Il ventennale Festival del cinema itinerante approda in Sicilia questo mese. Ecco il calendario
Libero Cinema in Libera Terra 2025. “Dal confine di Ventimiglia al porto di Catania: il cinema itinerante in viaggio da 20 anni contro mafie e corruzione”. Dall’ 8 al 19 luglio è in programma la ventesima edizione del Festival itinerante promosso da Cinemovel e Libera attraversa l’Italia per raccontare storie di riscatto sociale. Si parte da Ventimiglia, si passa dal porto di Catania, dove si ricorda il commissario Beppe Montana, e si arriva a Roma a Tor Bella Monaca in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio.
Le tappe
Le tappe del tour sono Ventimiglia (8/7), Camaiore (9/7), Polistena (11/7), Catania (12/7), San Cipirello (13/7), Messina (14/7), Maiano di Sessa Aurunca (16/7), Cerignola (17/7), Roma Tor Bella Monaca (19/9).
Così viene presentata l’iniziativa: “È il festival di cinema itinerante più longevo d’Italia, e quest’estate compie 20 anni. Dal 2006, Libero Cinema in Libera Terra percorre le strade del Paese montando lo schermo là dove le mafie avevano alzato muri, nei beni confiscati, nei parchi pubblici, nei porti, nelle piazze dimenticate. Lo fa con lo strumento più potente: il cinema. E con la forza di una carovana
cinematografica che, in due decenni, ha raggiunto 128 Comuni, attraversato 16 regioni, percorso quasi 170.000 chilometri, proiettando 197 film, coinvolgendo oltre cento associazioni locali”.
Nel 2025, per la sua 20ª edizione, il festival, promosso da Cinemovel Foundation e Libera, si concentra attorno a due temi urgenti e attuali: il diritto al movimento e la fluidità delle organizzazioni criminali mafiose capaci di muoversi e adattarsi, mutando pelle e radicandosi nei territori più vulnerabili.
Si parte da Ventimiglia, città di confine
Il viaggio comincia martedì 8 luglio a Ventimiglia, città simbolo delle frontiere e dei confini negati. Per la prima volta la carovana si ferma nella città ligure, con una serata che unisce spettacolo, arte e impegno sociale. Sullo schermo, dopo lo spettacolo dal vivo “Mafia Liquida” con Vito Baroncini alla lavagna luminosa, sarà proiettato “Allacciate le cinture. Il viaggio di Io Capitano in Senegal” di Tommaso Merighi, il documentario trasmesso con successo su Rai Play, che racconta il ritorno del film di Matteo Garrone, “Io Capitano”, nei luoghi dove quelle storie sono nate. Una produzione Cinemovel Foundation in
collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Lam per le arti contemporanee. Sarà presente
la troupe per l’incontro col pubblico.
Il ricordo del commissario Montana al porto di Catania
Una delle tappe più cariche di significato sarà quella di sabato 12 luglio a Catania, sul molo di Levante, nel cuore del porto. A 40 anni dall’omicidio del commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia il 28 luglio 1985 sul molo di Porticello vicino Palermo, la serata sarà dedicata a lui.
Spiegano gli organizzatori: “Appassionato del mare, Montana verrà ricordato anche attraverso un gesto concreto, una barca confiscata alla criminalità organizzata sarà a lui intitolata, e assegnata alla Lega Navale Italiana che si occupa proprio di dare una seconda vita alle barche confiscate trasformandole in navi scuola utilizzate per progetti educativi e sociali orientati all’inclusione e all’educazione alla legalità, senza barriere. Un esempio concreto di come i beni confiscati possano diventare strumenti di cambiamento, nello spirito di Libero Cinema in Libera Terra che porta il cinema nelle proprietà confiscate alle mafie diffondendo cultura dove c’era illegalità. Anche a Catania, come a Ventimiglia saranno proposti “Mafia Liquida” e il documentario “Allacciate le cinture – il viaggio di Io Capitano in Senegal”, in una cornice dove l’incontro tra cultura, memoria e attualità assume un significato potente.
Il programma della tappa a Messina il 14 luglio
Lunedì 14 luglio ore 21.30 – MESSINA
MESSINA – Mili Marina, Contrada Vallone
Il grande schermo di Libero Cinema in Libera Terra sarà montato presso Icaros, bene confiscato alle mafie a Messina nella frazione di Mili Marina. Un terreno a pochi metri dal mare restituito alla comunità. In collaborazione con Anymore Onlus e il partenariato di Icaros, e il sostegno di Centro Servizi per il volontariato di Messina – Cesv Messina Ets, Cooperativa EcoSMed, Libera Università dell’Educare – LUdE e Parrocchia Sacra Famiglia del Cep.
LA STORIA DEL FRANK E DELLA NINA di Paola Randi (Italia 2024, 105’). Con Gabriele Monti, Ludovica Nasti, Samuele Teneggi, Marco Bonadei, Bruno Bozzetto.
Gollum non sa parlare e si esprime “sprayando” sui muri. Un giorno incontra Frank che invece con le parole è così abile da poter vendere i compiti di italiano. Quando compare Nina, sedici anni, e già una figlia con il malavitoso “il duce”, la vita cambia per tutti e tre. Un romanzo di formazione per sognatori dentro una Milano carezzata dalla nebbia, complessa e nascosta
19 luglio a Tor Bella Monaca nella ricorrenza della strage di via D’Amelio
La Carovana di Libero Cinema insieme al Festival Spiazzamenti, che d’estate anima i giardini di Via Giovanni Castano. Il 19 luglio nella ricorrenza della strage di via D’Amelio, in cui furono assassinati Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Fabio Li Muli, lo schermo si accende con Allacciate le Cinture il Viaggio di Io Capitano in Senegal di Tommaso Merighi e con lo spettacolo Mafia liquida il cinema disegnato dal vivo con Vito Baroncini alla lavagna luminosa
Un festival che cambia i luoghi e costruisce comunità
“Ogni tappa di Libero Cinema è costruita insieme a presidi di Libera, cooperative sociali, amministrazioni,
parrocchie, scuole, cittadini. In questi vent’anni ha raccontato storie di resistenza civile, di lotta alla corruzione, di alternativa possibile, portando il cinema sui beni confiscati, nelle strade, nelle piazze, nelle periferie, nei parchi, nei porti, nei centri sociali, sempre con uno sguardo rivolto ai più giovani, per nutrire consapevolezza e immaginazione”, mettono in rilievo gli organizzatori.
Il cinema come strumento di giustizia
Nell’edizione 2025, accanto al documentario Allacciate le Cinture il Viaggio di Io Capitano in
Senegal di Tommaso Merighi e allo spettacolo Mafia Liquida il cinema disegnato dal vivo con Vito Baroncini alla lavagna luminosa, il festival propone altri titoli significativi come Il giudice e il boss di Pasquale Scimeca, No Other Land di Yuval Abraham, Basel Adra, vincitore dell’Oscar 2025 come miglior documentario; Un mondo a parte di Riccardo Milani; La storia del Frank e della Nina di Paola Randi; C’è ancora domani di Paola Cortellesi.
Punto di riferimento le parole di Paolo Borsellino: «La cultura mafiosa può essere sconfitta solo da una cultura della legalità».
