Fsc, fondi comunali e risorse dal Ponte: il piano strade per Messina

Fsc, fondi comunali e risorse dal Ponte: il piano strade per Messina

Giuseppe Fontana

Fsc, fondi comunali e risorse dal Ponte: il piano strade per Messina

venerdì 02 Maggio 2025 - 11:13

Basile: "Mai stato fatto prima". Ai villaggi 6 milioni, il centro diviso in 8 aree per 33 milioni fino al 2028. E altri 37 possibili dalle opere compensative

MESSINA – Dai fondi FSC 33 milioni per 8 aree del centro città (all’incirca da Gazzi a Paradiso), da risorse “proprie” (quindi del comune) altri 6 milioni per i villaggi, e altri 37 milioni possibili dalla Stretto di Messina spa come opere compensative “anticipate” legate alla realizzazione del Ponte, qualora il Cipess dicesse sì all’opera. Il tutto in tre anni, dal 2026 al 2028, per un’operazione di manutenzione stradale dell’intera Messina che “mai è stato fatto in passato”. È questo l’ambizioso programma di lavori presentato dal sindaco Federico Basile, dal vicesindaco Salvatore Mondello e dal direttore generale Salvo Puccio.

Basile: “Dal 2018 abbiamo programmato in modo strutturale”

È, in sostanza, la risposta dell’amministrazione alle tante polemiche delle ultime settimane sulla questione buche, in una Messina che soffre anche per le condizioni del manto stradale. Basile ha presentato il programma: “Vogliamo fare un punto generale che non riguarda la singola buca da colmare ma le strade in generale. C’è distinzione tra il pronto intervento e la programmazione di lavori di ampio respiro. Questo Comune non ha mai programmato in maniera strutturale. Dal 2018 in avanti, invece, è stato fatto questo perché non serve a nessuno individuare risorse per un una singola buca che poi va a riaprirsi. Abbiamo sentito cose inumane dopo gli eventi delle ultime settimane. Per potere realizzare i lavori bisogna avere un progetto che ti consente di accedere alle risorse. Per tutta la città, che non è solo il centro, servirebbero 80 milioni. Ricordo che oltre al centro ci sono 47 villaggi, colline, mare, e tantissimo altro”.

Basile: “Dal 2019 11 milioni e mezzo. Ecco cosa faremo ora”

“Dal 2019 in avanti – ha proseguito Basile – abbiamo messo in campo 11 milioni e mezzo. Nel solo 2023 oltre 5 milioni con gli asfalti fono assorbenti. Contemporaneamente lo abbiamo fatto con la città metropolitana visto che tantissime strade sono provinciali. Abbiamo investito oltre 12 milioni di euro tra strade e viadotti. Questo è quello che è stato portato a termine fino a oggi. Ma ora cosa faremo? Presenteremo progetti per oltre 33 milioni di euro. Come? A maggio 2024 durante le discussione sulla spesa dei fondi FSC il Comune ha spinto, insieme ad altri in Sicilia, per la manutenzione strade. Così a dicembre abbiamo ottenuto l’emissione di un bando con scadenza a luglio 2025. C’è una dotazione finanziaria di 50 milioni a vantaggio delle tre città metropolitane, che possono salire a 100. La politica ha individuato le esigenze e fatto spostare queste risorse sulle manutenzioni. Gli uffici sono al lavoro per la programmazione delle aree oggetto di intervento: sono 8 aree con lotti da circa 4 milioni. I bandi prevedono la manutenzione di strade, marciapiedi, in alcuni casi sottoservizi. A questi si aggiungono altri 43 milioni programmati per le esigenze di tutta la città: 6 milioni per i villaggi, e altri 37 chiesti con forza alla Stretto di Messina per le opere compensative di cui 12 milioni per le strade provinciali”.

“Andremo avanti con l’intervento emergenziale – ha concluso il sindaco Basile – ma abbiamo anche progettato su forme di finanziamento reali. Abbiamo già convocato i presidenti di quartiere e lo stesso faremo coi consiglieri. Il tema delle strade è un tema della città, non politico. Il tema politico è solo l’individuazione della risorse. Nei prossimi anni si spenderanno 70 milioni di euro per le strade e non è mai stato fatto niente di simile. La notizia è che il Comune riesce, avendo i conti in ordine, a programmare e gestire un’operazione strutturale che mai si era vista”.

Mondello: “A Messina 940 km di strade”

Il vicesindaco Mondello ha poi aggiunto: “Nel 2018 si è fatta una ricognizione generale ed è emerso un dato, un numero esorbitante: 940 km di strade, molte di più di quelle del Comune di Milano, ad esempio. Nello schema di allora avevamo previsto circa 80 milioni di euro di risorse. Nel biennio 2020-2021 erano state assegnate risorse ma poi è arrivato il Covid e questi soldi erano stati spostati per il benessere delle persone. Le cifre che vedete scontano questa circostanza. Nella programmazione che vedete manca una parte cospicua delle strade, come viale Europa dove è stato rifatto l’asfalto coi parcheggi, idem viale Giostra e anche zone. Sono attività complementari e ci permetteranno di aumentare ancora il chilometraggio di strade rinnovate”.

Le opere compensative del Ponte

“Le opere compensative del Ponte – ha precisato Mondello – sono opere anticipate. È bene chiarirlo: qualora il Cipess dovesse dire sì all’opera potranno iniziare prima, sono opere da fare anticipatamente rispetto ai cantieri. Questi 37 milioni aggiunti non sono poca cosa. Fermo restando che i finanziamenti programmati ci consentiranno di lavorare con tranquillità. Dal 2018 abbiamo lavorato per programmare e reperire i fondi. Per le strade spesso non esistono azioni specifiche. Aver avuto questa possibilità ha una grande rilevanza politica, è una straordinarietà. Non era scontato”.

Il direttore generale Puccio si è concentrato sulle risorse: “Questo tipo di interventi a cavallo tra manutenzione ordinaria e straordinaria non rientrano in linee europee. Solo gli FSC possono permettere questi interventi. I fondi di cui abbiamo parlato sono divisi tra i tre Comuni-Città metropolitane, Messina, Palermo e Catania. I bandi saranno pubblicati entro fine anno e si comincerà a lavorare dal 2026 per il triennio”.

Per i villaggi 6 milioni da risorse del Comune

I 6 milioni per i 47 villaggi, ha spiegato Basile, “derivano da risorse proprie e ci tengo particolarmente. Si svincolano dalle questioni dei bandi. Sono più che bastevoli per i tipi di intervento. Ritengo che si partirà da settembre”. E Mondello: “Gran parte dei villaggi ha anche strade provinciali. Quando metto 6 milioni parliamo di una cifra esorbitante”. Sui 33 milioni FSC, quindi sulle 8 aree centrali, si lavorerà su due gare da 4 aree ciascuna e si ragionerà su tempi e contemporaneità dei cantieri per evitare di intasare le varie zone del centro.

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2 commenti

  1. Mondello e Basile ci dovrebbero convincere che qualora il Cipess dovesse dire sì all’opera potranno iniziare le opere compensative del ponte.
    Questa amministrazione non dovrebbe accettare i ricatti legati al Ponte, ma bensì avere la spina dorsale dritta e fare di tutto per ottenere quello che spetta alla città senza vincoli legati al ponte.

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  2. Non ci rimane ,tristemente ,che trasferirci a Villa San Giovanni, almeno avremmo un sindaco di cui potremmo essere veramente orgogliosi.

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