Buena Onda. Viaggi di piacere

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Tosi Siragusa

Buena Onda. Viaggi di piacere

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giovedì 09 Febbraio 2017 - 10:35

Rocco Papaleo e la sua surreale espressione di teatro–canzone che, come una travolgente Buena Onda, riesce a cullare gli spettatori

Presentata da Nuovo Teatro, Buena Onda di Valter Lupo, Valerio Vestoso, Rocco Papaleo e Giovanni Esposito, si avvale di un quartetto di musicisti, Francesco Accardo alla chitarra, Jerry Accardo alle percussioni, Guerino Rondolone al contrabbasso e Arturo Valiante al pianoforte. Rocco Papaleo prosegue il suo percorso di teatro–canzone con questi validi compagni di viaggio e opera al comando di una ciurma di appassionati per tre giornate nel principale teatro cittadino.

Accolti da hostess e stewart di bordo, attraverso melodiche composizioni, l’artista, nelle vesti di un cantautore jazz un po’ sfigato, prova a intrattenere i passeggeri a bordo della nave da crociera attraverso questa sua “Band degli Incompresi”. Giovanni Esposito, già partner di Papaleo nella riuscita opera teatrale Una piccola impresa meridionale, lo affianca anche in questa nuova rappresentazione, portata in tournée già tra novembre e dicembre anche al Teatro Alfieri di Torino e al teatro milanese Franco Parenti. Una Buena Onda di emozioni, sotto l’ottima regia di Valter Lupo, le scene colorate e appropriate di Sonia Peng, i costumi di Eleonora Rella e l’illuminazione scenica di Luigi Marra; l’artista lucano, valente teatrante e buon cantante, tiene mirabilmente la scena con la sua equipe, dando vita ad un prodotto di egregio spessore, reso con valente leggiadria e passione. L’aver prospettato l’azione scenica su una nave nel corso di festività natalizie può dirsi un esperimento riuscito, e la metafora dell’andar per mare funziona per le modalità scelte per affrontare il viaggio della vita, e se le caratteristiche di ciascun individuo/viaggiatore inizialmente porterebbero allo scontro con gli altri da sé, l’interazione e la voglia di mettersi in gioco nella comunicazione, comporteranno un arricchimento: ciò avviene in particolare fra il comandante della nave, il napoletano Ruggero Chiaramonte, buontempone, e l’artista fin troppo malinconico, il jazzista Gegè Cristofori (seguace di un filosofo francese morto suicida, autore della pluricitata "Attenti ai divertimenti") a capo della band un po’ scalcinata ma affiatata, che fra gli altri ricomprende i “milanesi” fratelli Musumeci.

Nella prima parte della serata si segue una scaletta, che ricomprende i meravigliosi “Vecchio Frack” e “Volare”, tradotti in lucano, la poesia di Carducci “San Martino”, parimenti nel medesimo dialetto, ed esilaranti sketch, ben congegnati, anche coinvolgendo il pubblico in un’opera di finzione/realtà ben resa; dopo l’intervallo, la sezione teatrale diviene preponderante e genera una comicità a tratti surreale, ma sempre comunque di alto livello. Il finale coinvolge il numeroso pubblico presente attraverso la canzone, anche ballata, dedicata alla foca, già cavallo di battaglia giovanile di Rocco Papaleo.

Tosi Siragusa

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