Sotto chiave anche un fondo comune di investimento, 2 auto e conti correnti dei familiari del boss
Messina – Nuovo blitz della Polizia in “casa Ofria”, la famiglia ruotante intorno al boss oggi al 41 bis Salvatore Ofria al centro delle indagini sulla gestione mafiosa delle imprese confiscate. Il Tribunale misure di prevenzione di Messina ha autorizzato un ulteriore sequestro, fino a 250 mila euro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
I dettagli del sequestro
Sotto chiave i beni di quattro indagati, due uomini e due donne, già coinvolti nel blitz del 14 gennaio scorso, indagati per associazione di tipo mafioso, peculato ed estorsione aggravati dalle finalità mafiose. Il Tribunale ha congelato somme di denaro, un fondo comune di investimento e 2 autovetture riconducibili agli indagati. La Procura di Messina ne chiede la confisca.
La ditta Bellinvia
Al centro dell’inchiesta, ancora in corso, c’è la gestione della ditta di smaltimento Bellinvia, affidata ad un amministratore giudiziario sin dal 2011 ma ancora in mano alla famiglia, secondo la Dda messinese, che la utilizzava attraverso una “scatola nera” degli incassi. Al vaglio anche il ruolo dell’amministratore giudiziario Salvatore Virgilitto, nominato dal Tribunale per la gestione dell’azienda, accusato di essersi messo a disposizione della famiglia (nella foto, un incontro tra il commercialista e gli uomini di Ofria ripreso dagli investigatori).
