Omicidio Italiano, focus sulla pistola di Cordici

Omicidio Italiano, focus sulla pistola di Cordici

Alessandra Serio

Omicidio Italiano, focus sulla pistola di Cordici

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mercoledì 16 Luglio 2025 - 08:00

Al vaglio della Scientifica l'arma trovata sull'auto dell'agente di commercio in carcere per l'assassinio del vicino

Barcellona – Saranno i risultati della Scientifica a chiarire se hanno ragione gli inquirenti a sospettare di Giuseppe Cordici o se l’agente di commercio 63enne non è l’autore dell’omicidio di Salvatore Italiano, come lui sostiene. L’uomo, in carcere da ieri con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, per gli investigatori resta l’unico e principale sospettato.

Unico sospettato

E’ stato lui, secondo la Squadra Mobile, a sparare tre colpi di pistola all’84enne col quale era in lite da tempo per questioni di vicinato. E’ lui quello inquadrato dalle telecamere di sorveglianza sulla Panda di Italiano, insieme al proprietario al volante, ed era lui ad allontanarsi con la stessa auto dal luogo dove è stato rinvenuto il cadavere del commerciante, coperto da sacchi neri.

La sua versione

Il 63enne ha però ha un’altra versione: quella mattina del 10 luglio scorso ha incontrato il vicino di casa nei pressi della sua abitazione, poi però si è allontanato. Quando se n’è andato, Italiano era ancora vivo. Dopo, ha detto agli inquirenti, è andato a riprendere la propria Smart insieme ad un conoscente. Proprio la Smart è stata sequestrata dagli investigatori e sarà sottoposta ad analisi. A bordo infatti c’era una pistola carica con un colpo 7.65. E’ quella usata per l’omicidio? Saranno appunto i rilievi in laboratorio a stabilirlo. Cordici ha un’arma regolarmente denunciata con la quale a volte si esercita al Poligono di tiro. L’uomo sostiene di esserci stato anche quella mattina.

Al momento la sua ricostruzione non convince gli inquirenti. Il giudice Salvatore Pogliese, dopo averlo interrogato, l’ha definita “fantasiosa” e ha confermato l’arresto in carcere. Ma Cordici è pronto a difendersi, assistito dall’avvocato Nino Aloisio.

Un commento

  1. COGITO ERGO SUM 16 Luglio 2025 11:09

    La pistola, nella macchina …. DOMANDE : 1) a chi appartiene L’arma in questione ? 2) su di essa, ci sono impronte ? 3) e se ve ne sono, a chi appartengono ? 4) l’arma rinvenuta, sulla scena del reato, ha sparato quella sera, oppure no ? 5) I proiettili nel caricatore sono dello stesso calibro di quelli che hanno attinto la vittima ? 6) La prova del guanto di paraffina sull’indagato, che esito ha fornito ? 7) La pistola regolarmente detenuta dallo stesso, era o no sulla scena del delitto ? Ecco quello che si sarebbe il chiesto il prof. Aragona (buonanima) se si fosse dovuto interessare di questa storia. Fu il mio Docente a Medicina Legale e delle Assicurazioni, … anni fa.

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