Meteo weekend: il forte anticiclone spinge il fenomeno della maccaja fino allo Stretto

Meteo weekend: il forte anticiclone spinge il fenomeno della maccaja fino allo Stretto

Daniele Ingemi

Meteo weekend: il forte anticiclone spinge il fenomeno della maccaja fino allo Stretto

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venerdì 12 Dicembre 2025 - 09:30

"Tappeto di stratocumuli” sul basso Tirreno, che copre i cieli della Sicilia settentrionale e lo Stretto

METEO MESSINA – L’alta pressione, specialmente nel periodo autunnale e invernale, non è sempre garante di cieli sereni o poco nuvolosi, nonostante la presenza al suolo di valori barici superiori ai 1030 hPa, qualche volta persino sopra i 1040 hPa. La presenza, sul bacino del Mediterraneo, di questo promontorio anticiclonico, alimentato da masse d’aria piuttosto calde nella media troposfera, sta contribuendo anche ad intensificare il ristagno di umidità nei bassi strati, favorendo una notevole intensificazione dei fenomeni nebbiosi, specialmente sulle pianure del centro-nord. L’effetto delle “Subsidenze” (lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria), collegate al regime anticiclonico, sta determinando lo sviluppo di un intenso strato di inversione termica, sospeso nei bassi strati, evidenziato dallo sviluppo di un vero e proprio “tappeto di stratocumuli” sul basso Tirreno, che copre i cieli della Sicilia settentrionale e lo Stretto. Tale fenomeno prende il nome di “maccaja”.

Questo vasto banco di stratocumuli si è formato per la presenza di un compatto strato d’inversione termica, da “Subsidenza”. In alcune aree dell’alto Tirreno e dell’Adriatico settentrionale questa “inversione termica” la troviamo sospesa a bassissima quota, dove localmente la base di queste nubi stratificate si appoggia al suolo, originando densi banchi di nebbia, a tratti particolarmente fitti. Questo tipo di nubi possono rendere l’atmosfera piuttosto uggiosa, pur in assenza di precipitazioni. La loro forma, che assume sembianze da grossi ammassi tondeggianti, che indicano la presenza di rotori subito sotto lo strato d’inversione termica.

Nel weekend sulle coste tirreniche siciliane la loro base si manterrà fra i 700 e 1500 metri. Pensate che mentre sulla zona nord della città i cieli si renderanno nuvolosi, a tratti anche coperti, basta salire di quota, poco sopra i 1000 metri, a Dinnamare, per godersi uno spettacolo mozzafiato, con lo strato di nuvole sotto i piedi, illuminate dall’alto dal Sole. Sullo Ionio e nella parte sud dello Stretto, la formazione di queste nuvole è inibita sia dall’aria, ancora secca, che dalle correnti ancora da NW in quota, discendenti dai Peloritani e dall’Etna, che tendono a comprimere l’aria, seccandola ulteriormente. Ciò spiega la presenza di cieli sereni o poco nuvolosi a sud della città, lungo la costa ionica e sulla zona sud, mentre a nord abbiamo la presenza di questa coltre di nubi stratificata.

Sabato 13 dicembre 2025

Giornata caratterizzata da un cielo irregolarmente nuvoloso, soprattutto lungo il Tirreno e sulla zona nord dello Stretto, per innocue nubi basse legate al fenomeno della “maccaja”. Maggiori aperture si vedranno sul settore ionico e sulla parte sud della città, dove prevarranno i cieli poco nuvolosi. Nel pomeriggio maggiori aperture anche sul Tirreno. Le temperature massime raggiungeranno i +17°C, minime sui +12°C +13°C. Venti molto deboli e mari da calmi a quasi calmi.

Domenica 14 dicembre 2025

Il fenomeno della “maccaja”, ancora presente al primo mattino fra le Eolie e la costa tirrenica, dovrebbe attenuarsi, lasciando spazio a maggiori spazi di sole e velature. Nel pomeriggio prevarranno i cieli poco nuvolosi o velati ovunque, in un contesto climatico molto mite, con le temperature massime che potrebbero puntare i +17°C +18°C. Venti molto deboli, con leggera ventilazione prevalente da Nord sullo Stretto. Mari quasi calmi.

Tendenza per la prossima settimana

Sostanzialmente fino a lunedì 15 dicembre prevarrà la stabilità, con tempo stabile, ma non sempre soleggiato. A partire da martedì 16 dicembre l’anticiclone potrebbe subire un primo timido segnale di erosione da Sud, per la risalita di una perturbazione nordafricana che potrebbe riportare qualche pioggia sui settori ionici. Anche se in base agli ultimi aggiornamenti il grosso di questo fronte sfilerà proprio sul Nord Africa. La parte finale della settimana sarà condizionata da un po’ più di variabilità atmosferica.

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