La Cgil dice no al condono fiscale e chiede audizione in Consiglio Comunale

La Cgil dice no al condono fiscale e chiede audizione in Consiglio Comunale

La Cgil dice no al condono fiscale e chiede audizione in Consiglio Comunale

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mercoledì 25 Luglio 2012 - 08:16

"Il regolamento proposto dalla Giunta del Comune di Messina, che dovrebbe essere votato dal Consiglio comunale nei prossimi giorni spiega il segretario generale della Cgil provinciale Lillo Oceano -, costituisce un vero e proprio condono in materia di imposta sugli immobili, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni"

La Cgil di Messina, dopo avere ripetutamente manifestato il proprio dissenso rispetto alla proposta della giunta Buzzanca di un condono su tutti i tributi e le tasse comunali pregressi, ha formalmente richiesto al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, un’audizione durante la Conferenza dei Capigruppo e in Aula per spiegare le motivazione della propria opposizione al provvedimento.
« Il regolamento proposto dalla Giunta del comune di Messina, “Per la definizione agevolata degli atti impositivi delle liti fiscali pendenti e dei carichi di ruolo pregressi”, che dovrebbe essere votato dal Consiglio comunale nei prossimi giorni- spiega il segretario generale della Cgil provinciale Lillo Oceano-, costituisce un vero e proprio condono in materia di imposta sugli immobili, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni. Un meccanismo – precisa Oceano – attraverso il quale, in molti casi, i cittadini fiscalmente infedeli potranno accedere ad un condono totale limitandosi a “estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni amministrative tributarie e gli interessi di mora, con il pagamento della sola imposta” » .
La Cgil sottolinea come un condono costituisca “un premio” per gli evasori e uno schiaffo morale per i cittadini onesti. «Nonostante sindaco e suoi collaboratori si siano prodigati per smentire la natura tombale di questo provvedimento – osserva Oceano- , le disposizioni sono limpide e rappresentano un duplice danno per la collettività. Da un lato, non si prevede il pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora a tutto svantaggio delle casse comunali, dall’altro si veicola nei fatti un messaggio gravissimo che premia chi non rispetta le regole».
Per la Cgil, al contrario, compito delle amministrazioni dovrebbe essere quello di combattere l’evasione fiscale, scovando gli evasori e sanzionando i comportamenti scorretti, nel rispetto dei comportamenti corretti e dei cittadini onesti.
«Per queste ragioni – conclude Oceano- abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio comunale un incontro nel corso del quale proporremo chiederemo la modifica di tutte quelle norme che appaiono come uno schiaffo morale ai cittadini onesti».

Un commento

  1. La CGIL di Messina è campione di PAROLE CHE SI PERDONO NEL VENTO dello Stretto. Si è accorta con anni di ritardo dell’enorme evasione di tributi e oneri di ogni tipo, si oppone ostinatamente ad ogni cambiamento dell’organizzazione del lavoro del Comune,che ne aumenti l’efficacia e la produttività, è bravissima a CONQUISTARE contratti integrativi,che distribuiscono soldi a pioggia senza curarsi del merito. La CGIL di Messina non si è preoccupata di studiarsi il regolamento vigente,con i suoi tempi di prescrizione,e metterlo in relazione con l’organizzazione anacronistica del dipartimento TRIBUTI, ambedue sono un INNO all’evasione.
    Vale per palazzo Zanca UN REGOLAMENTO SU MISURA PER AGGIRARE LE REGOLE.

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