazzo Zanca? O che Coglitore è l’unico che ne capisce e tutti gli altri ragionieri d’italia sono ignoranti e non capiscono niente?

    0
    0
  8. Anche la Giunta Accorinti così come la gestione commissariale si occupa solo e solamente di Coglitore, ma il provvedimento dovuto sulla conferma o revoca del Segretario Generale dov’è?Ah già dimenticavo forse aspettano la decorrenza dei sessanta giorni previsti dalla L. 127/97 per prendere una decisione. Non si pensa che la figura del Segretario Generale è la più importante perché DOVREBBE ESSERE il garante della legittimità degli atti della pubblica amministrazione ivi compresi quelli riguardante la dirigenza che è continuamente vilipesa?=

    0
    0
  9. Da Tempostretto: ”Due condanne della Corte dei Conti all’Iacp, la Uil chiede la rimozione della dirigente”. La corretta gestione degli enti pubblici vita dalla Corte dei Conti
    – COMMENTO –

    Come è strana questa nostra SICILIA. Mentre a Palermo la Corte dei Conti condanna in base al principio “che l’impegno di spesa non era conforme alla legge in quanto privo della copertura finanziaria”, violazione dell’art. 191 primo e quarto comma del decreto legislativo 267/2000, la magistratura ordinaria messinese condanna chi tale principio ha inteso rispettare e, soprattutto, fare rispettare. E poi ci lamentiamo perché le nostre amministrazioni, Comune di Messina ed Atm in particolare, sono alla sfascio più completo. Dire che siamo cittadini senza dignità ne rossore e dire poco.
    Aprite gli occhi messinesi dato che vi trovate nelle mani di “nessuno” e tutto ed il contrario di tutto può accadervi, anche di vedere “osannati” coloro i quali hanno portato al dissesto la nostra amministrazioni ed aziende pubbliche cittadine.

    0
    0
  10. Caro NECMOVA se io sono ruffiano io non so come definirti ma sicuramente non sei una persona che in gergo messinese NON SPATTI PARU!!!Non capisco perché non si può esprimere un giudizio senza arrivare ali insulti! La democrazia e la libertà di pensiero per te sono semplicemente un optional visto che mi hai affibbiato molto gratuitamente il ruolo di ruffiano su una mia affermazione! E per scendere al tuo livello posso sempre chiederti: NON E’ CHE SEI IL RUFFIANO DI CAMA?= E per conto mio non replicherò più a qualsiasi altra tua affermazione.

    0
    0
  11. Nuovi giocatori, vecchia tattica!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007