Qualità della vita, Messina sempre al 91esimo posto su 107 province

Qualità della vita, Messina sempre al 91esimo posto su 107 province

Marco Olivieri

Qualità della vita, Messina sempre al 91esimo posto su 107 province

lunedì 01 Dicembre 2025 - 09:55

La tradizionale classifica del Sole 24 Ore. Reggio maglia nera e città meridionali agli ultimi posti

L’annuale classifica del Sole 24 Ore delle 107 province. Messina rimane al 91esimo posto, Reggio maglia nera e città siciliane e meridionali agli ultimi posti. In testa Trento, Bolzano e Udine.

“La prima area metropolitana del Mezzogiorno, inteso nella sua accezione più ampia che comprende anche le isole, è Cagliari, che sale di cinque posizioni e si piazza 39ª, seguita da Bari (67ª, ma in calo di due posizioni), Messina (91ª), Catania (96ª, in calo però di 13 posizioni), Palermo (97ª)e Napoli (104ª) e Reggio Calabria, ultima per il secondo anno consecutivo”, ricorda la testata.

L’analisi su Messina, il sud in bassa classifica e i vertici al nord

La perfomance migliore per la provincia di Messina è per i medici di medicina generale: seconda in classifica per professionisti attivi ogni 10.000 abitanti. La peggiore, al 104esimo posto, per pagamenti delle fatture alla scadenza. E non è molto rassicurante. Ricchezza e consumi perde sei posizioni e si trova al 97esimo posto. Affari e lavoro guadagna due posti e ora è al 99esimo. Giustizia e sicurezza: salto di venti posizioni ed è al 47esimo. Demografia e società, mentre la popolazione invecchia, è al 92esimo, scendendo di dieci punti. Ambiente e servizi 89esimo posto, con una crescita di nove posizioni. Per cultura e tempo libero, la città metropolitana si piazza al 48esimo posto, con una crescita di sette punti.

I vertici della qualità della vita si trovano al nord. Scrive il “Sole 24 Ore”: “Trento è la punta di un iceberg che poggia sulla solidità dell’arco alpino. Sul podio dell’edizione 2025, salgono anche Bolzano (già cinque volte prima, l’anno scorso era terza) e Udine, vincitrice dell’edizione 2023. Il territorio altoatesino viene spinto in seconda posizione dalle performance in «Affari e lavoro» e dai primati in alcuni importanti indicatori tra cui il quoziente di natalità (i nuovi nati ogni 1000 abitanti sono 8,4 contro i 6 della media nazionale). Udine, invece, è nella top 10 della classifica che misura la qualità di «Ambiente e servizi», terza per densità di impianti fotovoltaici. La top 10 è tutta settentrionale e premia, come spesso accade nella “bilancia” dei 90 indicatori, piccole province come Bergamo (vincitrice nel 2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova (che ritorna tra le teste di serie dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma. E segna il ritorno all’apice della classifica generale anche delle grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto, in testa per «Demografia, società e salute», la prima e per «Ricchezza e consumi» e «Affari e lavoro» la seconda”.

Il tema è sempre quello, insomma, della necessità di creare lavoro nel Messinese. Con in primo piano una rigenerazione sociale ed economica. Una priorità in tempi brevi e lunghi. E le classifiche della qualità della vita, assieme all’esigenza di una valorizzazione dell’ambiente e di una società su misura di bambini e anziani, e non solo, ce lo ricordano.

Foto di Rosario Lucà

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5 commenti

  1. Con i lavori del ponte e i conseguenti enormi disagi scenderemo ben oltre la centesima posizione.

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  2. Ma finitela, ce l’avete sempre con Basile. Ma perché non lo cacciate e basta alle prossime elezioni o prima lo sfiduciate con un sondaggio fra la cittadinanza.

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  3. Da quello che si vede in giro è già un successo. Non lamentiamoci però solo dell’ amministrazione che ha molte responsabilità, i cittadini che remano contro sono forse la causa maggiore e peggiore.

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  4. C’è qualcosa che non torna in questa classifica del Sole 24 Ore! Non può essere che siamo al 91 esimo posto su 107 province. Abbiamo avuto il più migliore assai sindaco De Luca e adesso ne abbiamo un’altro ancora più migliore assai Basile (per i non Messinesi, leggasi De Luca). No non può essere è inaccettabile.

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  5. Ma con gente come i no ponte che remano contro lo sviluppo del sud come si potrà ma risalire in qualsivoglia classifica, ci meritiamo il posto in cui siamo.

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